Premio di laurea “Dott. