Bellano: agone protagonista, a tavola e al Cinema
Il pesce simbolo del lago, dalle 19.30 di ieri è stato protagoniste sulla tavolata allestita in via Manzoni, nel centro storico di Bellano dove si è svolta la ventesima edizione di "Agoni in contrada".
Un appuntamento, diventato ormai tradizione del mese di luglio, che richiama sempre un nutrito pubblico di commensali pronti a gustare un tipico menù laghèe a base di agoni appunto, cucinati in vario modo, dal carpione alla piastra o come missoltini, accompagnati da fritto di lago e dal riso al pesce persico.
A cucinare le prelibatezze lariane i membri del consiglio comunale, capitanati dal sindaco Antonio Rusconi, che hanno organizzato l'evento con l'associazione "Cinema di Bellano", la Pro Bellano, il comitato "Pesa Vegia", la remiera "I Laghèe" e il gruppo alpini di Perledo.
A far da sottofondo, le proposte della 28° edizione del "Bellano Jazz festival", con i musicisti dislocati in diversi punti del paese.
Il famoso pesce di lago, poi, ha dato spettacolo - nel vero senso della parola - al cinema di Bellano, con la proiezione dei cortometraggi che hanno partecipato al concorso "Il documentario rurale come opera d’arte" di Corto e Fieno a Bellano Rural festival.
Davide Vanotti di Asilo Bianco ha introdotto il momento cinematografico, chiamando sul palco i vari registi che hanno dapprima ricordato le riprese abbiamo offerto loro la possibilità di tessere rapporti con la popolazione coinvolta nel progetto.
Carlo Bava e Mariacristina Pasquali, alla loro seconda partecipazione, si sono detti soddisfatti soprattutto del rapporto che “si è instaurato con le persone, vivendo proprio con loro all’interno delle case per carpire – come nel tema trattato nel loro cortometraggio - i segreti della lavorazione dei missoltini”.
In “Inoga” - questo il titolo del loro cortometraggio - viene illustrato il metodo di trasformazione del pescato in prodotto finale che arriva sulle tavole, ma, in un percorso al contrario, dal piatto al pesce libero nel lago che viene “catturato” nelle reti dei pescatori o dalle lenze per poi essere appeso ad essiccare.
Il secondo filmato - “Anima Laghèee”, di Matteo Mangano - è risultato invece incentrato sulla vita di Davide, un pescatore professionista, con pescheria a Bellano. La voce narrante è quella della moglie, ripresa a raccontare una favola alle figlie. Illustra così alle piccole come il padre esce tutti i giorni per buttare le reti per poi ritirarle di notte, dopo aver scelto di lasciare il lavoro di ufficio per seguire questa sua passione e trasformarla in attività, fatta di poche ore di sonno e fatica in barca.
"La stagione degli agoni" di Lorenzo Landi ha invece come soggetto il lavoro di Danilo Vitali all’interno del suo laboratorio in cui trasforma il rame in opere d’arte che sono divenute famose in tutto il mondo.
Infine “Un Laghèe” di Sofia Piana. La tradizione della pesca, che viene tramandata fin da giovane, ha ispirato la regista. Nel filmato si vedono infatti dei ragazzi di 14 e 15 anni che condividono la stessa passione di coetanei e uomini e donne più esperti.
La Giuria, composta dal sindaco Antonio Rusconi, Sara Vitali per Archivi Vitali e da un membro di Asilo Bianco, ha decretato assegnatario del premio Bac (Bellano Arte e Cultura), “La stagione degli agoni” di Lorenzo Landi, terzo posto invece per “Inoga” di Carlo Bava e Mariacristina Pasquali, secondo posto “anima Laghèe” di Matteo Mangano e primo posto a “Un Laghèe” di Sofia Paina.
A concludere la serata una breve intervento del primo cittadino Rusconi che ha espresso la sua soddisfazione per il percorso svolto e per i risultati raggiunti, quest'anno come già lo scorso. Circa le quattro storie dell'edizione 2024, il sindaco ha sottolineato come le stesse "lanciano dei messaggi forti sulla tradizione, sulla storia e sul futuro di questo mondo" dicendosi "fortemente convinto del progetto sostenuto”.
