Valmadrera: Colombo giura auspicando... pazienza. Scena condivisa con Romeo Sozzi
Cesare Colombo, con il garbo che lo contraddistingue, ha condiviso la scena anche durante il consiglio comunale di insediamento della nuova amministrazione comunale che, per “copione”, solitamente ruota attorno alla figura del sindaco, chiamato, dinnanzi agli eletti e al pubblico in sala, a giurare fedeltà alla Costituzione italiana, indossando la fascia tricolore. Una “liturgia” rispettata chiaramente anche questa sera a Valmadrera, non prima però di un “appendice” alla seduta, in cui il primo cittadino ha tributato, a nome di tutta la comunità, il giusto plauso al Romeo Sozzi, insignito proprio nei giorni scorsi del prestigioso Compasso d'Oro, massima onorificenza assegnata dall'Associazione per il disegno industriale con l'obiettivo di premiare e valorizzare la qualità del design italiano.
“Il Premio – ha spiegato Colombo dinnanzi ad una nutrita platea – è stato ricevuto da Romeo Sozzi per la sedia “Farfallina”, disegnata dall'architetto portoghese Álvaro Joaquim de Melo Siza. Vogliamo fare le congratulazioni a Romeo Sozzi che abbiamo invitato qui per la consegna di una targa a ricordo, a nome di tutta la cittadinanza” ha chiosato, cedendo la parola all'ospite. L'imprenditore, ha parlato del Compasso d'Oro come di un traguardo inaspettato, ma auspicato dopo anni e anni di lavoro, riconoscendo come lo stesso sia frutto della caparbietà, dote propria dei valmadreresi chiamati non per niente “crapun”. Ha altresì riconosciuto i giusti meriti a colui il quale la sedia l'ha ideata, “un maestro, un architetto di 92 anni, persona di straordinaria umiltà, con una grande conoscenza. Lavorare con lui è stato per me una grandissima emozione”.
Immancabile, dopo la consegna della targa, una foto di gruppo con tutto il consiglio. Un consiglio a cui Colombo, nel suo esordio in Aula da sindaco, ha chiesto di... portare pazienza. “Permettetemi un augurio” ha infatti asserito, rivolgendosi all'assise ma anche al Segretario, agli Uffici e a se stesso. “Auguro a tutti voi di avere una virtù”, quella appunto della pazienza.
“Qualche tempo fa, su twitter il Cardinal Ravasi scriveva: “Una virtù poco esaltata nei nostri giorni è la pazienza. Sorella della saggezza e della speranza, sa distinguere tra il possibile e l'impossibile, vincere lo sfogo passionale, conservando in sé la fiducia che i grovigli possano essere sciolti e non solo tagliati con la spada”. Penso che se ci dotiamo di sana pazienza, anche nei miei confronti che sarò sicuramente impacciato in questi primi consigli comunali, riusciremo a fare grandi cose. Grazie”.
Un bel messaggio che non ha sortito però “reazione” dai banchi della minoranza, da dove nessuno ha aggiunto un auspicio o comunque una dichiarazione di buon lavoro, anche solo di circostanza.
Si è così passati a disbrigare gli incombenti propri della seduta di insediamento, con il giuramento - “ammetto un po' di emozione” ha detto Colombo dopo aver indossato la fascia – seguito dall'approvazione dei verbali del consiglio precedente e dalla presa d'atto delle deleghe attribuite ai membri della Giunta (QUI l'annuncio).
Eletti poi i membri effettivi della commissione elettorale comunale (Mazzitelli e Magni per Progetto, Pungitore per Ascolto) e supplenti (Oreggia e Butti per la maggioranza, Dell'Oro per l'opposizione) nonché quelli della commissione per l'aggiornamento degli elenchi dei giudici popolari (Crippa e Leidi).
A chiusura un altro grazie del sindaco. Al pubblico, effettivamente numeroso.
“Il Premio – ha spiegato Colombo dinnanzi ad una nutrita platea – è stato ricevuto da Romeo Sozzi per la sedia “Farfallina”, disegnata dall'architetto portoghese Álvaro Joaquim de Melo Siza. Vogliamo fare le congratulazioni a Romeo Sozzi che abbiamo invitato qui per la consegna di una targa a ricordo, a nome di tutta la cittadinanza” ha chiosato, cedendo la parola all'ospite. L'imprenditore, ha parlato del Compasso d'Oro come di un traguardo inaspettato, ma auspicato dopo anni e anni di lavoro, riconoscendo come lo stesso sia frutto della caparbietà, dote propria dei valmadreresi chiamati non per niente “crapun”. Ha altresì riconosciuto i giusti meriti a colui il quale la sedia l'ha ideata, “un maestro, un architetto di 92 anni, persona di straordinaria umiltà, con una grande conoscenza. Lavorare con lui è stato per me una grandissima emozione”.
Immancabile, dopo la consegna della targa, una foto di gruppo con tutto il consiglio. Un consiglio a cui Colombo, nel suo esordio in Aula da sindaco, ha chiesto di... portare pazienza. “Permettetemi un augurio” ha infatti asserito, rivolgendosi all'assise ma anche al Segretario, agli Uffici e a se stesso. “Auguro a tutti voi di avere una virtù”, quella appunto della pazienza.
“Qualche tempo fa, su twitter il Cardinal Ravasi scriveva: “Una virtù poco esaltata nei nostri giorni è la pazienza. Sorella della saggezza e della speranza, sa distinguere tra il possibile e l'impossibile, vincere lo sfogo passionale, conservando in sé la fiducia che i grovigli possano essere sciolti e non solo tagliati con la spada”. Penso che se ci dotiamo di sana pazienza, anche nei miei confronti che sarò sicuramente impacciato in questi primi consigli comunali, riusciremo a fare grandi cose. Grazie”.
Un bel messaggio che non ha sortito però “reazione” dai banchi della minoranza, da dove nessuno ha aggiunto un auspicio o comunque una dichiarazione di buon lavoro, anche solo di circostanza.
Si è così passati a disbrigare gli incombenti propri della seduta di insediamento, con il giuramento - “ammetto un po' di emozione” ha detto Colombo dopo aver indossato la fascia – seguito dall'approvazione dei verbali del consiglio precedente e dalla presa d'atto delle deleghe attribuite ai membri della Giunta (QUI l'annuncio).
Eletti poi i membri effettivi della commissione elettorale comunale (Mazzitelli e Magni per Progetto, Pungitore per Ascolto) e supplenti (Oreggia e Butti per la maggioranza, Dell'Oro per l'opposizione) nonché quelli della commissione per l'aggiornamento degli elenchi dei giudici popolari (Crippa e Leidi).
A chiusura un altro grazie del sindaco. Al pubblico, effettivamente numeroso.
A.M.