Calolzio: i giovanissimi del CAI al Rifugio Albani
Con l’uscita di sabato 8 e domenica 9 giugno, l’Alpinismo Giovanile del CAI di Calolziocorte ha portato 24 ragazzi ai piedi della maestosa parete nord della Presolana nelle Orobie orientali. Ecco il racconto degli accompagnatori.
Sabato mattina tutti sul pullman destinazione Colere in Val di Scalve. Zaino in spalla! … e ci accorgiamo che oggi è un po' più pesante del solito, perché dobbiamo trascorrere 2 giorni in rifugio. Prendiamo il sentiero subito ripido, per superare il dislivello di 900metri che ci separa dalla nostra meta: il Rifugio Albani.Le previsioni meteo non sono ottimali, infatti dopo la sosta “panino” per il pranzo, i tuoni preannunciano un temporale. Niente paura! Nello zaino i ragazzi hanno tutto il necessario per difendersi dalla pioggia e raggiungere, senza problemi, i 1939m s.l.m. dove sorge l’accogliente rifugio del CAI di Bergamo.
Nel pomeriggio il tempo migliora e con una breve escursione i ragazzi hanno esplorato la zona limitrofa al rifugio, dove fino al 1980 sorgeva una miniera di fluorite e … sui nevai ancora presenti, malgrado la stagione, hanno ingaggiato “aspre” battaglie di neve contro gli accompagnatori!Il dopo cena è ricco di giochi e risate grazie anche al bravo e simpatico gestore Enrico.
I ragazzi hanno potuto fare esperienza di pernottare in un vero Rifugio Alpino, con qualche disagio (un rifugio non è un Hotel a 5 stelle), ma contenti di trascorrere insieme a coetanei e accompagnatori questi 2 giorni fuori di casa in montagna, soprattutto senza cellulari, tablet e videogiochi.Di mattina, dopo una abbondante colazione. Prendiamo il sentiero per raggiungere il Passo Scagnello posto a più di 2000m, dove l’ampio panorama spazia sulle cime più famose e alte delle Orobie: Pizzo Coca, Pizzo Recastello, Monte Gleno, Presolana, ecc… fino alle vette dell’Adamello.
È tempo di ritornare a valle per riprendere il pullman che ci riporterà a Calolzio. Per far questo prendiamo un sentiero diverso rispetto a quello di salita, e su una ripidissima discesa raggiungiamo Colere, stanchi ma pienamente soddisfatti.Come è solito, alla fine di un percorso è tempo di bilanci. Sentendo il feedback dei genitori e degli stessi ragazzi, gli accompagnatori si ritengono soddisfatti del percorso svolto in queste 7 uscite ed il pensiero corre già … all’anno prossimo!
Il CAI di Calolzio ringrazia i genitori che hanno posto fiducia nell’ Alpinismo Giovanile e hanno affidato i figli agli accompagnatori.
Sabato mattina tutti sul pullman destinazione Colere in Val di Scalve. Zaino in spalla! … e ci accorgiamo che oggi è un po' più pesante del solito, perché dobbiamo trascorrere 2 giorni in rifugio. Prendiamo il sentiero subito ripido, per superare il dislivello di 900metri che ci separa dalla nostra meta: il Rifugio Albani.Le previsioni meteo non sono ottimali, infatti dopo la sosta “panino” per il pranzo, i tuoni preannunciano un temporale. Niente paura! Nello zaino i ragazzi hanno tutto il necessario per difendersi dalla pioggia e raggiungere, senza problemi, i 1939m s.l.m. dove sorge l’accogliente rifugio del CAI di Bergamo.
Nel pomeriggio il tempo migliora e con una breve escursione i ragazzi hanno esplorato la zona limitrofa al rifugio, dove fino al 1980 sorgeva una miniera di fluorite e … sui nevai ancora presenti, malgrado la stagione, hanno ingaggiato “aspre” battaglie di neve contro gli accompagnatori!Il dopo cena è ricco di giochi e risate grazie anche al bravo e simpatico gestore Enrico.
I ragazzi hanno potuto fare esperienza di pernottare in un vero Rifugio Alpino, con qualche disagio (un rifugio non è un Hotel a 5 stelle), ma contenti di trascorrere insieme a coetanei e accompagnatori questi 2 giorni fuori di casa in montagna, soprattutto senza cellulari, tablet e videogiochi.Di mattina, dopo una abbondante colazione. Prendiamo il sentiero per raggiungere il Passo Scagnello posto a più di 2000m, dove l’ampio panorama spazia sulle cime più famose e alte delle Orobie: Pizzo Coca, Pizzo Recastello, Monte Gleno, Presolana, ecc… fino alle vette dell’Adamello.
È tempo di ritornare a valle per riprendere il pullman che ci riporterà a Calolzio. Per far questo prendiamo un sentiero diverso rispetto a quello di salita, e su una ripidissima discesa raggiungiamo Colere, stanchi ma pienamente soddisfatti.Come è solito, alla fine di un percorso è tempo di bilanci. Sentendo il feedback dei genitori e degli stessi ragazzi, gli accompagnatori si ritengono soddisfatti del percorso svolto in queste 7 uscite ed il pensiero corre già … all’anno prossimo!
Il CAI di Calolzio ringrazia i genitori che hanno posto fiducia nell’ Alpinismo Giovanile e hanno affidato i figli agli accompagnatori.
Gigi, Sergio, Nadia, Rita, Giancarlo, Tonino, Stefania, Daniele, Daniela, Elena, Thomas, Pinuccia, Patrizia.