Rischio idrogelogico: 2 milioni per 5 interventi nel lecchese

La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore al Territorio e Sistemi verdi Gianluca Comazzi, ha approvato il “Programma 2024-2026 di interventi urgenti e prioritari per la difesa del suolo e la mitigazione dei rischi idrogeologici del territorio lombardo”. Il provvedimento mette a disposizione del territorio lecchese risorse regionali complessive pari a euro 2.050.000 ed in particolare euro 350.000 per regimazione idraulica della valle Inscea nel comune di Barzio – I lotto; euro 900.000 per la realizzazione dell'area di laminazione delle piene del torrente Gandaloglio - completamento intervento nel comune di Oggiono; euro 180.000 per interventi di ripristino soglia rotta e messa in sicurezza di un tratto del torrente Pioverna nel Comune di Primaluna; euro 150.000 per interventi di difesa idraulica in sinistra idrografica del torrente Pioverna in località Tartavalle nel comune di Taceno; euro 470.000 per interventi di sistemazione idrogeologica del versante franoso in località Ravanaro  - I lotto nel comune di Monte Marenzo.   

"Un aiuto concreto - commenta il sottosegretario Mauro Piazza - che permetterà la realizzazione di cinque interventi ritenuti maggiormente necessari e urgenti, anche a seguito di sopralluoghi. Particolarmente rilevanti, in termini economici, gli interventi pianificati nei comuni di Oggiono e di Monte Marenzo e tra quelli significativi appare soprattutto il versante in località Ravanaro, un’area a rischio idrogeologico molto elevato vista la conformazione geomorfologica dei terreni. Voglio ricordare che anche nella scorsa legislatura era stato stanziato un importante contributo di euro 300.000 per l’intervento di stabilizzazione del fronte franoso. Regione Lombardia intende aumentare la sicurezza e la resilienza del territorio, rafforzare le azioni di adattamento al cambiamento climatico e mitigare il rischio idrogeologico, anche negli eventi emergenziali. Ringrazio l’Assessore Comazzi per questo segnale forte e concreto, necessario per migliorare la sicurezza dei territori maggiormente soggetti a rischio idrogeologico. Il tema del dissesto idrogeologico è sempre più centrale nella gestione del territorio e questo provvedimento è un ulteriore passo avanti che persegue finalità di difesa del suolo a tutela della popolazione e delle infrastrutture strategiche”.
A.M.
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