Pescarenico: inaugurata l'area relax, dono dell'Avis alla città
Inaugurato il “luogo dell’amicizia”, la nuova area relax voluta dall’Avis comunale di Lecco e allestita a Pescarenico accanto al monumento dei donatori di sangue nella zona dell’Addio Monti realizzato nel 1987 in occasione del quarantesimo della sezione.
E anche il “luogo dell’amicizia” è stato ideato in occasione del settantesimo e cioè nel 2017: il progetto venne poi presentato nel 2018. I lavori si sono protratti oltre il previsto, anche per questioni burocratiche e per i vincoli paesaggistici. Ora l’opera può dirsi terminata: attorno al monumento sono stati realizzati percorsi pedonali e installati tavoli e panche in pietra mettendo così a disposizione un’area di sosta per i frequentatori di quell’angolo di città in riva all’Adda che ha pur sempre un certo fascino.
Questa mattina, sabato 15 giugno, il taglio del nastro con l’intervento del presidente dell’Avis comunale Bruno Gandolfi, del sindaco Mauro Gattinoni, dell’assessore comunale ai lavori pubblici Maria Sacchi e del parroco di Pescarenico don Giuseppe Brivio per la benedizione.
«Qualche anno fa – ha ricordato Gandolfi – quando venivano la domenica in questo parco ci imbattevamo nei milanesi che allestivano che facevano il pic-nic e il barbecue. E ci si è accesa una lampadina. La seconda lampadina si è invece accesa quando vedevamo le guide manzoniane accompagnare le scolaresche con i ragazzi che si sedevano per terra a prendere appunti. Abbiamo così deciso di sistemare quest’area e di mettervi tavoli e panche. Ci abbiamo messo un po’ di tempo, ma alla fine l’abbiamo fatto. E’ un dono per la città».
Nel ringraziare l’Avis anche «per la tenacia dimostrata» e sottolineando come sia complicato installare anche solo una panchina in una zona sotto vincolo paesaggistico, il sindaco Gattinoni ha posto l’attenzione sull’importanza di iniziative come quella che ha visto l’Avis quale protagonista. «siamo ricorsi al Patto dei beni comuni – ha detto il primo cittadino – E’ un patto che può essere sottoscritto con associazioni e con privati che si prendono a cuore un aiuola, una cappelletta o altro. E’ un patto che permette di unire le forze e dimostra appunto che la comunità è più grande del Comune e che il Comune da solo dappertutto non arriva. Quest’area voluta dall’Avis è una cosa splendida e contribuisce alla rigenerazione di una parte di Pescarenico e della città, unendosi alla piazza Era dove un privato si è preso l’iniziativa di curare i fiori, all’area per il fitness che abbiamo realizzato con un bando regionale, al dehor appena inaugurato e il cui gestore ha installato anche dei giochi. Ciò significa che con la collaborazione si possono fare tante cose».
E anche il “luogo dell’amicizia” è stato ideato in occasione del settantesimo e cioè nel 2017: il progetto venne poi presentato nel 2018. I lavori si sono protratti oltre il previsto, anche per questioni burocratiche e per i vincoli paesaggistici. Ora l’opera può dirsi terminata: attorno al monumento sono stati realizzati percorsi pedonali e installati tavoli e panche in pietra mettendo così a disposizione un’area di sosta per i frequentatori di quell’angolo di città in riva all’Adda che ha pur sempre un certo fascino.
Questa mattina, sabato 15 giugno, il taglio del nastro con l’intervento del presidente dell’Avis comunale Bruno Gandolfi, del sindaco Mauro Gattinoni, dell’assessore comunale ai lavori pubblici Maria Sacchi e del parroco di Pescarenico don Giuseppe Brivio per la benedizione.
«Qualche anno fa – ha ricordato Gandolfi – quando venivano la domenica in questo parco ci imbattevamo nei milanesi che allestivano che facevano il pic-nic e il barbecue. E ci si è accesa una lampadina. La seconda lampadina si è invece accesa quando vedevamo le guide manzoniane accompagnare le scolaresche con i ragazzi che si sedevano per terra a prendere appunti. Abbiamo così deciso di sistemare quest’area e di mettervi tavoli e panche. Ci abbiamo messo un po’ di tempo, ma alla fine l’abbiamo fatto. E’ un dono per la città».
Nel ringraziare l’Avis anche «per la tenacia dimostrata» e sottolineando come sia complicato installare anche solo una panchina in una zona sotto vincolo paesaggistico, il sindaco Gattinoni ha posto l’attenzione sull’importanza di iniziative come quella che ha visto l’Avis quale protagonista. «siamo ricorsi al Patto dei beni comuni – ha detto il primo cittadino – E’ un patto che può essere sottoscritto con associazioni e con privati che si prendono a cuore un aiuola, una cappelletta o altro. E’ un patto che permette di unire le forze e dimostra appunto che la comunità è più grande del Comune e che il Comune da solo dappertutto non arriva. Quest’area voluta dall’Avis è una cosa splendida e contribuisce alla rigenerazione di una parte di Pescarenico e della città, unendosi alla piazza Era dove un privato si è preso l’iniziativa di curare i fiori, all’area per il fitness che abbiamo realizzato con un bando regionale, al dehor appena inaugurato e il cui gestore ha installato anche dei giochi. Ciò significa che con la collaborazione si possono fare tante cose».
D.C.