Il prossimo appuntamento con la proiezione dei cortometraggi sarà il 30 agosto alle 19,30 a Vendrogno.
Un appuntamento, diventato ormai tradizione del mese di luglio, che richiama sempre un nutrito pubblico di commensali pronti a gustare un tipico menù laghèe a base di agoni appunto, cucinati in vario modo, dal carpione alla piastra o come missoltini, accompagnati da fritto di lago e dal riso al pesce persico.
A cucinare le prelibatezze lariane i membri del consiglio comunale, capitanati dal sindaco Antonio Rusconi, che hanno organizzato l'evento con l'associazione "Cinema di Bellano", la Pro Bellano, il comitato "Pesa Vegia", la remiera "I Laghèe" e il gruppo alpini di Perledo.
A far da sottofondo, le proposte della 28° edizione del "Bellano Jazz festival", con i musicisti dislocati in diversi punti del paese.
Davide Vanotti di Asilo Bianco ha introdotto il momento cinematografico, chiamando sul palco i vari registi che hanno dapprima ricordato le riprese abbiamo offerto loro la possibilità di tessere rapporti con la popolazione coinvolta nel progetto.
Carlo Bava e Mariacristina Pasquali, alla loro seconda partecipazione, si sono detti soddisfatti soprattutto del rapporto che “si è instaurato con le persone, vivendo proprio con loro all’interno delle case per carpire – come nel tema trattato nel loro cortometraggio - i segreti della lavorazione dei missoltini”.
In “Inoga” - questo il titolo del loro cortometraggio - viene illustrato il metodo di trasformazione del pescato in prodotto finale che arriva sulle tavole, ma, in un percorso al contrario, dal piatto al pesce libero nel lago che viene “catturato” nelle reti dei pescatori o dalle lenze per poi essere appeso ad essiccare.
Il secondo filmato - “Anima Laghèee”, di Matteo Mangano - è risultato invece incentrato sulla vita di Davide, un pescatore professionista, con pescheria a Bellano. La voce narrante è quella della moglie, ripresa a raccontare una favola alle figlie. Illustra così alle piccole come il padre esce tutti i giorni per buttare le reti per poi ritirarle di notte, dopo aver scelto di lasciare il lavoro di ufficio per seguire questa sua passione e trasformarla in attività, fatta di poche ore di sonno e fatica in barca.
"La stagione degli agoni" di Lorenzo Landi ha invece come soggetto il lavoro di Danilo Vitali all’interno del suo laboratorio in cui trasforma il rame in opere d’arte che sono divenute famose in tutto il mondo.
Infine “Un Laghèe” di Sofia Piana. La tradizione della pesca, che viene tramandata fin da giovane, ha ispirato la regista. Nel filmato si vedono infatti dei ragazzi di 14 e 15 anni che condividono la stessa passione di coetanei e uomini e donne più esperti.
La Giuria, composta dal sindaco Antonio Rusconi, Sara Vitali per Archivi Vitali e da un membro di Asilo Bianco, ha decretato assegnatario del premio Bac (Bellano Arte e Cultura), “La stagione degli agoni” di Lorenzo Landi, terzo posto invece per “Inoga” di Carlo Bava e Mariacristina Pasquali, secondo posto “anima Laghèe” di Matteo Mangano e primo posto a “Un Laghèe” di Sofia Paina.
A concludere la serata una breve intervento del primo cittadino Rusconi che ha espresso la sua soddisfazione per il percorso svolto e per i risultati raggiunti, quest'anno come già lo scorso. Circa le quattro storie dell'edizione 2024, il sindaco ha sottolineato come le stesse "lanciano dei messaggi forti sulla tradizione, sulla storia e sul futuro di questo mondo" dicendosi "fortemente convinto del progetto sostenuto”.
Il prossimo appuntamento con la proiezione dei cortometraggi sarà il 30 agosto alle 19,30 a Vendrogno.
M.A.