No al francobollo che celebra il fascista Italo Foschi
Poste Italiane ha emesso un francobollo dedicato a Italo Foschi, fascista e squadrista romano noto alle cronache per essersi complimentato con Amerigo Dumini, assassino di Giacomo Matteotti, per il delitto compiuto. La SLC CGIL Lecco (categoria che rappresenta le lavoratrici e i lavoratori di Poste Italiane) e la Sezione ANPI “Pino Galbani” interna alla CGIL Lecco esprimono il loro sdegno per questa decisione, che rappresenta un’offesa alla memoria di Matteotti e degli altri martiri antifascisti che hanno dato la vita per la libertà e la democrazia.
Il fatto è tanto più grave se si considera che Poste Italiane è un’impresa pubblica controllata dallo Stato attraverso la partecipazione maggioritaria del Ministero dell’Economia e di Cassa Depositi e Prestiti, e che l’emissione dei francobolli è di competenza del Ministero delle Imprese e del Made in Italy: ciò significa che dietro a tale scelta si nasconde la volontà del governo di ribaltare la realtà storica e mettere in discussione i valori fondanti della nostro Paese, attraverso il ricordo di un criminale fedele al regime fascista prima e alla Repubblica di Salò poi.
Non possiamo permettere che figure legate a un passato di oppressione e violenza vengano celebrate dagli stessi soggetti istituzionali che dovrebbero promuovere l’antifascismo, perno della Costituzione sulla quale hanno giurato. Ci uniamo quindi alle numerose richieste di bloccare subito la distribuzione dei francobolli e ritirare le copie già in commercio.
Il fatto è tanto più grave se si considera che Poste Italiane è un’impresa pubblica controllata dallo Stato attraverso la partecipazione maggioritaria del Ministero dell’Economia e di Cassa Depositi e Prestiti, e che l’emissione dei francobolli è di competenza del Ministero delle Imprese e del Made in Italy: ciò significa che dietro a tale scelta si nasconde la volontà del governo di ribaltare la realtà storica e mettere in discussione i valori fondanti della nostro Paese, attraverso il ricordo di un criminale fedele al regime fascista prima e alla Repubblica di Salò poi.
Non possiamo permettere che figure legate a un passato di oppressione e violenza vengano celebrate dagli stessi soggetti istituzionali che dovrebbero promuovere l’antifascismo, perno della Costituzione sulla quale hanno giurato. Ci uniamo quindi alle numerose richieste di bloccare subito la distribuzione dei francobolli e ritirare le copie già in commercio.
SLC CGIL Lecco e la Sezione ANPI “Pino Galbani”