Per la morte del calolziese Figini chiesto un anno e 4 mesi per un autotrasportatore

Si tonerà in aula nel mese di luglio e in quella data è attesa la sentenza che il giudice Nora Lisa Passoni emetterà sulla vicenda che vede al banco degli imputati, chiamato a rispondere del reato di omicidio stradale, l'autotrasportatore che il 13 ottobre del 2022 urtò con il suo mezzo pesante il calolziese Giuseppe Figini che, in sella alla sua bicicletta stava raggiungendo Lecco, pedalando lungo Corso Bergamo a Maggianico.
figini2.jpg (102 KB)
Una foto scattata il giorno dell'incidente. Nel riquadro Giuseppe Figini

Giunto all'altezza della Pasticceria Arnold il contatto tra il ciclista ed il camion, quest'ultimo non presente sul luogo del sinistro all'arrivo dei soccorritori che nulla hanno potuto se non constatare il decesso del 83enne, volto notissimo a Calolzio essendo la colonna portante dell''ACT, dopo aver avuto un negozio in paese e essere stato a lungo riferimento anche per i commercianti, fino a prendere parte, da candidato consigliere, poi non eletto, ad una tornata elettorale tra le fila del centrodestra.
Questa mattina in Tribunale, il pubblico ministero Chiara Di Francesco, titolare del fascicolo, ha chiesto per l'imputato, un camionista di 63 anni, assistito dall'avvocato Ambra Ferretto del Foro di Monza, una condanna quantificata in un anno e quattro mesi, anche in considerazione dell'alleggerimento della sua posizione. Non gli viene più contestato infatti l'aggravante dell'allontanamento dal luogo del sinistro senza prestare soccorso. Già intervenuta, tra l'altro anche l'assicurazione, per il risarcimento degli eredi della vittima, non costituiti parte civile.
Dopo l'arringa del difensore, il giudice si è riservato di decidere e ha rinviato la senza ad inizio luglio.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.