Baldini nuovo mister dei blucelesti. Aliberti 'plasma' il suo Lecco
Ė Francesco Baldini il nuovo allenatore del Lecco per la stagione 2024-25, che vedrà i blucelesti ripartire dalla Serie C dopo una sola annata in cadetteria. L'annuncio è arrivato direttamente dal neo presidente Aniello Aliberti nel corso di una conferenza stampa in scena allo stadio "Rigamonti-Ceppi" nel tardo pomeriggio di oggi, convocata sostanzialmente per fare il punto delle prime – decisive – mosse della nuova proprietà appena subentrata alla famiglia Di Nunno.
Confermate anche le indiscrezioni sul direttore sportivo che sarà Antonio Minadeo, in procinto di chiudere il suo rapporto lavorativo con il Legnago Salus. A lui, dunque, il compito di costruire la squadra per la stagione ormai alle porte insieme al nuovo tecnico, 50enne di Massa con una carriera da giocatore che l'ha portato a vestire, tra le altre, le maglie di Juventus e Napoli, per poi dedicarsi alla panchina: la sua ultima esperienza in questo senso è quella appena conclusa al Trento (durata da febbraio a giugno, con il decimo posto finale), anticipate negli anni precedenti da quelle al Perugia e al Vicenza.
Ancora da riempire, invece, il tassello del cosiddetto club manager, che sarà "l'occhio e l'orecchio" di Aliberti, auto-nominatosi direttore generale ad interim in attesa di definire appunto l'altra figura. Baldini – che è stato scelto di comune accordo tra una rosa di candidati da proprietà e ds, firmando come quest'ultimo un contratto biennale con bonus sull'ingaggio legati all'eventuale qualificazione ai Playoff – porterà con sè il suo staff, con cui sarà operativo allo stadio già da lunedì: il suo vice sarà Luciano Mularoni, il preparatore atletico Diego Gemignani e quello dei portieri Davide Bertaccini (pronto a sostituire lo "storico" Alessio Locatelli), a cui si aggiungerà come collaboratore l'ex difensore bluceleste Dos Santos Machado Claiton. Per l'ufficio stampa, infine, è stato contattato il giornalista bergamasco Giorgio Dusi, a cui Aliberti vorrebbe poi affiancare un'altra figura.
"Abbiamo trovato una situazione da riorganizzare, con tanti problemi, e stiamo lavorando sodo" ha esordito il neo presidente, con una precisazione iniziale sul settore giovanile. "Siamo partiti proprio da lì: ancora prima di avviare la trattativa con Di Nunno avevo incontrato in occasione di un'amichevole il responsabile Paolo Pennati, poi ho fatto la fideiussione anche per cancellare i tanti dubbi che aleggiavano tra i genitori dei ragazzi. Lo stesso Pennati è stato riconfermato, senza dubbi, così come Andrea Lanfranconi con Roberto Morganti per l'attività di base e Giovanni Dossi per il settore femminile. Anche il segretario Nicodemo Cecconi resterà al suo posto, insieme al commercialista Francesco Micheli".
Chiaro anche lo spirito che ha guidato la nuova proprietà nella definizione dello staff tecnico: "Volevo un gruppo di persone in sintonia tra di loro, per creare un clima sereno e affiatato, nel rispetto dei ruoli di tutti. Io, per esempio, non mi permetterò mai di fare le formazioni, di cui si occuperanno solo i tecnici. Allenatore e ds stanno già lavorando per la costruzione della squadra. Noi abbiamo indicato un budget, se non basterà provvederemo" ha chiarito. Del resto, l'obiettivo dichiarato dalla proprietà è tornare subito in serie B. "Minadeo avrà a disposizione il doppio rispetto al Legnago, voleva fare un salto di qualità nella sua carriera e credo sia stato accontentato. Da lunedì saranno qui, a metà luglio dovrà essere tutto pronto per il ritiro che potrebbe svolgersi a Rovetta o Clusone, oppure anche a Cortenova".
E sulla rosa: "Ė buona, dovremo solo capire chi vorrà restare – che dovrà farlo con il sorriso – e chi no. Buso? Non siamo qui per fare cassa, per me può rimanere se lo desidera".
"Voglio portare qui una governance come in azienda, facendo sottoscrivere a tutti i tesserati un Codice etico e comportamentale" ha proseguito Aniello Aliberti. "Non ne voglio sapere di litigi e discussioni inutili, si dovrà lavorare tutti in armonia remando nella stessa direzione. L'obiettivo è quello di portare la gente allo stadio. Ho visto una tifoseria incredibile, mi ha colpito l'affetto dimostrato anche quando la squadra era già retrocessa. Cercheremo di coinvolgerli in tutto, anche nella scelta della maglia. I prezzi della campagna abbonamenti? In un budget come il nostro non è la biglietteria a fare la differenza".
Già in programma anche alcuni lavori "immediati" allo stadio, per cui la Calcio Lecco avrebbe ottenuto la disponibilità da parte del Comune. La priorità sarà data alla "famosa" piattaforma per i disabili e ai bagni, nonchè alla tribuna centrale e all'hospitality. "Abbiamo già comprato il nuovo tabellone e abbiamo confermato i led, per dare più spazio agli sponsor sperando poi di trovarne altri".
