SS36 RACC: si lavora per la riapertura entro le 7 di martedì
"Anas ha comunicato di aver attivato tutte le maestranze per consentire una rapida riapertura del tunnel già nella mattinata di domani; i lavori continueranno infatti, senza sosta, per tutta la notte con l’obiettivo di terminarli entro le ore 7". Ad ufficializzare l'annuncio è il sindaco di Ballabio Giovanni Bruno Bussola, in riferimento alla SS36racc, chiusa in entrambe le direzioni.
Quanto accaduto questa mattina è così speigato da ANAS: "Le piogge intense e prolungate delle scorse ore hanno causato, in un tratto localizzato all’interno di galleria “Giulia” (km 6,600), il deterioramento di alcune condotte idriche di smaltimento acque al di sotto del piano viabile e della pavimentazione stradale. Sono in corso i lavori di ripristino delle condotte idriche e questa notte sarà eseguito il rifacimento della pavimentazione stradale". Per la società - "salvo imprevisti tecnici" - la riapertura potrebbe avvenire entro le ore 6:00 di domani martedì 9 luglio. Fino a quel momento la circolazione resterà indirizzata sulla strada provinciale 62.
Una volta riaperta la "nuova" Lecco-Ballabio verrà, poi, posizionato l’impianto semaforico con movieri in prossimità della frana dello scorso anno, già previsto da una recente Ordinanza ANAS, per consentire i lavori che avranno la durata di circa un mese.
“I disagi della giornata odierna – dichiara il sindaco Bussola - sono la conferma che la soluzione richiesta dal Comune di Ballabio e trovata da ANAS per il prossimo mese di lavori (semaforo e movieri direttamente nel tunnel) sia una risposta ottimale all’esigenza di mitigazione dei problemi per gli automobilisti. Anche per quanto concerne il protocollo d’intesa per la gestione delle manutenzioni ordinarie ed emergenze straordinarie della 36Racc, richiesto dal Comune di Ballabio ad ANAS, Prefettura, Provincia e Comune di Lecco, devo constatare – conclude Bussola – che, sebbene non si sia ancora formalizzato per iscritto, nella sostanza si sia già pienamente applicato. Il senso unico alternato dei mezzi pesanti attuato sul territorio di Lecco nei quartieri di Laorca e San Giovanni, infatti, ha permesso di limitare per quanto possibile le lunghissime code che certamente ci sarebbero state senza una regolamentazione”.
Quanto accaduto questa mattina è così speigato da ANAS: "Le piogge intense e prolungate delle scorse ore hanno causato, in un tratto localizzato all’interno di galleria “Giulia” (km 6,600), il deterioramento di alcune condotte idriche di smaltimento acque al di sotto del piano viabile e della pavimentazione stradale. Sono in corso i lavori di ripristino delle condotte idriche e questa notte sarà eseguito il rifacimento della pavimentazione stradale". Per la società - "salvo imprevisti tecnici" - la riapertura potrebbe avvenire entro le ore 6:00 di domani martedì 9 luglio. Fino a quel momento la circolazione resterà indirizzata sulla strada provinciale 62.
Una volta riaperta la "nuova" Lecco-Ballabio verrà, poi, posizionato l’impianto semaforico con movieri in prossimità della frana dello scorso anno, già previsto da una recente Ordinanza ANAS, per consentire i lavori che avranno la durata di circa un mese.
“I disagi della giornata odierna – dichiara il sindaco Bussola - sono la conferma che la soluzione richiesta dal Comune di Ballabio e trovata da ANAS per il prossimo mese di lavori (semaforo e movieri direttamente nel tunnel) sia una risposta ottimale all’esigenza di mitigazione dei problemi per gli automobilisti. Anche per quanto concerne il protocollo d’intesa per la gestione delle manutenzioni ordinarie ed emergenze straordinarie della 36Racc, richiesto dal Comune di Ballabio ad ANAS, Prefettura, Provincia e Comune di Lecco, devo constatare – conclude Bussola – che, sebbene non si sia ancora formalizzato per iscritto, nella sostanza si sia già pienamente applicato. Il senso unico alternato dei mezzi pesanti attuato sul territorio di Lecco nei quartieri di Laorca e San Giovanni, infatti, ha permesso di limitare per quanto possibile le lunghissime code che certamente ci sarebbero state senza una regolamentazione”.