Sparatoria in Corso Como: pena dimezzata per Baby Gang
La Procura generale - rappresentata dal sostituto Daniela Meliota - aveva chiesto la conferma di tutte le condanne di primo grado. La Corte d'Appello del Tribunale di Milano (presidente il dr. Peragallo, a latere i colleghi Puccinelli e Gargiulo) si è però espressa diversamente, dimezzando la pena irrogata in primo grado, con rito abbreviato, a Baby Gang, scesa da 5 anni e 2 mesi a 2 anni e 9 mesi.
"E' andata bene", l'unico commento rilasciato, all'uscita dall'Aula, dal trapper lecchese, all'anagrafe Zaccaria Mouhib, recentemente scarcerato per tornare agli arresti domiciliari e assolto, soltanto otto giorni fa, sempre in Appello, in un altro processo per rapina.
Anche quest'oggi tale ipotesi di reato è stata fatta cadere dai giudici tanto per lui tanto per altri tre imputati. Non così per Simba La Rue, con il trapper con casa a Merone che ha comunque beneficiato di uno sconto sulla pena, scesa da 6 anni e 4 mesi a 4 anni e 6 mesi, per via del riconoscimento - in favore di tutti - delle attenuanti generiche equivalenti alle contestati aggravanti.
Rimandato di qualche mese, invece, venerdì scorso il verdetto del giudice lecchese Gianluca Piantadosi, chiamato a pronunciarsi in riferimento ad un altro fascicolo ancora aperto a carico di Mouhib, incentrato sui “disordini” legati alle riprese, in viale Turati, del video Lecco City e ai festeggiamenti per l'uscita del singolo dedicato dal trapper alla nostra città.
Il fascicolo, finito quest'oggi al vaglio dei giudici, è quello relativo alla sparatoria in via Tocqueville, a Milano, non lontano da Corso Como, nella zona dunque della movida. Nella notte tra il 2 e 3 luglio 2022, nell'ambito di un parapiglia, vennero feriti due senegalesi. Rissa, rapina, lesioni gravi e detenzione di arma clandestina i reati contestati a vario titolo agli imputati.
"E' andata bene", l'unico commento rilasciato, all'uscita dall'Aula, dal trapper lecchese, all'anagrafe Zaccaria Mouhib, recentemente scarcerato per tornare agli arresti domiciliari e assolto, soltanto otto giorni fa, sempre in Appello, in un altro processo per rapina.
Anche quest'oggi tale ipotesi di reato è stata fatta cadere dai giudici tanto per lui tanto per altri tre imputati. Non così per Simba La Rue, con il trapper con casa a Merone che ha comunque beneficiato di uno sconto sulla pena, scesa da 6 anni e 4 mesi a 4 anni e 6 mesi, per via del riconoscimento - in favore di tutti - delle attenuanti generiche equivalenti alle contestati aggravanti.
Rimandato di qualche mese, invece, venerdì scorso il verdetto del giudice lecchese Gianluca Piantadosi, chiamato a pronunciarsi in riferimento ad un altro fascicolo ancora aperto a carico di Mouhib, incentrato sui “disordini” legati alle riprese, in viale Turati, del video Lecco City e ai festeggiamenti per l'uscita del singolo dedicato dal trapper alla nostra città.