Galbiate: stazione ancora senza 'gestore'. E si vede
La sala di attesa della stazione galbiatese di Sala al Barro è ancora… senza un "padrone". E di conseguenza faticosamente accessibile, versando in condizioni di scarso decoro come del resto l'area esterna, dove per esempio il marciapiede è stato invaso da erbacce che hanno raggiunto un'altezza non indifferente. Il problema, però, sembra tutt'altro che di facile risoluzione. Anche perché innanzitutto - parola del sindaco Piergiovanni Montanelli - "ragionare con RFI è sempre impegnativo".
"Noi in primis, come Comune, siamo interessati a trovare una quadra: stiamo lavorando per un nuovo comodato d'uso gratuito fin da quando l'associazione dei Cacciatori ha traslocato rinunciando a quello precedente, ma finora senza risultati" ci ha spiegato il primo cittadino.
"L'ultima gara per la concessione dei locali è andata deserta, ma effettivamente le condizioni poste da RFI (proprietaria dell'immobile, ndr) implicano un impegno gravoso, tra cui l'apertura della sala alle 5.00 del mattino e la chiusura alle 22.00, oltre alla manutenzione ordinaria, la pulizia delle zone limitrofe e lo smaltimento dei rifiuti. Di recente si era fatto avanti un ente del Terzo settore, ma per un progetto particolare che richiederebbe di rivedere la convenzione in essere con le ferrovie. Altro, sostanzialmente, non si è mosso".
"Dall'inizio di quest'anno - ha aggiunto il sindaco - abbiamo provveduto noi a mantenere l'area in condizioni il più possibile decorose, ma con tutti i limiti del caso non essendo di nostra competenza. Il nostro Comune è il primo sostenitore di un nuovo "inizio" per la sala, che altrimenti tornerebbe in mano a RFI e con tutta probabilità finirebbe per essere chiusa, ma come anticipato noi non possiamo fare altro che interfacciarci con RFI, come semplici interlocutori, e fare presenti le criticità".
Per ora, dunque, sembra che la stazione di Sala al Barro sia destinata a rimanere allo stato attuale, per grande sconforto degli utenti e degli stessi amministratori, alle prese in maniera neanche troppo indiretta con una "grana" non da poco. Se, quando e come la situazione si sbloccherà rimane un interrogativo senza risposta.
"Noi in primis, come Comune, siamo interessati a trovare una quadra: stiamo lavorando per un nuovo comodato d'uso gratuito fin da quando l'associazione dei Cacciatori ha traslocato rinunciando a quello precedente, ma finora senza risultati" ci ha spiegato il primo cittadino.
"L'ultima gara per la concessione dei locali è andata deserta, ma effettivamente le condizioni poste da RFI (proprietaria dell'immobile, ndr) implicano un impegno gravoso, tra cui l'apertura della sala alle 5.00 del mattino e la chiusura alle 22.00, oltre alla manutenzione ordinaria, la pulizia delle zone limitrofe e lo smaltimento dei rifiuti. Di recente si era fatto avanti un ente del Terzo settore, ma per un progetto particolare che richiederebbe di rivedere la convenzione in essere con le ferrovie. Altro, sostanzialmente, non si è mosso".
"Dall'inizio di quest'anno - ha aggiunto il sindaco - abbiamo provveduto noi a mantenere l'area in condizioni il più possibile decorose, ma con tutti i limiti del caso non essendo di nostra competenza. Il nostro Comune è il primo sostenitore di un nuovo "inizio" per la sala, che altrimenti tornerebbe in mano a RFI e con tutta probabilità finirebbe per essere chiusa, ma come anticipato noi non possiamo fare altro che interfacciarci con RFI, come semplici interlocutori, e fare presenti le criticità".
Per ora, dunque, sembra che la stazione di Sala al Barro sia destinata a rimanere allo stato attuale, per grande sconforto degli utenti e degli stessi amministratori, alle prese in maniera neanche troppo indiretta con una "grana" non da poco. Se, quando e come la situazione si sbloccherà rimane un interrogativo senza risposta.