Lecco: 10 mesi per l'incendio alla chiesa di San Pio nel '22

E' stato condannato alla pena di dieci mesi  C.F., finito a processo per l'incendio divampato nel 2022 presso la chiesa di San Padre Pio, situata a pochi passi dal centro commerciale Meridiana di Lecco. A lui gli uomini della Polizia di Stato erano arrivati dopo aver raccolto le testimonianze di alcuni presenti e visionato i filmati della videosorveglianza. A queste prove si aggiungere poi - come era emerso durante l'istruttoria - una telefonata inoltrata alla Questura da un soggetto noto, che avrebbe indicato l’imputato quale responsabile di quel rogo.
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Le fiamme, dopo aver attinto alcuni indumenti ed un materasso, avevano in pochi istanti raggiunto il portone e le facciate della chiesa, cagionando danni importanti. Il prevosto don Davide Milani, in aula aveva infatti confermato l’impossibilità di utilizzare l’edificio perché, oltre a quanto già detto, anche l’impianto elettrico era rimasto compromesso dal fumo e dalle fiamme.
Nel corso delle scorse udienze gli operanti della Squadra Mobile  e delle Volanti della Questura avevano raccontato l’attività svolta nell’immediatezza dei fatti e nei giorni successivi: dal primo intervento alle indagini che avrebbero consentito di risalire all’imputato quale presunto autore del rogo. Quest’ultimo sarebbe infatti presente nei filmati della videosorveglianza, immortalato durante una vivace discussione con altri soggetti e poi a pochi passi dalla chiesa negli istanti in cui si era verificato l’incendio. Quando l’indomani le forze dell’ordine lo avevano fermato, egli indossava ancora gli abiti della sera precedente; una circostanza che aveva contribuito a favorirne l’identificazione.
Stamani, davanti al giudice in ruolo monocratico Maria Chiara Arrighi (che ha ereditato il fascicolo dalla collega Martina Beggio), la chiusura della fase istruttoria, con la richiesta di condanna - formulata dal vpo Caterina Scarselli - a due anni di reclusione nei confronti dell'imputato. Ritiratosi in camera di consiglio, il giudice ha però condannato C.F. a dieci mesi, con affidamento in prova ai servizi sociali, come da richiesta avanzata dalla difesa. Il prossimo 16 settembre a questo proposito saranno definite nei dettagli le modalità.
G.C.
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