Alto Lago: maltrattamenti e rapina alla 'ex'. Condannato

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Tre anni, sei mesi di reclusione, oltre al pagamento di una multa pari a 900 euro. E' la sentenza pronunciata quest'oggi all'ora di pranzo, dal giudice in ruolo monocratico del Tribunale di Lecco, Bianca Maria Bianchi, nei confronti di un quarantenne all'epoca dei fatti residente in un comune dell'Alto Lago, finito a processo per maltrattamenti in famiglia.
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Un fascicolo d'indagine - quello aperto dalla Procura - scaturito dalla denuncia dell'ex convivente dell'imputato, costituitasi parte civile nel procedimento. L'istruttoria dibattimentale si era chiusa il 25 giugno scorso, quando il giudice - dopo aver esaurito la lista testi - aveva invitato le parti a concludere. Stando a quanto emerso in aula, il vice procuratore onorario Mattia Mascaro aveva ritenuto provata la penale responsabilità dell'imputato, con la richiesta di condanna a quattro anni. Una posizione al quale si era associata poi la difesa di parte civile. Secondo quest'ultima, la presunta vittima aveva vissuto, fra il 2017 e il 2018 in un clima di terrore costante, caratterizzato da ripetute offese verbali e non solo. Non avrebbero spostato l'ago della bilancia, a detta del legale, i testimoni della difesa escussi durante il dibattimento; i racconti di questi ultimi sarebbero stati in grado soltanto di ''mitigare'' la gravità delle accuse contenute nel capo d'imputazione, fra le quali figurava anche la contestazione di rapina.
Si era invece battuto per l'assoluzione del proprio assistito il difensore dello stesso, ritenendo che gli episodi inseriti nel fascicolo non fossero capaci di provarne l'abitualità della condotta. Un quadro probatorio scarso dunque, a detta del legale del foro di Sondrio. Il giudice aveva così rinviato l'udienza a quest'oggi per eventuali repliche e sentenza.
In assenza di interventi delle parti e dopo essersi ritirata in camera di consiglio, la dottoressa Bianchi - presidente della sezione penale del Tribunale di Lecco - ha disposto la condanna del quarantenne a tre anni e sei mesi di reclusione, oltre al pagamento di una multa pari a 900 euro. Previsto altresì un risarcimento alla vittima - da definirsi in sede civile - ed il pagamento di una provvisionale di 3mila euro, oltre alle spese legali (la parte offesa ha beneficiato del gratuito patrocinio da parte dello Stato ndr).
L'imputato peraltro, è atteso nuovamente in aula per un altro fascicolo, con accuse analoghe. All'uomo viene infatti contestato il reato di lesioni personali colpose aggravate (oltre che stalking) nei confronti di un'altra donna con la quale aveva avuto una relazione conclusasi nell'estate 2021, dopo tre anni intensi, segnati pure da una convivenza. Anche in questo caso il quadro accusatorio a suo carico era stato mitigato, se non addirittura ribaltato, dai testi della difesa e dallo stesso imputato, sottopostosi ad esame. L'uomo lo scorso 25 giugno in aula, aveva infatti negato molti degli addebiti contestatigli, riferendo che la relazione si era fatta burrascosa solo negli ultimi giorni prima della separazione, a causa di alcuni litigi.
G.C.
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