E' mancato Alfredo Colombo, noto grafico e cavaliere del Santo Sepolcro
E’ mancato il gr. uff. Alfredo Colombo, 85 anni, noto nel mondo grafico per il moderno complesso editoriale realizzato nel territorio comunale di Valmadrera. Nativo del quartiere lecchese di Chiuso, aveva iniziato l’attività tipografica presso la Tagliabue di via Col di Lana, a Castello, dove negli anni ’60 veniva stampato, nella notte fra domenica e lunedì il settimanale Il Giornale di Lecco, diretto da Giacomo De Santis, prima che lo stesso avviasse la tipografia presso la sede redazionale in via Ghislanzoni al Piscen, inaugurata nel 1962.
Negli anni giovanili Colombo era già impegnato nell’attività del quartiere Chiuso, in particolare nella locale parrocchia, con il gruppo che intendeva sostenere e promuovere la beatificazione del parroco don Serafino Morazzone.
Alfredo iniziò in proprio la sua attività grafica nel complesso di via Palestro, in quartiere Castello. In tale sede venne progettato e realizzato, con la direzione di Claudio Redaelli, il mensile “Il punto stampa”, periodico di ampio spazio territoriale edito da CBRS. A quest’ultima editrice si devono numerose pubblicazione sulla storia, sull’arte e sulle tradizioni del territorio lecchese.
Alfredo Colombo era anche cavaliere dell’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme del gruppo provinciale di Lecco. Era legato da profonda amicizia al cardinale Dionigi Tettamanzi, deceduto come arcivescovo di Milano ma in precedenza titolare a Genova. Era in questa sede cardinalizia Tettamanzi quando arrivò a Lecco per celebrare le nozze del figlio ultimogenito di Alfredo, Marco.
Colombo aveva avuto un ruolo di responsabilità e di preminenza anche nelle file dell’Unione Artigiani Lecchesi, fornendo il segno di un impegno proteso a nuovi traguardi nel campo dell’editoria generalmente intesa e verso nuovi traguardi di diffusione e di stampa. Era legato da intensa amicizia con don Agostino Frasson, della casa don Guanella di Lecco ma da oltre dieci anni impegnato nella singolare novità educativa di una agricoltura sociale presso la cascina di Valmadrera.
Alfredo vive a Lecco, a San Giovanni. Lascia la consorte Lina, i figli Maristella, Giovanni e Marco, tutti impegnati nell’azienda di famiglia.
“È un anno terribile, anche Alfredo Colombo, un altro amico, tipografo, editore, imprenditore sempre disponibile nei confronti della comunità lecchese, membro dell'ordine dei cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme, se n'è andato.
La telefonata della figlia Stella mi ha lasciato senza parole, l'avevo incontrato poco tempo fa e avevamo scherzato come sempre. Alfredo ha sempre dimostrato grandi doti umane, una disponibilità fuori dal comune con la sua vocazione a sostenere le iniziative culturali, sociali e religiose, un editore sempre in prima linea a pubblicare libri e volumi sul nostro territorio che si trattasse dell'adda, delle chiese, delle nostre montagne o del lago. Tutti si rivolgevano a lui in maniera confidenziale e lui ricambiava sempre con il sorriso” il ricordo di Corrado Valsecchi, presente tra l’altro personalmente all’incontro della scorsa settimana alla Casa della Carità nel corso del quale Aloisio Bonfanti ha ripercorso la storia della città, facendo riferimento anche al volume “Dal vecchio borgo alla grande Lecco”, realizzato con la collaborazione di Claudio Redaelli, Angelo Sala e Claudio Bottagisi e stampato, nell’estate 2007, proprio dall’editoria grafica Colombo, già nella modernissima sede di via Roma 87 a Valmadrera.
“Mi spiace che un malore improvviso l'abbia portato via, resta il suo esempio che sono sicuro i suoi figli seguiranno, come l'hanno seguito sul versante professionale passando una vita vicino al loro papà e alla loro mamma.
