Esino piange il suo 'cantore'. A 83 anni è morto Ferraroli
Sull'alto Lago era una vera e propria istituzione, uno di quei "personaggi" che è impossibile non conoscere. È profondo, quindi, il cordoglio per la scomparsa di Gianclaudio Ferraroli, classe 1941, volto conosciutissimo soprattutto nella "sua" Esino Lario che ha contribuito a raccontare mettendo a frutto - una volta andato in pensione, a poco più di cinquant'anni - le sue grandi passioni per la scrittura, la storia, la fotografia e le tradizioni.
Già perito elettronico di professione, con un passato da consigliere comunale e presidente della Pro Loco, Ferraroli aveva infatti dato alle stampe diversi libri dedicati al suo amato paese, dove aveva sempre vissuto, a partire da quello - intitolato proprio "Isen" - con il quale aveva voluto fissare sulla carta notizie, curiosità, testimonianze e tradizioni locali da non dimenticare, come la ricetta dei "mitici" ravioli di Sant'Antonio Abate a cui teneva particolarmente. In un altro volume, frutto di un impegnativo lavoro di ricerca storica, archeologica ed etnografica durato ben otto anni, aveva poi esplorato le origini della Val d'Esino, mentre a seguire, sfruttando anche i ricordi della sua famiglia, si era concentrato sulla vita in paese negli anni '30-'40 e sui "Lombardi a Cuba", in omaggio a un'altra terra da lui tanto amata al punto da contribuire a fondare, a Lecco, l'associazione Amicizia Italia–Cuba.
Risalgono invece a tempi decisamente più recenti le ultime pubblicazioni di Ferraroli, uomo davvero dai mille interessi che sentiva un profondo legame anche con la sua famiglia (quella di origine e quella creata con la moglie Anna Maria, sposata nel 1968): "L'orto di montagna", testo sulle coltivazioni di ieri e di oggi che considerava una vera e propria arte, e "La storia di un emigrante", libretto in cui aveva ricostruito le "peregrinazioni" all'estero degli antenati degli esinesi passando in rassegna tutti i 34 cognomi - da Adamoli a Bertarini, da Nasazzi a Pensa - indicati nei registri anagrafici dal 1882 al 1950. Come non ricordare, poi, la sua curiosità per lo zafferano, pianta che - sulla base delle sue ricerche - aveva portato sul Lario sua nonna Claudia Acquistapace, già cuoca dei conti Sforza di Milano.
Ferraroli, che aveva compiuto 83 anni solo pochi giorni fa, era insomma un autentico pozzo di idee, un vero "cantore" della comunità di Esino che sicuramente non lo dimenticherà. Come reso noto dalla figlia Claudia, sarà possibile salutare un'ultima volta l'esinese nella giornata di oggi, giovedì 18 luglio, presso la casa funeraria Pozzi di Colico (dalle 8.30 alle 19.30), mentre le esequie si terranno venerdì 19 dalle 10.30 presso la Parrocchia di San Vittore del suo paese.
Già perito elettronico di professione, con un passato da consigliere comunale e presidente della Pro Loco, Ferraroli aveva infatti dato alle stampe diversi libri dedicati al suo amato paese, dove aveva sempre vissuto, a partire da quello - intitolato proprio "Isen" - con il quale aveva voluto fissare sulla carta notizie, curiosità, testimonianze e tradizioni locali da non dimenticare, come la ricetta dei "mitici" ravioli di Sant'Antonio Abate a cui teneva particolarmente. In un altro volume, frutto di un impegnativo lavoro di ricerca storica, archeologica ed etnografica durato ben otto anni, aveva poi esplorato le origini della Val d'Esino, mentre a seguire, sfruttando anche i ricordi della sua famiglia, si era concentrato sulla vita in paese negli anni '30-'40 e sui "Lombardi a Cuba", in omaggio a un'altra terra da lui tanto amata al punto da contribuire a fondare, a Lecco, l'associazione Amicizia Italia–Cuba.
Risalgono invece a tempi decisamente più recenti le ultime pubblicazioni di Ferraroli, uomo davvero dai mille interessi che sentiva un profondo legame anche con la sua famiglia (quella di origine e quella creata con la moglie Anna Maria, sposata nel 1968): "L'orto di montagna", testo sulle coltivazioni di ieri e di oggi che considerava una vera e propria arte, e "La storia di un emigrante", libretto in cui aveva ricostruito le "peregrinazioni" all'estero degli antenati degli esinesi passando in rassegna tutti i 34 cognomi - da Adamoli a Bertarini, da Nasazzi a Pensa - indicati nei registri anagrafici dal 1882 al 1950. Come non ricordare, poi, la sua curiosità per lo zafferano, pianta che - sulla base delle sue ricerche - aveva portato sul Lario sua nonna Claudia Acquistapace, già cuoca dei conti Sforza di Milano.
Ferraroli, che aveva compiuto 83 anni solo pochi giorni fa, era insomma un autentico pozzo di idee, un vero "cantore" della comunità di Esino che sicuramente non lo dimenticherà. Come reso noto dalla figlia Claudia, sarà possibile salutare un'ultima volta l'esinese nella giornata di oggi, giovedì 18 luglio, presso la casa funeraria Pozzi di Colico (dalle 8.30 alle 19.30), mentre le esequie si terranno venerdì 19 dalle 10.30 presso la Parrocchia di San Vittore del suo paese.
B.P.