Chiara Mignolli, galbiatese, è la nuova direttrice del C.O.E.
Risiede a Galbiate, pur essendo originaria di Verona, la nuova direttrice del COE – Associazione Centro Orientamento Educativo con sede a Barzio, Milano e Mongrando (Biella). Si tratta di Chiara Mignolli, scelta per ricoprire l'importante ruolo dal Consiglio appena insediato – che resterà in carica per i prossimi cinque anni – dopo un lustro di servizio nell'Ufficio Amministrazione e Contabilità.
Laureata in Scienze politiche e sociali, può vantare varie esperienze professionali nel Terzo Settore e nella cooperazione internazionale, che l'hanno portata fino in Kenya, Camerun, Zambia e Rwanda. Nel secondo Paese africano citato, in particolare, è rimasta per tre anni, lavorando come funzionaria amministrativa presso l'ospedale Saint Luc di Mbalmayo dove era impegnato anche il marito (medico di professione) e dove hanno visto la luce i suoi due figli. Rimasta all'estero per poco meno di un decennio, considerando anche la parentesi di servizio civile, in Italia la neo direttrice del COE si è poi spesa anche nel settore dell'accoglienza dei rifugiati.
"Tutte queste esperienze, soprattutto quelle all'estero, mi sono servite molto, anche perché in ambiti di questo tipo si lavora con realtà molto lontane, in primis a livello geografico, che si rischia di non conoscere bene, con tutti i problemi del caso quando si parla di progetti, finanziamenti e relazioni con i donatori" ci ha spiegato Chiara Mignolli, che ha fatto il suo ingresso nel COE proprio quando si era nel pieno della riforma del Terzo Settore. "Era – ed è tuttora – una fase di grandi cambiamenti e sfide da affrontare, per adeguarsi a un contesto nuovo anche in termini burocratici. Credo che l'obiettivo per noi più importante sia quello di stringere sinergie e collaborazioni, sulla scia dell'insegnamento del nostro fondatore (don Francesco Pedretti, ndr): "Senza lo scambio e senza un cammino insieme non c'è vero sviluppo". Nel nostro lavoro sulla cooperazione internazionale e l'educazione a una cittadinanza globale – che passa anche attraverso il nostro celebre Festival del cinema Africano, d'Asia e America Latina – vogliamo adattarci ai cambiamenti del mondo, con il coraggio di chi sa prendersi il rischio di lanciare qualcosa di nuovo, di essere impavido e un po' visionario".
L'Associazione Centro Orientamento Educativo, fondata dal già citato don Francesco Pedretti nel 1959, opera per lo sviluppo di una cultura del dialogo e della solidarietà. Nel 1974 è stata riconosciuta come ONG idonea alla cooperazione internazionale, è iscritta all'elenco delle OSC (Organizzazioni della Società Civile) dell'Agenzia della Cooperazione Internazionale ed è ONLUS.
Nel nostro territorio è una realtà molto conosciuta e radicata, capace di operare insieme ad altre associazioni, istituzioni locali e organizzazioni varie per progetti educativi, formativi e culturali che guardano lontano, rivolti a persone di tutte le età con particolare attenzione ai giovani.
Ora per il COE inizia un nuovo capitolo. Che grazie a Chiara Mignolli parlerà ancor di più lecchese.
Laureata in Scienze politiche e sociali, può vantare varie esperienze professionali nel Terzo Settore e nella cooperazione internazionale, che l'hanno portata fino in Kenya, Camerun, Zambia e Rwanda. Nel secondo Paese africano citato, in particolare, è rimasta per tre anni, lavorando come funzionaria amministrativa presso l'ospedale Saint Luc di Mbalmayo dove era impegnato anche il marito (medico di professione) e dove hanno visto la luce i suoi due figli. Rimasta all'estero per poco meno di un decennio, considerando anche la parentesi di servizio civile, in Italia la neo direttrice del COE si è poi spesa anche nel settore dell'accoglienza dei rifugiati.
"Tutte queste esperienze, soprattutto quelle all'estero, mi sono servite molto, anche perché in ambiti di questo tipo si lavora con realtà molto lontane, in primis a livello geografico, che si rischia di non conoscere bene, con tutti i problemi del caso quando si parla di progetti, finanziamenti e relazioni con i donatori" ci ha spiegato Chiara Mignolli, che ha fatto il suo ingresso nel COE proprio quando si era nel pieno della riforma del Terzo Settore. "Era – ed è tuttora – una fase di grandi cambiamenti e sfide da affrontare, per adeguarsi a un contesto nuovo anche in termini burocratici. Credo che l'obiettivo per noi più importante sia quello di stringere sinergie e collaborazioni, sulla scia dell'insegnamento del nostro fondatore (don Francesco Pedretti, ndr): "Senza lo scambio e senza un cammino insieme non c'è vero sviluppo". Nel nostro lavoro sulla cooperazione internazionale e l'educazione a una cittadinanza globale – che passa anche attraverso il nostro celebre Festival del cinema Africano, d'Asia e America Latina – vogliamo adattarci ai cambiamenti del mondo, con il coraggio di chi sa prendersi il rischio di lanciare qualcosa di nuovo, di essere impavido e un po' visionario".
L'Associazione Centro Orientamento Educativo, fondata dal già citato don Francesco Pedretti nel 1959, opera per lo sviluppo di una cultura del dialogo e della solidarietà. Nel 1974 è stata riconosciuta come ONG idonea alla cooperazione internazionale, è iscritta all'elenco delle OSC (Organizzazioni della Società Civile) dell'Agenzia della Cooperazione Internazionale ed è ONLUS.
Nel nostro territorio è una realtà molto conosciuta e radicata, capace di operare insieme ad altre associazioni, istituzioni locali e organizzazioni varie per progetti educativi, formativi e culturali che guardano lontano, rivolti a persone di tutte le età con particolare attenzione ai giovani.
Ora per il COE inizia un nuovo capitolo. Che grazie a Chiara Mignolli parlerà ancor di più lecchese.