Erve: Valsecchi giura per l'8^ volta e ringrazia anche chi ha votato lo sfidante

Cinque anni fa, oltre a chi scrive, l'unico altro presente in sala per assistere al consiglio di insediamento della nuova amministrazione comunale, era il dottor Cosimo De Franco, salito appositamente a Erve da Calolzio, ritenendo di doverci essere, per onorare la comunità che lo aveva voluto cittadino onorario, dopo una vita trascorsa a prendersi cura - da medico "condotto" - dei membri della comunità.
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Quest'oggi, tornando a indossare la fascia tricolore, Gian Carlo Valsecchi lo ha giustamente omaggiato con un ricordo, dinnanzi ad una platea ben più nutrita, sottolineando altresì la presenza tra il pubblico di Daniele Barzaghi, suo sfidante nel 2019, non più parte dell'assise ma comunque tornato in Municipio per presenziare, da spettatore, al giuramento del sindaco.
Veloce e snella la cerimonia, ma non priva di emozione per Valsecchi, pur essendo un "veterano" della poltrona. Quello che si apre ques'oggi è, infatti, il suo ottavo mandato da primo cittadino, 34 anni dopo aver conquistato a soli 20 anni il titolo di borgomastro più giovane d'Italia e aver continuato ininterrottamente a reggere le redini del paese, anche rivestendo per due volte - tra il 2004 e il 2014 - la carica di vice di quel Paolo Crespi che, anche da qui al 2029 gli "renderà il favore" giocando - di nuovo - il ruolo del "numero due", occupandosi altresì anche di Ecologia e Ambiente. Completa poi la Giunta Laura Pigazzini, assessore delegato a Istruzione e Cultura, con incarichi specifici assegnati poi a ciascun componente della maggioranza, capitanata dalla giovane Ilaria Carsana.
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Nel prendere la parola, Gian Carlo Valsecchi si è detto "veramente onorato" di essere stato investito nuovamente del ruolo di sindaco, ringraziando elettori e elettrici per la fiducia che gli è stata accordata, evidentemente apprezzando la "concretezza e l'impegno" dimostrato nel tempo dalla sua amministrazione. Ed il grazie è stato esteso anche "a coloro che hanno espresso il loro voto per Simone Valsecchi", il diciottenne che, con coraggio, ha scelto di metterci la faccia, sfidandolo.
Cosi come ai dipendenti comunali, ringraziati per il lavoro svolto e le competenze messe a disposizione dei cittadini. Elogiato altresì dal primo cittadino il "senso civico degli ervesi", dimostrato andando ai seggi, tanto da raggiungere un'affluenza superiore al 70%. "Sarò sindaco, anche questa volta, di tutti" ha dunque rimarcato, rivolgendosi poi alla minoranza: "lavoriamo ancora tutti insieme - l'invito - dando valore a ciò che ci unisce, che è molto più importante di ciò che ci divide".
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Ha annunciato una "opposizione costruttiva" Simone Valsecchi, affiancato da Kevin Bolis (assente perché lontano per lavoro Marco Malugani), assicurando che "Erve Ideale" vigilerà sull'operato dell'amministrazione, "per garantire trasparenza e efficienza", offrendo altresì spunti nell'interesse della collettità, augurando infine a tutto il consiglio un "percorso ricco di successo, nella speranza che il nostro operato possa garantire un futuro radioso" per il paese.
Parole, le sue, accolte con un sincero applauso dai membri di "Progetto Erve".
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Dopo la lettura dell'articolo 39 della Costituzione - riprendendo una "tradizione" avviata nel precedente mandato e dunque per l'appunto la declamazione, ad ogni seduta, di un articolo della Carta, in ordine - e l'espletamento di alcuni adempimenti da prima seduta, il sindaco ha illustrato per sommi capi le linee programmatiche, rifacendosi ovviamente a quanto prospettato in campagna elettorale. Tra le "curiosità", l'intitolazione della scuola a Piero Angela, la pubblicazione di un libro sulla storia di Erve ("speriamo sia la volta buona" il commento di Valsecchi), il posizionamento di cassonetti per i proprietari di seconde case nel parcheggio di via Roma e l'installazione di una panchina rossa, contro la violenza di genere.
A.M.
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