Acquate: il Cai Strada Storta al rifugio Gino e Massimo
Un gruppo del Cai Strada Storta di Acquate, composto da una ventina di persone, ha organizzato una camminata nelle Orobie Valtellinesi, salendo ai laghi di Santo Stefano e scendendo poi al rifugio Gino e Massimo (1860 m) all’Alpe Grioni in val d'Arigna, una nuova meta tutta da scoprire. Fortunatamente, la gita sociale della sottosezione del CAI Lecco è stata favorita da una calda giornata soleggiata dopo un periodo di mal tempo, che ha reso difficoltoso lo svolgimento di altre attività.
I partecipanti, domenica scorsa, si sono diretti verso il paese di Briotti sopra Ponte in Valtellina (quota 1060 metri), punto di inizio della gita.
Lasciata l’auto, gli escursionisti hanno iniziato la salita attraverso prati e boschi su un sentiero ben segnalato, anche se non molto panoramico. Dopo circa 2 ore e 30 minuti il gruppo è giunto in una zona naturalistica con evidenti segni di antropizzazione: la diga del lago di Santo Stefano, la chiesetta omonima (1839 m) e la grande croce. Risalita la diga, passando per la casera dell’Alpe di Santo Stefano, i soci della Strada Storta hanno ammirato il lago contornato da un tipico panorama alpino.Oltrepassata la diga, il gruppo ha proseguito sul Sentér dè la Scala che gli ha permesso di raggiungere, dopo un'oretta circa, il rifugio Gino e Massimo. Il rifugio è posto su di un poggio panoramico con un belvedere sul fondovalle ed anche il versante retico della Valtellina è ben visibile. La scelta di svolgere questa gita nel periodo estivo è stata ottima, perché ha permesso ai soci della Strada Storta di immergersi in una stupenda fioritura di rododendri lungo tutto il tragitto.
Dopo la consueta sosta pranzo e le foto di rito, il gruppo ha ripreso il cammino verso valle, raggiungendo di nuovo Briotti in un paio di ore.
“La Strada Storta vi aspetta come sempre numerosi, soci e simpatizzanti, alla prossima escursione in programma sabato 20 luglio, che ha come meta il Cimon della Bagozza a quota 2409 m. E’ una gita rivolta ad escursionisti esperti in buona forma fisica e caratterizzata da un favoloso panorama a 360° sulle Orobie e il gruppo dell’Adamello nonchè sulla vicina Cima della Bacchetta.
I partecipanti, domenica scorsa, si sono diretti verso il paese di Briotti sopra Ponte in Valtellina (quota 1060 metri), punto di inizio della gita.
Lasciata l’auto, gli escursionisti hanno iniziato la salita attraverso prati e boschi su un sentiero ben segnalato, anche se non molto panoramico. Dopo circa 2 ore e 30 minuti il gruppo è giunto in una zona naturalistica con evidenti segni di antropizzazione: la diga del lago di Santo Stefano, la chiesetta omonima (1839 m) e la grande croce. Risalita la diga, passando per la casera dell’Alpe di Santo Stefano, i soci della Strada Storta hanno ammirato il lago contornato da un tipico panorama alpino.Oltrepassata la diga, il gruppo ha proseguito sul Sentér dè la Scala che gli ha permesso di raggiungere, dopo un'oretta circa, il rifugio Gino e Massimo. Il rifugio è posto su di un poggio panoramico con un belvedere sul fondovalle ed anche il versante retico della Valtellina è ben visibile. La scelta di svolgere questa gita nel periodo estivo è stata ottima, perché ha permesso ai soci della Strada Storta di immergersi in una stupenda fioritura di rododendri lungo tutto il tragitto.
Dopo la consueta sosta pranzo e le foto di rito, il gruppo ha ripreso il cammino verso valle, raggiungendo di nuovo Briotti in un paio di ore.
“La Strada Storta vi aspetta come sempre numerosi, soci e simpatizzanti, alla prossima escursione in programma sabato 20 luglio, che ha come meta il Cimon della Bagozza a quota 2409 m. E’ una gita rivolta ad escursionisti esperti in buona forma fisica e caratterizzata da un favoloso panorama a 360° sulle Orobie e il gruppo dell’Adamello nonchè sulla vicina Cima della Bacchetta.