Caso 'Farfallino': fenomeno mafioso sottovalutato, saremo promotori di nuove iniziative
Nelle scorse settimane Arci Lombardia, dietro iniziativa del Comitato Territoriale Arci Lecco e Sondrio, ha sollecitamente accolto la richiesta di mettere al centro del dibattito politico regionale il caso del Circolo Farfallino (espulso dalla rete associativa dal Comitato medesimo pochi giorni dopo la comunicazione, arrivata al circolo tramite la Prefettura, di un imminente provvedimento di interdittiva antimafia).
Alla disamina dei fatti e alle conseguenti analisi ha poi fatto seguito ,insieme all’indignazione e alla preoccupazione, un comunicato in cui si sottolineava, per citare quello stesso comunicato, un’ “offesa alla propria storia di realtà in prima fila contro le mafie”.
Anche Arci Lecco e Sondrio si associa, con voce stentorea e tonante, al no secco da pronunciare contro tutte le mafie e prende atto con apprensione dell’interesse mostrato dalla criminalità organizzata verso soggetti associativi che godono di una lunga storia di credibilità anche grazie alla lotta e al contrasto delle stesse mafie.
La vicenda del Circolo Farfallino indica come la ‘Ndrangheta non intende riciclare, in questo caso, il proprio denaro sporco sfruttando il tessuto associativo di Arci Lecco Sondrio. Ci sembra, piuttosto, che usi la reputazione di luoghi dell'antimafia sociale, che le nostre realtà possono legittimamente vantare, per ripulire la loro immagine stringendo così legami di relazione dal basso e penetrando in questo modo il tessuto sociale stesso della comunità locale. Il nostro livello di preoccupazione sale poi, quando prendiamo atto dell’assuefazione e del disinteresse (o peggio della sottovalutazione) circa l’invasività del fenomeno criminale mafioso nell’economia, nella politica e, come abbiamo potuto amaramente constatare, anche nell’associazionismo locale.
Per questo anche Arci Lecco e Sondrio, facendo eco ad Arci Lombardia, si offre come convinto alleato delle Autorità, delle Associazioni, dei corpi intermedi e di tutta quella parte sana della società civile che, con gesti concreti e costanti, intende fronteggiare senza sconti le organizzazioni criminali che imperversano sull’economia legale, sulla qualità della vita delle comunità, sulla rappresentanza e sulla nostra stessa democrazia. Ci faremo promotori, da subito sul territorio, di ulteriori iniziative di informazione e formazione che possano permettere ai più di uscire dal torpore che porta troppo spesso a sottovalutare il fenomeno mafioso, coinvolgendo in primo luogo, ma non solo, associazioni da sempre attente alla tematica come Libera e Avviso Pubblico nonché le Istituzioni.
Alla disamina dei fatti e alle conseguenti analisi ha poi fatto seguito ,insieme all’indignazione e alla preoccupazione, un comunicato in cui si sottolineava, per citare quello stesso comunicato, un’ “offesa alla propria storia di realtà in prima fila contro le mafie”.
Anche Arci Lecco e Sondrio si associa, con voce stentorea e tonante, al no secco da pronunciare contro tutte le mafie e prende atto con apprensione dell’interesse mostrato dalla criminalità organizzata verso soggetti associativi che godono di una lunga storia di credibilità anche grazie alla lotta e al contrasto delle stesse mafie.
La vicenda del Circolo Farfallino indica come la ‘Ndrangheta non intende riciclare, in questo caso, il proprio denaro sporco sfruttando il tessuto associativo di Arci Lecco Sondrio. Ci sembra, piuttosto, che usi la reputazione di luoghi dell'antimafia sociale, che le nostre realtà possono legittimamente vantare, per ripulire la loro immagine stringendo così legami di relazione dal basso e penetrando in questo modo il tessuto sociale stesso della comunità locale. Il nostro livello di preoccupazione sale poi, quando prendiamo atto dell’assuefazione e del disinteresse (o peggio della sottovalutazione) circa l’invasività del fenomeno criminale mafioso nell’economia, nella politica e, come abbiamo potuto amaramente constatare, anche nell’associazionismo locale.
Per questo anche Arci Lecco e Sondrio, facendo eco ad Arci Lombardia, si offre come convinto alleato delle Autorità, delle Associazioni, dei corpi intermedi e di tutta quella parte sana della società civile che, con gesti concreti e costanti, intende fronteggiare senza sconti le organizzazioni criminali che imperversano sull’economia legale, sulla qualità della vita delle comunità, sulla rappresentanza e sulla nostra stessa democrazia. Ci faremo promotori, da subito sul territorio, di ulteriori iniziative di informazione e formazione che possano permettere ai più di uscire dal torpore che porta troppo spesso a sottovalutare il fenomeno mafioso, coinvolgendo in primo luogo, ma non solo, associazioni da sempre attente alla tematica come Libera e Avviso Pubblico nonché le Istituzioni.
Il Consiglio Direttivo di Arci Lecco e Sondrio