Torna la festa dei santi Pietro e Paolo, patronale di Laorca
Campane a festa sul vecchio nucleo di Laorca stretto intorno alla parrocchiale dei santi Pietro e Paolo. La chiesa di Laorca è menzionata per la prima volta negli atti della visita pastorale del 1608 alla Pieve di Lecco dell’arcivescovo Federico Visconti. Si registra già nei documenti di tale visita che sopra la porta maggiore della chiesa sono raffigurati i santi apostoli e martiri Pietro e Paolo.
Domenica 30 giugno vi sarà la festa patronale dei santi Pietro e Paolo in Laorca, con la Messa solenne celebrata alle ore 9.30 dal parroco della comunità pastorale don Claudio Maggioni. Il rogo del pallone sarà accompagnato dal canto solenne della cantoria parrocchiale dei santi Pietro e Paolo diretta da suor Paola Bolis: è il tradizionale pallone di bambagia con la croce rossa a ricordo dei martiri che hanno dato la vita per Gesù.
Nella notte della vigilia si rinnoverà nelle abitazioni, in particolare del vecchio nucleo di Laorca, la tradizione dell’albume d’uovo che, collocato in bottiglia di vetro alta e stretta, esposta nella notte sui balconi e sulle finestre, diventa la sagoma di un vascello che simboleggia la barca di Pietro navigante sicura tra i marosi insidiosi del mondo.
La festa dei santi apostoli Pietro e Paolo ricorda il loro martirio avvenuto tra il 60 ed il 64 dopo Cristo, nella prima persecuzione dei cristiani voluta dall’imperatore Nerone. Il martirio di Pietro e Paolo è avvenuto nell’area del circo di Nerone, oggi zona di giardini vaticani; è la località dove negli anni ’50 del Novecento sono state ritrovate le ossa di Pietro. I due apostoli vennero trucidati con modalità diverse: Paolo fu decapitato perché era cittadino romano, per cui la legge prevedeva tale rito macabro che, però evitava la lunga, terribile agonia del martirio in croce. Pietro fu crocefisso perché non era cittadino romano. Era il capo della comunità cristiana già esistente nella clandestinità e venne sostituito da Marco, primo evangelista.
Antichissima nella Chiesa la tradizione del pallone che brucia per i santi Pietro e Paolo; è invece storicamente recente nella parrocchiale di Laorca, dove è stata introdotta nella seconda metà del Novecento dall’allora parroco don Angelo Galbusera. C’è una spiegazione: la patronale dei santi Pietro e Paolo era stretta, a fine giugno, fra le devozioni al beato Giobbe per l’acqua miracolosa dei bachi da seta alle grotte e la compatronale della Madonna del Carmine nella terza domenica di luglio, con una settimana intera di celebrazioni e manifestazioni.
Nel 2002 l’allora parroco don Basilio Mascetti, ora prevosto a Somma Lombardo fece collocare all’interno della parrocchiale l’antico stendardo della confraternita del Santissimo Sacramento, che raffigura i santi Pietro e Paolo.
Domenica 30 giugno vi sarà la festa patronale dei santi Pietro e Paolo in Laorca, con la Messa solenne celebrata alle ore 9.30 dal parroco della comunità pastorale don Claudio Maggioni. Il rogo del pallone sarà accompagnato dal canto solenne della cantoria parrocchiale dei santi Pietro e Paolo diretta da suor Paola Bolis: è il tradizionale pallone di bambagia con la croce rossa a ricordo dei martiri che hanno dato la vita per Gesù.
Nella notte della vigilia si rinnoverà nelle abitazioni, in particolare del vecchio nucleo di Laorca, la tradizione dell’albume d’uovo che, collocato in bottiglia di vetro alta e stretta, esposta nella notte sui balconi e sulle finestre, diventa la sagoma di un vascello che simboleggia la barca di Pietro navigante sicura tra i marosi insidiosi del mondo.
La festa dei santi apostoli Pietro e Paolo ricorda il loro martirio avvenuto tra il 60 ed il 64 dopo Cristo, nella prima persecuzione dei cristiani voluta dall’imperatore Nerone. Il martirio di Pietro e Paolo è avvenuto nell’area del circo di Nerone, oggi zona di giardini vaticani; è la località dove negli anni ’50 del Novecento sono state ritrovate le ossa di Pietro. I due apostoli vennero trucidati con modalità diverse: Paolo fu decapitato perché era cittadino romano, per cui la legge prevedeva tale rito macabro che, però evitava la lunga, terribile agonia del martirio in croce. Pietro fu crocefisso perché non era cittadino romano. Era il capo della comunità cristiana già esistente nella clandestinità e venne sostituito da Marco, primo evangelista.
Antichissima nella Chiesa la tradizione del pallone che brucia per i santi Pietro e Paolo; è invece storicamente recente nella parrocchiale di Laorca, dove è stata introdotta nella seconda metà del Novecento dall’allora parroco don Angelo Galbusera. C’è una spiegazione: la patronale dei santi Pietro e Paolo era stretta, a fine giugno, fra le devozioni al beato Giobbe per l’acqua miracolosa dei bachi da seta alle grotte e la compatronale della Madonna del Carmine nella terza domenica di luglio, con una settimana intera di celebrazioni e manifestazioni.
Nel 2002 l’allora parroco don Basilio Mascetti, ora prevosto a Somma Lombardo fece collocare all’interno della parrocchiale l’antico stendardo della confraternita del Santissimo Sacramento, che raffigura i santi Pietro e Paolo.
A.B.
Date evento
domenica, 30 giugno 2024