Ora, dunque, sembra davvero tutto pronto per ripartire. Le fondamenta del nuovo Lecco sono state poste, adesso non rimane che costruirci sopra.
Confermate anche le indiscrezioni sul direttore sportivo che sarà Antonio Minadeo, in procinto di chiudere il suo rapporto lavorativo con il Legnago Salus. A lui, dunque, il compito di costruire la squadra per la stagione ormai alle porte insieme al nuovo tecnico, 50enne di Massa con una carriera da giocatore che l'ha portato a vestire, tra le altre, le maglie di Juventus e Napoli, per poi dedicarsi alla panchina: la sua ultima esperienza in questo senso è quella appena conclusa al Trento (durata da febbraio a giugno, con il decimo posto finale), anticipate negli anni precedenti da quelle al Perugia e al Vicenza.
Ancora da riempire, invece, il tassello del cosiddetto club manager, che sarà "l'occhio e l'orecchio" di Aliberti, auto-nominatosi direttore generale ad interim in attesa di definire appunto l'altra figura. Baldini – che è stato scelto di comune accordo tra una rosa di candidati da proprietà e ds, firmando come quest'ultimo un contratto biennale con bonus sull'ingaggio legati all'eventuale qualificazione ai Playoff – porterà con sè il suo staff, con cui sarà operativo allo stadio già da lunedì: il suo vice sarà Luciano Mularoni, il preparatore atletico Diego Gemignani e quello dei portieri Davide Bertaccini (pronto a sostituire lo "storico" Alessio Locatelli), a cui si aggiungerà come collaboratore l'ex difensore bluceleste Dos Santos Machado Claiton. Per l'ufficio stampa, infine, è stato contattato il giornalista bergamasco Giorgio Dusi, a cui Aliberti vorrebbe poi affiancare un'altra figura.
"Abbiamo trovato una situazione da riorganizzare, con tanti problemi, e stiamo lavorando sodo" ha esordito il neo presidente, con una precisazione iniziale sul settore giovanile. "Siamo partiti proprio da lì: ancora prima di avviare la trattativa con Di Nunno avevo incontrato in occasione di un'amichevole il responsabile Paolo Pennati, poi ho fatto la fideiussione anche per cancellare i tanti dubbi che aleggiavano tra i genitori dei ragazzi. Lo stesso Pennati è stato riconfermato, senza dubbi, così come Andrea Lanfranconi con Roberto Morganti per l'attività di base e Giovanni Dossi per il settore femminile. Anche il segretario Nicodemo Cecconi resterà al suo posto, insieme al commercialista Francesco Micheli".
Chiaro anche lo spirito che ha guidato la nuova proprietà nella definizione dello staff tecnico: "Volevo un gruppo di persone in sintonia tra di loro, per creare un clima sereno e affiatato, nel rispetto dei ruoli di tutti. Io, per esempio, non mi permetterò mai di fare le formazioni, di cui si occuperanno solo i tecnici. Allenatore e ds stanno già lavorando per la costruzione della squadra. Noi abbiamo indicato un budget, se non basterà provvederemo" ha chiarito. Del resto, l'obiettivo dichiarato dalla proprietà è tornare subito in serie B. "Minadeo avrà a disposizione il doppio rispetto al Legnago, voleva fare un salto di qualità nella sua carriera e credo sia stato accontentato. Da lunedì saranno qui, a metà luglio dovrà essere tutto pronto per il ritiro che potrebbe svolgersi a Rovetta o Clusone, oppure anche a Cortenova".
E sulla rosa: "Ė buona, dovremo solo capire chi vorrà restare – che dovrà farlo con il sorriso – e chi no. Buso? Non siamo qui per fare cassa, per me può rimanere se lo desidera".
"Voglio portare qui una governance come in azienda, facendo sottoscrivere a tutti i tesserati un Codice etico e comportamentale" ha proseguito Aniello Aliberti. "Non ne voglio sapere di litigi e discussioni inutili, si dovrà lavorare tutti in armonia remando nella stessa direzione. L'obiettivo è quello di portare la gente allo stadio. Ho visto una tifoseria incredibile, mi ha colpito l'affetto dimostrato anche quando la squadra era già retrocessa. Cercheremo di coinvolgerli in tutto, anche nella scelta della maglia. I prezzi della campagna abbonamenti? In un budget come il nostro non è la biglietteria a fare la differenza".
Già in programma anche alcuni lavori "immediati" allo stadio, per cui la Calcio Lecco avrebbe ottenuto la disponibilità da parte del Comune. La priorità sarà data alla "famosa" piattaforma per i disabili e ai bagni, nonchè alla tribuna centrale e all'hospitality. "Abbiamo già comprato il nuovo tabellone e abbiamo confermato i led, per dare più spazio agli sponsor sperando poi di trovarne altri".
Ora, dunque, sembra davvero tutto pronto per ripartire. Le fondamenta del nuovo Lecco sono state poste, adesso non rimane che costruirci sopra.
B.P.