Alto Lago: da 95 anni in giù, tutti a pesca dell'agone
In un clima non propriamente quello atteso all'inizio dell'estate. Ma, puntuale come ogni anno, il 15 giugno, è arrivato il "gettate l'amo". Da sabato si è aperta ufficialmente la pesca al pesce che maggiormente caratterizza il lago di Como, l'agone.
E se il 15 è una data segnata in rosso sul calendario degli appassionati, già da giorni i pescatori hanno provveduto, soprattutto nelle zone di maggior affluenza a posizionare delle strutture in legno dette "cavalletti", che permettono loro di "avanzare" sul lago, intercettando il pesce verso la riva.
Ma c'è anche chi pesca direttamente da lungolago con la canna e chi lo fa poi utilizzando il "quadrato" ovvero una particolare attrezzatura con una rete in cui gli agoni restano bloccati.
Appartenente alla famiglia dei Clupeidi, ha un corpo dalla forma allungata di color argento e presenta 4 o 5 macchie nere dietro la testa. Staziona per tutta la sua vita in acque molto profonde, avvicinandosi a riva solo nel periodo della riproduzione, cioè questo.
E se il 15 è una data segnata in rosso sul calendario degli appassionati, già da giorni i pescatori hanno provveduto, soprattutto nelle zone di maggior affluenza a posizionare delle strutture in legno dette "cavalletti", che permettono loro di "avanzare" sul lago, intercettando il pesce verso la riva.
Ma c'è anche chi pesca direttamente da lungolago con la canna e chi lo fa poi utilizzando il "quadrato" ovvero una particolare attrezzatura con una rete in cui gli agoni restano bloccati.
Le rive dell'Alto Lario - Dervio, Dorio e Bellano - da sabato si sono popolate di appassionati, di tutte le età. Sulla spiaggia di Oro, per esempio, si è vista Maria che di anni ne ha ben 95 anni, affiancata da Leonardo che, invece, ne ha soltanto 8 al suo "battesimo da pescatore", avendo il padre provveduto a sottoscrivere per lui il permesso di pesca dotandolo anche di "quadrato" fatto su misura per lui, con un manico da 2 metri e una rete da uno.
Il piccolo Leo non è certo nuovo all'esperienza: si potrebbe infatti dire che su queste rive ci è nato, il quanto, oltre ad abitare a poca distanza, ha sempre visto all'opera il papà e la madre pescare, fin da quando è neonato, come anche la trasformazione dell'agone in "misultin", in quanto la famiglia vanta una tradizione quasi secolare nella preparazione di queste prelibatezze Laghèe. Ma essere protagonista della pesca, è tutta un'altra cosa.
M.A.