Si sono auto-denunciati e hanno sbagliato
Tra i tanti modi che avevano per affrontare la questione del front office della ex piccola velocità voluto dall'amministrazione Gattinoni, anche a livello di comunicazione, hanno scelto la via peggiore.
Io credo che i problemi non esistono, ma solo le soluzioni, in particolare per situazioni così veniali che meriterebbero di trovare una via d'uscita senza caricarsi di ulteriori polemiche che nessuno vorrebbe cercare.
Invece si autodenunciano scaricando tutta la responsabilità sulla burocrazia, ma all'inaugurazione di quella palazzina fatta in pompa magna c'erano i politici, non i tecnici.
Il tecnico deve operare, i politici firmano le delibere e controllano che le loro scelte siano state eseguite nel rispetto delle leggi e con disciplina.
Dare sempre la colpa agli altri è il lavoro più facile del mondo.
Adesso siamo nel dramma : o abbattiamo la palazzina ( danno all'erario), o Linee Lecco si rivolge al Tar Lombardia, oppure si aspettano 90 giorni senza iniziative di alcun genere e il manufatto passa al Comune e troverà una soluzione per la sua autorizzazione edilizia e urbanistica.
A mio giudizio bastava portare in consiglio comunale la questione e fare approvare una delibera di correzione dell'eventuale errore compiuto, senza farsi questi autogol incomprensibili.
Stiamo parlando dell'ex area della piccola velocità di proprietà comunale, di Linee Lecco interamente di proprieta comunale, del Comune di Lecco.
Quindi una questione pubblico su pubblico per un argomento che non meriterebbe nemmeno una riga sui giornali e che invece per evidenti interessi che francamente mi sfuggono sta per diventare l'ennesima querelle con l'opposizione, i dipendenti e Linee Lecco.
Contenti loro, contenti tutti.
Aspettiamo fiduciosi, che prima o poi, la smettano di fare a cazzotti con il mondo e con loro stessi.
Ho il sospetto che per il momento si auto-denunciano in autotutela, ma prima della fine della consiliatura c'è da ipotizzare si possano anche auto-arrestare.
Visto come vanno le cose a Lecco non sarebbe nemmeno una disgrazia.
Io credo che i problemi non esistono, ma solo le soluzioni, in particolare per situazioni così veniali che meriterebbero di trovare una via d'uscita senza caricarsi di ulteriori polemiche che nessuno vorrebbe cercare.
Invece si autodenunciano scaricando tutta la responsabilità sulla burocrazia, ma all'inaugurazione di quella palazzina fatta in pompa magna c'erano i politici, non i tecnici.
Il tecnico deve operare, i politici firmano le delibere e controllano che le loro scelte siano state eseguite nel rispetto delle leggi e con disciplina.
Dare sempre la colpa agli altri è il lavoro più facile del mondo.
Adesso siamo nel dramma : o abbattiamo la palazzina ( danno all'erario), o Linee Lecco si rivolge al Tar Lombardia, oppure si aspettano 90 giorni senza iniziative di alcun genere e il manufatto passa al Comune e troverà una soluzione per la sua autorizzazione edilizia e urbanistica.
A mio giudizio bastava portare in consiglio comunale la questione e fare approvare una delibera di correzione dell'eventuale errore compiuto, senza farsi questi autogol incomprensibili.
Stiamo parlando dell'ex area della piccola velocità di proprietà comunale, di Linee Lecco interamente di proprieta comunale, del Comune di Lecco.
Quindi una questione pubblico su pubblico per un argomento che non meriterebbe nemmeno una riga sui giornali e che invece per evidenti interessi che francamente mi sfuggono sta per diventare l'ennesima querelle con l'opposizione, i dipendenti e Linee Lecco.
Contenti loro, contenti tutti.
Aspettiamo fiduciosi, che prima o poi, la smettano di fare a cazzotti con il mondo e con loro stessi.
Ho il sospetto che per il momento si auto-denunciano in autotutela, ma prima della fine della consiliatura c'è da ipotizzare si possano anche auto-arrestare.
Visto come vanno le cose a Lecco non sarebbe nemmeno una disgrazia.
Corrado Valsecchi capogruppo consiliare di appello per Lecco