Baby Gang assolto in Appello per una rapina a Milano. Venerdì a processo a Lecco
Venerdì in Tribunale potrebbe già rimediare un'altra condanna. Ma per oggi Zaccaria Mouhib, alias Baby Gang, può festeggiare: ottenuti nei giorni scorsi gli arresti domiciliari, su decisione del Riesame, nella tarda mattinata odierna il trapper nato a Lecco è stato assolto in Appello dall'accusa di rapina mossa nei suoi confronti in relazione ad un episodio ambientato a Vignate, nel milanese. Era il luglio 2021 quando due persone erano state avvicinate da altrettanti ragazzi, di cui uno armato, che avevano rubato loro denaro, auricolari e le chiavi dell'auto perché non li seguissero. Una vicenda in relazione alla quale Baby Gang si è sempre dichiarato innocente, con il suo avvocato arrivato a parlare di scambio di persona, nel motivare in prima battuta la richiesta di scarcerazione del giovane artista.
Quest'oggi, in Appello, il verdetto è stato ribaltato, con Baby Gang - assistito come sempre dall'avvocato Niccolò Vecchioni - assolto, "per non aver commesso il fatto".
Attesa a giorni anche la sentenza di secondo grado per la sparatoria di Corso Como, costata al 23enne altri 5 anni e 2 mesi. Mentre, come accennato, venerdì al cospetto del giudice Gianluca Piantadosi arriverà al pettine un ulteriore fascicolo a suo carico, di portata ben inferiore.
Zaccaria è accusato dei reati di violazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, violenza o minaccia a pubblico ufficiale e accensioni ed esplosioni pericolose. Coimputato in questo procedimento è il "collega" milanese Escomar (nome d'arte di Bayouda Omar). La registrazione – in viale Turati - del videoclip del singolo “Lecco city” e all'uscita dell'album “Delinquente” (la prima avvenuta il 25 luglio, la seconda il 27 agosto 2021) le cornici dei fatti al vaglio del Tribunale lariano. Attesa, dopo le spontanee dichiarazioni rese dallo stesso Baby Gang a maggio, “Io non ho fatto niente di male, c'è un accanimento nei miei confronti”, la discussione finale.
Di diverso avviso, nel gennaio 2023, il giudice chiamato a pronunciarsi, dopo la scelta dell'imputato di adire al rito abbreviato. Anna Magelli, gup del Tribunale di Milano, aveva riconosciuto infatti Mouhib colpevole del reato a lui ascritto condannando l'artista - come pure il suo presunto complice - a 4 anni e 10 mesi di reclusione, 10 mesi in più rispetto alla richiesta di pena avanzata dalla pubblica accusa, sostenuta dal sostituto procuratore Leonardo Lesti.
Quest'oggi, in Appello, il verdetto è stato ribaltato, con Baby Gang - assistito come sempre dall'avvocato Niccolò Vecchioni - assolto, "per non aver commesso il fatto".
Attesa a giorni anche la sentenza di secondo grado per la sparatoria di Corso Como, costata al 23enne altri 5 anni e 2 mesi. Mentre, come accennato, venerdì al cospetto del giudice Gianluca Piantadosi arriverà al pettine un ulteriore fascicolo a suo carico, di portata ben inferiore.
Zaccaria è accusato dei reati di violazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, violenza o minaccia a pubblico ufficiale e accensioni ed esplosioni pericolose. Coimputato in questo procedimento è il "collega" milanese Escomar (nome d'arte di Bayouda Omar). La registrazione – in viale Turati - del videoclip del singolo “Lecco city” e all'uscita dell'album “Delinquente” (la prima avvenuta il 25 luglio, la seconda il 27 agosto 2021) le cornici dei fatti al vaglio del Tribunale lariano. Attesa, dopo le spontanee dichiarazioni rese dallo stesso Baby Gang a maggio, “Io non ho fatto niente di male, c'è un accanimento nei miei confronti”, la discussione finale.