Devono essere orgogliosi di essergli stati vicini in tutte le sue avventure editoriali a partire dal Punto Stampa, e assieme a Claudio Redaelli, che ha animato per decenni la comunicazione lecchese. Un forte abbraccio e condoglianze alla moglie Lina e a Maristella, Marco e Giovanni”.
L'ultimo saluto a Alfredo Colombo verrà tributato venerdì 5 luglio, alle 15.30 in Basilica.
Negli anni giovanili Colombo era già impegnato nell’attività del quartiere Chiuso, in particolare nella locale parrocchia, con il gruppo che intendeva sostenere e promuovere la beatificazione del parroco don Serafino Morazzone.
Alfredo iniziò in proprio la sua attività grafica nel complesso di via Palestro, in quartiere Castello. In tale sede venne progettato e realizzato, con la direzione di Claudio Redaelli, il mensile “Il punto stampa”, periodico di ampio spazio territoriale edito da CBRS. A quest’ultima editrice si devono numerose pubblicazione sulla storia, sull’arte e sulle tradizioni del territorio lecchese.
Alfredo Colombo era anche cavaliere dell’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme del gruppo provinciale di Lecco. Era legato da profonda amicizia al cardinale Dionigi Tettamanzi, deceduto come arcivescovo di Milano ma in precedenza titolare a Genova. Era in questa sede cardinalizia Tettamanzi quando arrivò a Lecco per celebrare le nozze del figlio ultimogenito di Alfredo, Marco.
Colombo aveva avuto un ruolo di responsabilità e di preminenza anche nelle file dell’Unione Artigiani Lecchesi, fornendo il segno di un impegno proteso a nuovi traguardi nel campo dell’editoria generalmente intesa e verso nuovi traguardi di diffusione e di stampa. Era legato da intensa amicizia con don Agostino Frasson, della casa don Guanella di Lecco ma da oltre dieci anni impegnato nella singolare novità educativa di una agricoltura sociale presso la cascina di Valmadrera.
Alfredo vive a Lecco, a San Giovanni. Lascia la consorte Lina, i figli Maristella, Giovanni e Marco, tutti impegnati nell’azienda di famiglia.
“È un anno terribile, anche Alfredo Colombo, un altro amico, tipografo, editore, imprenditore sempre disponibile nei confronti della comunità lecchese, membro dell'ordine dei cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme, se n'è andato.
La telefonata della figlia Stella mi ha lasciato senza parole, l'avevo incontrato poco tempo fa e avevamo scherzato come sempre. Alfredo ha sempre dimostrato grandi doti umane, una disponibilità fuori dal comune con la sua vocazione a sostenere le iniziative culturali, sociali e religiose, un editore sempre in prima linea a pubblicare libri e volumi sul nostro territorio che si trattasse dell'adda, delle chiese, delle nostre montagne o del lago. Tutti si rivolgevano a lui in maniera confidenziale e lui ricambiava sempre con il sorriso” il ricordo di Corrado Valsecchi, presente tra l’altro personalmente all’incontro della scorsa settimana alla Casa della Carità nel corso del quale Aloisio Bonfanti ha ripercorso la storia della città, facendo riferimento anche al volume “Dal vecchio borgo alla grande Lecco”, realizzato con la collaborazione di Claudio Redaelli, Angelo Sala e Claudio Bottagisi e stampato, nell’estate 2007, proprio dall’editoria grafica Colombo, già nella modernissima sede di via Roma 87 a Valmadrera.
“Mi spiace che un malore improvviso l'abbia portato via, resta il suo esempio che sono sicuro i suoi figli seguiranno, come l'hanno seguito sul versante professionale passando una vita vicino al loro papà e alla loro mamma.
Devono essere orgogliosi di essergli stati vicini in tutte le sue avventure editoriali a partire dal Punto Stampa, e assieme a Claudio Redaelli, che ha animato per decenni la comunicazione lecchese. Un forte abbraccio e condoglianze alla moglie Lina e a Maristella, Marco e Giovanni”.
L'ultimo saluto a Alfredo Colombo verrà tributato venerdì 5 luglio, alle 15.30 in Basilica.