In 150 per la consegna del Premio Ultreya al dr. Stefanoni
Dopo l'anticipazione in Comune di mercoledì sera, con la presenza dei familiari di Luca, del sindaco Cesare Colombo, del Presidente del Fondo della Comunità di Valmadrera, Antonio Rusconi e soprattutto del vincitore, il medico Michele Stefanoni è proseguita, ieri, nell'abituale cornice del Ronco a Garlate, la cerimonia di consegna del Premio Ultreya 2024.
Oltre 150 sono stati gli amici e gli associati a presenziare al momento di festa, voluto per onorare la memoria del dottor Luca Magistris attraverso l'attribuzione di un riconoscimento ad un giovane camice bianco, autore di una tesi sulle emorragie massive, ritenuta meritevole dall'apposita commissione di valutazione. 27 anni, casa a Valmadrera, Michele Stefanoni, dopo essersi brillantemente laureato, lavora ora presso il reparto di Nefrologia dell’ospedale San Gerardo di Monza.
Tra gli interventi della serata, anzitutto quello di Laura Magistris, sorella di Luca, che ha ricordato come lungo gli anni i diversi giovani medici premiati sono diventati degli amici dell’associazione, con il rapporto testimoniato dalla partecipazione di alcuni di loro alla cena. "Ricordare Luca- ha aggiunto Laura - È un impegno a fare buone azioni a favore di diverse fragilità".
Il sindaco Cesare Colombo ha evidenziato il valore di questo premio, la presenza numerosa di tante persone che volevano e vogliono bene a Luca e il sentimento di comunità che iniziative come queste sanno suscitare a Valmadrera.
Antonio Rusconi è partito da una citazione di Luca nel libro che racconta il suo pellegrinaggio a Santiago de Compostela: “lo so, lascerò un pezzettino del mio cuore su queste strade". E infatti ha ricordato Rusconi, i familiari, i medici, i tanti amici che si stringono a Ultreya "ci ricordano che questo continua a esistere, che l’affetto verso Luca non è terminato con la sua scomparsa".
Il dottor Paolo Schiavo, collega e amico di Luca, ha evidenziato il bisogno di umanità che oggi la professione del medico chiede e soprattutto il fatto che ogni anno Luca passa il testimone ad altri medici giovani per realizzare quel mondo più giusto in cui credeva.
È infine intervenuto Michele Stefanoni, che, oltre a presentare i suoi attuali studi, ha evidenziato come questo premio lo inciti a dare il meglio di sé, a prepararsi ancora di più dal punto di vista professionale, ma anche umano.
Infine il momento conviviale, alla presenza tra gli altri della responsabile del comitato gemellaggi di Weissenhorn, Ursula Schramm con il marito Udo, accompagnati dalla delegata per il gemellaggio Fiorenza Pelucchi.
Oltre 150 sono stati gli amici e gli associati a presenziare al momento di festa, voluto per onorare la memoria del dottor Luca Magistris attraverso l'attribuzione di un riconoscimento ad un giovane camice bianco, autore di una tesi sulle emorragie massive, ritenuta meritevole dall'apposita commissione di valutazione. 27 anni, casa a Valmadrera, Michele Stefanoni, dopo essersi brillantemente laureato, lavora ora presso il reparto di Nefrologia dell’ospedale San Gerardo di Monza.
Tra gli interventi della serata, anzitutto quello di Laura Magistris, sorella di Luca, che ha ricordato come lungo gli anni i diversi giovani medici premiati sono diventati degli amici dell’associazione, con il rapporto testimoniato dalla partecipazione di alcuni di loro alla cena. "Ricordare Luca- ha aggiunto Laura - È un impegno a fare buone azioni a favore di diverse fragilità".
Il sindaco Cesare Colombo ha evidenziato il valore di questo premio, la presenza numerosa di tante persone che volevano e vogliono bene a Luca e il sentimento di comunità che iniziative come queste sanno suscitare a Valmadrera.
Antonio Rusconi è partito da una citazione di Luca nel libro che racconta il suo pellegrinaggio a Santiago de Compostela: “lo so, lascerò un pezzettino del mio cuore su queste strade". E infatti ha ricordato Rusconi, i familiari, i medici, i tanti amici che si stringono a Ultreya "ci ricordano che questo continua a esistere, che l’affetto verso Luca non è terminato con la sua scomparsa".
Il dottor Paolo Schiavo, collega e amico di Luca, ha evidenziato il bisogno di umanità che oggi la professione del medico chiede e soprattutto il fatto che ogni anno Luca passa il testimone ad altri medici giovani per realizzare quel mondo più giusto in cui credeva.
È infine intervenuto Michele Stefanoni, che, oltre a presentare i suoi attuali studi, ha evidenziato come questo premio lo inciti a dare il meglio di sé, a prepararsi ancora di più dal punto di vista professionale, ma anche umano.
Infine il momento conviviale, alla presenza tra gli altri della responsabile del comitato gemellaggi di Weissenhorn, Ursula Schramm con il marito Udo, accompagnati dalla delegata per il gemellaggio Fiorenza Pelucchi.