Fabio Pio Mastroberardino entra nel Comitato Scientifico “Osservatorio nazionale Turismo”. Altro incarico remunerato
“La politica è sangue e merda”. Traduzione più sobria dal lessico del fulminante Rino Formica; “La politica è per gli uomini il terreno di scontro più duro e più spietato”. Ma sempre più spesso è anche fonte di arricchimento. E non solo ai livelli alti. Anche in provincia, dove gli scontri sono sì duri ma condotti con lealtà e, soprattutto, a parità di mezzi economici. Almeno per una ragione: ognuno ci mette quelli cha ha. Ma non proprio tutti tutti. C’è chi periodicamente viene toccato dalla fortuna e riesce a implementare i propri mezzi con quelli della collettività. Come? Attraverso incarichi formalmente ineccepibili ma che almeno debbono essere trasparenti e di pubblico dominio.
Il più fortunato, in provincia di Lecco è sicuramente l’architetto Fabio Pio Mastroberardino, probabilmente in virtù del secondo nome che attira dal più noto Pio, flussi astrali favorevoli.
Il 15 dicembre 2022 il Pio, esponente di punta di Fratelli d’Italia, consigliere provinciale con delega all’edilizia scolastica e all’ambiente e consigliere comunale a Calolziocorte otteneva un incarico dal sottosegretario del Consiglio Alessio Butti, anche lui meloniano, in quanto esperto di “Content Designer” che tradotto in italiano, onde evitare sanzioni dal duo Rampelli-Vanotti, significa “progettista di contenuti”. L’incarico aveva durata fino al 14 dicembre 2023. Alle viste c’era la corsa al Pirellone del 12 e 13 febbraio 2023. E Mastroberardino era in gara contro il suo storico avversario Giacomo Zamperini. Il contratto annuo godeva di una remunerazione di 50mila euro lordi. Purtroppo per lui, però, Zampe, anche senza contratto, lo batteva sul filo di lana conquistando così il seggio al Consiglio regionale.
Interessato alle attività pubbliche Fabio Pio decideva quindi di partecipare a un concorso varato dal Ministero della Cultura, soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Milano per l’assunzione di 2 storici dell’Arte, 2 architetti e 1 archeologo. Il 14 maggio scorso la commissione esaminatrice si è riunita per assegnare i punteggi. Purtroppo niente da fare per il nostro: 20 punti contro i 37 di Maria Mascione e i 28 di Manlio Montuori. Prima di lui, anche Federica Comes (27), Paolo Conte (22), Alessandro de Masi (25), Luca Marasso (21).
Meglio comunque della collega di partito Fiorenza Albani, ex consigliere comunale di Merate e consigliere provinciale con delega alla Cultura che in un concorso amministrativo si piazzava all’89.mo posto su 113 partecipanti.
Tuttavia Fabio Pio Mastroberardino è un giovane combattente e come tale non si ferma al primo stop. Se è andata male al Ministero della Cultura andrà meglio a quello del Turismo dato anche il buon rapporto con la ministra Daniela Garnero ex Santanché.
Detto, fatto. Nel decreto del 3 aprile scorso l’Osservatorio Nazionale del Turismo viene integrato con altri nominativi e con un Comitato Scientifico. Di cui, eccolo, entra a far parte anche l’Architetto Fabio Pio Mastroberardino. La nota ministeriale del 26 aprile prot.0012279 non lo dice ma il compenso annuo dovrebbe essere di 18mila euro.
Un altro buon risultato per sostenere lo scontro sotterraneo ai danni di Giacomo Zamperini e di Alessandro Negri che nel congresso provinciale per la nomina del coordinatore lecchese di fdI lo ha battuto.
Adesso pare che Mastroberardino attribuisca a Negri una parte della responsabilità della sconfitta subita dal centrodestra a Merate. Ma finge di dimenticare che Massimo Panzeri, sindaco sconfitto, è un uomo legato a filo doppio a Mauro Piazza. E Piazza nella battaglia congressuale ha sostenuto Mastroberardino. Dunque la proprietà transitiva spiega tutt’altro.
Il più fortunato, in provincia di Lecco è sicuramente l’architetto Fabio Pio Mastroberardino, probabilmente in virtù del secondo nome che attira dal più noto Pio, flussi astrali favorevoli.
Il 15 dicembre 2022 il Pio, esponente di punta di Fratelli d’Italia, consigliere provinciale con delega all’edilizia scolastica e all’ambiente e consigliere comunale a Calolziocorte otteneva un incarico dal sottosegretario del Consiglio Alessio Butti, anche lui meloniano, in quanto esperto di “Content Designer” che tradotto in italiano, onde evitare sanzioni dal duo Rampelli-Vanotti, significa “progettista di contenuti”. L’incarico aveva durata fino al 14 dicembre 2023. Alle viste c’era la corsa al Pirellone del 12 e 13 febbraio 2023. E Mastroberardino era in gara contro il suo storico avversario Giacomo Zamperini. Il contratto annuo godeva di una remunerazione di 50mila euro lordi. Purtroppo per lui, però, Zampe, anche senza contratto, lo batteva sul filo di lana conquistando così il seggio al Consiglio regionale.
Interessato alle attività pubbliche Fabio Pio decideva quindi di partecipare a un concorso varato dal Ministero della Cultura, soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Milano per l’assunzione di 2 storici dell’Arte, 2 architetti e 1 archeologo. Il 14 maggio scorso la commissione esaminatrice si è riunita per assegnare i punteggi. Purtroppo niente da fare per il nostro: 20 punti contro i 37 di Maria Mascione e i 28 di Manlio Montuori. Prima di lui, anche Federica Comes (27), Paolo Conte (22), Alessandro de Masi (25), Luca Marasso (21).
Meglio comunque della collega di partito Fiorenza Albani, ex consigliere comunale di Merate e consigliere provinciale con delega alla Cultura che in un concorso amministrativo si piazzava all’89.mo posto su 113 partecipanti.
Tuttavia Fabio Pio Mastroberardino è un giovane combattente e come tale non si ferma al primo stop. Se è andata male al Ministero della Cultura andrà meglio a quello del Turismo dato anche il buon rapporto con la ministra Daniela Garnero ex Santanché.
Detto, fatto. Nel decreto del 3 aprile scorso l’Osservatorio Nazionale del Turismo viene integrato con altri nominativi e con un Comitato Scientifico. Di cui, eccolo, entra a far parte anche l’Architetto Fabio Pio Mastroberardino. La nota ministeriale del 26 aprile prot.0012279 non lo dice ma il compenso annuo dovrebbe essere di 18mila euro.
Un altro buon risultato per sostenere lo scontro sotterraneo ai danni di Giacomo Zamperini e di Alessandro Negri che nel congresso provinciale per la nomina del coordinatore lecchese di fdI lo ha battuto.
Adesso pare che Mastroberardino attribuisca a Negri una parte della responsabilità della sconfitta subita dal centrodestra a Merate. Ma finge di dimenticare che Massimo Panzeri, sindaco sconfitto, è un uomo legato a filo doppio a Mauro Piazza. E Piazza nella battaglia congressuale ha sostenuto Mastroberardino. Dunque la proprietà transitiva spiega tutt’altro.