Casargo, Le voci delle Alpi: canto e tradizione popolare con le campanine
Ha preso il via questa mattina nella sala civica di Casargo la manifestazione ''Le voci delle Alpi''. Un evento reso possibile grazie alla sinergia tra l’amministrazione comunale, la Provincia di Lecco, l’associazione Le Nostre Radici e Res Musica, con il contributo di Regione Lombardia.
L'intera giornata in Alta Valsassina è stata dedicata al canto e alle tradizioni popolari, con la partecipazione della Federazione Campanari Bergamaschi che hanno regalato a tutti un concerto di campanine presso la chiesa parrocchiale di San Bernardino. Gli strumenti infatti, tornano a raccontare una tradizione secolare che si rinnova costantemente grazie all'impegno dei più giovani, che si esercitano a preparare i brani che vengono eseguiti sui campanili, grazie a tastiere che imitano il meccanismo del pianoforte – sebbene più rudimentali rispetto ai carillon del nord Europa – e che collegano ogni singolo tasto mediante rinvii meccanici al batacchio della campana. Tale sistema, originatosi nel XVIII secolo, prosegue ancora oggi, in pieno mondo digitale, per raccontare un’arte manuale che induce a scoprire e riscoprire gli angoli più reconditi della gestualità musicale ed una ritualità esecutiva che si ripete e rinnova.
Don Bruno Maggioni ha introdotto questo momento musicale citando il Titanic e i suoi musicisti che anche mentre ''la nave stava affondando, non hanno mai smesso di suonare – ha poi ricordato che – noi non stiamo affondando ma possiamo deliziarci della bellezza che ci circonda e dare spazio alla musica''.
Il sacerdote ha posto soprattutto l'attenzione sui giovani che compongono il gruppo dei musicisti presenti oggi nella chiesa parrocchiale e che ''si esprimono ovunque nella vita e anche nell’arte della musica''. Don Bruno ha lasciato poi spazio alle note musicali di questi strumenti che con una carrellata di brani ''in occasione della prossima Madonna del Carmine'' vogliono rendere omaggio a questa patrona. Non a caso il concerto è stato costellato dalle dediche a questa solennità. Ad accompagnare le campanine anche una chitarra e un violino, egregiamente suonati, come del resto gli altri strumenti, dai componenti del sodalizio bergamasco.
Il numeroso pubblico presente ha così assistito ad un concerto di un’ora, prima di avviarsi al percorso escursionistico sugli alpeggi. Itinerari scelti a seconda del grado di preparazione dei camminatori che, hanno così raggiunto l’Alpe Ortighera, l’Alpe Intelco o il Santuario di Pomaleccio, in una giornata che ha regalato a tratti dei momenti di forte sole e altri con delle nuvole che lo hanno lievemente celato.
L'intera giornata in Alta Valsassina è stata dedicata al canto e alle tradizioni popolari, con la partecipazione della Federazione Campanari Bergamaschi che hanno regalato a tutti un concerto di campanine presso la chiesa parrocchiale di San Bernardino. Gli strumenti infatti, tornano a raccontare una tradizione secolare che si rinnova costantemente grazie all'impegno dei più giovani, che si esercitano a preparare i brani che vengono eseguiti sui campanili, grazie a tastiere che imitano il meccanismo del pianoforte – sebbene più rudimentali rispetto ai carillon del nord Europa – e che collegano ogni singolo tasto mediante rinvii meccanici al batacchio della campana. Tale sistema, originatosi nel XVIII secolo, prosegue ancora oggi, in pieno mondo digitale, per raccontare un’arte manuale che induce a scoprire e riscoprire gli angoli più reconditi della gestualità musicale ed una ritualità esecutiva che si ripete e rinnova.
Don Bruno Maggioni ha introdotto questo momento musicale citando il Titanic e i suoi musicisti che anche mentre ''la nave stava affondando, non hanno mai smesso di suonare – ha poi ricordato che – noi non stiamo affondando ma possiamo deliziarci della bellezza che ci circonda e dare spazio alla musica''.
Il sacerdote ha posto soprattutto l'attenzione sui giovani che compongono il gruppo dei musicisti presenti oggi nella chiesa parrocchiale e che ''si esprimono ovunque nella vita e anche nell’arte della musica''. Don Bruno ha lasciato poi spazio alle note musicali di questi strumenti che con una carrellata di brani ''in occasione della prossima Madonna del Carmine'' vogliono rendere omaggio a questa patrona. Non a caso il concerto è stato costellato dalle dediche a questa solennità. Ad accompagnare le campanine anche una chitarra e un violino, egregiamente suonati, come del resto gli altri strumenti, dai componenti del sodalizio bergamasco.
Il numeroso pubblico presente ha così assistito ad un concerto di un’ora, prima di avviarsi al percorso escursionistico sugli alpeggi. Itinerari scelti a seconda del grado di preparazione dei camminatori che, hanno così raggiunto l’Alpe Ortighera, l’Alpe Intelco o il Santuario di Pomaleccio, in una giornata che ha regalato a tratti dei momenti di forte sole e altri con delle nuvole che lo hanno lievemente celato.
M.A.