150° CAI Lecco: una 'torre di arrampicata' in piazza

In occasione del proprio 150° anniversario di fondazione, il CAI di Lecco ha proposto una serie di iniziative sul territorio, a testimonianza della lunga tradizione che lo lega con la città e i monti che le fanno da cornice. Questo week-end, sabato e domenica, la sezione ha attrezzato una “torre di arrampicata” in Piazza Cermenati, aperta a chiunque volesse provare l'ebbrezza delle primissime scalate. Presente in loco anche un gazebo, per illustrare le attività a grandi e piccini. 
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“Per noi è un modo per presentare le nostre iniziative, ai cittadini e ai turisti anche solo di passaggio. Quest’anno è speciale, ricordiamo il 150° della nostra sezione e ci avvicina una comunanza non solo di interessi ma anche di valori e un forte spirito di condivisione. Abbiamo quindi scelto di sostituire la consueta rassegna “Monti sorgenti” con una proposta variegata di eventi da febbraio fino a ottobre, rivolgendoci a tutti gli amanti della montagna” ha spiegato la presidente della sezione lecchese Adriana Baruffini, dicendosi contenta per l’affluenza e la partecipazione riscontrata nelle diverse iniziative. 
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Ieri e oggi l’attenzione si è quindi spostata sui più piccoli: gli istruttori qualificati hanno infatti accompagnato giovani di tutte le età nel primo approccio a questo sport. “Ci presentiamo alla città e al territorio, raccontando così le attività dei nostri gruppi e sottosezioni con immagini e documenti, anche attraverso il libro che abbiamo realizzato per l’importante traguardo. Nelle diverse iniziative abbiamo già cercato di dare risalto alle persone e alle vicende di spicco che hanno costruito la storia di questo territorio. Speriamo che momenti come questi stimolino la partecipazione e si traducano in un momento di crescita culturale sui temi del condividere, vivere in modo positivo, e anche un po' proteggere la montagna” ha aggiunto. 
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Diversi sono stati cittadini che si sono avvicinati ai gazebi, per osservare le foto affisse lungo il lago e sfogliare le pagine del libro che racchiude immagini e racconti delle origini della sezione lecchese. “I primi decenni di vita sono i meno documentati nella storia del CAI Lecco, e per molti dei nostri soci, soprattutto giovani, il ricordo rischia di essere affidato al "sentito dire" o a frammenti divenuti a poco a poco leggenda. Da qui l'idea di un libro che, al compimento dei 150 anni, ci riportasse alle origini, componendo un affresco fatto di attività, uomini, progetti e pensieri. La struttura è quella di un'antologia dove l'ossatura è fornita da testi d'epoca contestualizzati con narrazioni storiche. Sottolineo l'accuratezza degli autori nella ricerca delle fonti, spesso inedite, e la loro capacità di cogliere lo stretto legame di Lecco con la montagna, sullo sfondo delle trasformazioni sociali dovute all'imporsi dell'industria metallurgica e tessile. Fenomeni sapientemente interpretati da quattro "pionieri": Antonio Stoppani, l'abate scienziato che ha divulgato "il piacere dei monti", Mario Cermenati, scienziato e politico, il medico alpinista Giovanni Pozzi e il sindaco rocciatore Giuseppe Ongania, entrambi attenti ai bisogni della gente".
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"Sono orgogliosa - ha concluso - di questo lavoro, nato tutto all'interno della sezione, impreziosito dagli scatti del maestro fotografo Mauro Lanfranchi e dai disegni di Raffaele Negri in dialogo con le immagini storiche” ha aggiunto la presidente, ringraziando tutti coloro che hanno preso parte alle due giornate.  
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S.Ar.
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