Rischio di incendio boschivo: iniziative della Prefettura per il coordinamento di attività per prevenzione e contrasto
Si è svolto ieri un incontro in Prefettura finalizzato a prevenire e contrastare, con il coinvolgimento delle diverse componenti istituzionali e volontarie competenti, il fenomeno degli incendi boschivi.
Nel corso della riunione, cui hanno partecipato i rappresentanti delle Autorità e degli Enti competenti in materia di lotta agli incendi boschivi, in particolare i Presidenti delle Comunità Montane e degli Enti Parco, unitamente ai vertici delle Forze di Polizia, ed ai referenti dei Vigili del Fuoco, del Comune Capoluogo, della Provincia di Lecco e del Compartimento A.N.A.S., è emersa la necessità di rafforzare al massimo l’attività di monitoraggio ed osservazione del territorio, allo scopo di mettere in atto tutte le misure e gli interventi di carattere preventivo, in linea con l’innalzamento della soglia di attenzione raccomandato nelle linee guida di Regione Lombardia.
E’ stato premesso che, statisticamente, tale fenomeno interessa il territorio provinciale più nel periodo invernale che in quello estivo ed è stato rilevato che le frequenti precipitazioni piovose degli ultimi mesi hanno contribuito a ridurre il rischio incendiario correlato alla siccità del terreno e alla secchezza della vegetazione.
Il fenomeno è stato analizzato sia sotto il profilo del contrasto di condotte dolose o colpose da parte della Specialità Forestale dell’Arma dei Carabinieri in primis, che sotto il profilo della prevenzione dei rischi per l’incolumità delle persone.
Sono state concordate una serie di iniziative riguardanti in particolare:
- l’aggiornamento della pianificazione comunale di protezione civile relativa al rischio d’incendio e la previsione di modalità efficaci di allertamento delle componenti operative locali;
- la predisposizione, da parte dei Sindaci, di efficaci meccanismi di informazione della popolazione sul rischio di incendio e sulle condotte cautelative da porre in essere;
- la possibilità che i Sindaci, quali Autorità locali di protezione civile, esercitino il loro potere di ordinanza sul tema del divieto di accensione di fuochi e di utilizzo di fiamme libere;
- l’opportunità che gli Enti proprietari delle strade, Anas e Provincia, nonché RFI e Trenord, adottino, nei rispettivi ambiti, ogni necessaria e preventiva misura di pulizia, di manutenzione della vegetazione e di riduzione del rischio, in prossimità o ai margini dei sedimi e assicurino una tempestiva informazione all’utenza sui problemi di viabilità e mobilità connessi ad eventuali incendi boschivi interessanti aree limitrofi agli assi viari, che possano comportare ripercussioni sul traffico veicolare o ferroviario e criticità per l’incolumità delle persone. In ogni caso, si raccomanda la tempestiva informazione alle Centrali operative di emergenza e di soccorso pubblico.
Si è, peraltro, proceduto all’analisi della circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento di Protezione Civile- che prevede, per i casi di incendio idonei ad arrecare danno all’incolumità delle persone e dell’ambiente, il possibile coinvolgimento della flotta aerea di Stato secondo un meccanismo di comunicazione bottom up, che stabilisce la segnalazione della sala operativa regionale al Centro Operativo Aereo Unificato, composto anche da rappresentanti dei Vigili del Fuoco, insediato presso il Dipartimento, com’è tipico del sistema multilivello integrato di protezione civile.
Nel corso della riunione, cui hanno partecipato i rappresentanti delle Autorità e degli Enti competenti in materia di lotta agli incendi boschivi, in particolare i Presidenti delle Comunità Montane e degli Enti Parco, unitamente ai vertici delle Forze di Polizia, ed ai referenti dei Vigili del Fuoco, del Comune Capoluogo, della Provincia di Lecco e del Compartimento A.N.A.S., è emersa la necessità di rafforzare al massimo l’attività di monitoraggio ed osservazione del territorio, allo scopo di mettere in atto tutte le misure e gli interventi di carattere preventivo, in linea con l’innalzamento della soglia di attenzione raccomandato nelle linee guida di Regione Lombardia.
E’ stato premesso che, statisticamente, tale fenomeno interessa il territorio provinciale più nel periodo invernale che in quello estivo ed è stato rilevato che le frequenti precipitazioni piovose degli ultimi mesi hanno contribuito a ridurre il rischio incendiario correlato alla siccità del terreno e alla secchezza della vegetazione.
Il fenomeno è stato analizzato sia sotto il profilo del contrasto di condotte dolose o colpose da parte della Specialità Forestale dell’Arma dei Carabinieri in primis, che sotto il profilo della prevenzione dei rischi per l’incolumità delle persone.
Sono state concordate una serie di iniziative riguardanti in particolare:
- l’aggiornamento della pianificazione comunale di protezione civile relativa al rischio d’incendio e la previsione di modalità efficaci di allertamento delle componenti operative locali;
- la predisposizione, da parte dei Sindaci, di efficaci meccanismi di informazione della popolazione sul rischio di incendio e sulle condotte cautelative da porre in essere;
- la possibilità che i Sindaci, quali Autorità locali di protezione civile, esercitino il loro potere di ordinanza sul tema del divieto di accensione di fuochi e di utilizzo di fiamme libere;
- l’opportunità che gli Enti proprietari delle strade, Anas e Provincia, nonché RFI e Trenord, adottino, nei rispettivi ambiti, ogni necessaria e preventiva misura di pulizia, di manutenzione della vegetazione e di riduzione del rischio, in prossimità o ai margini dei sedimi e assicurino una tempestiva informazione all’utenza sui problemi di viabilità e mobilità connessi ad eventuali incendi boschivi interessanti aree limitrofi agli assi viari, che possano comportare ripercussioni sul traffico veicolare o ferroviario e criticità per l’incolumità delle persone. In ogni caso, si raccomanda la tempestiva informazione alle Centrali operative di emergenza e di soccorso pubblico.
Si è, peraltro, proceduto all’analisi della circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento di Protezione Civile- che prevede, per i casi di incendio idonei ad arrecare danno all’incolumità delle persone e dell’ambiente, il possibile coinvolgimento della flotta aerea di Stato secondo un meccanismo di comunicazione bottom up, che stabilisce la segnalazione della sala operativa regionale al Centro Operativo Aereo Unificato, composto anche da rappresentanti dei Vigili del Fuoco, insediato presso il Dipartimento, com’è tipico del sistema multilivello integrato di protezione civile.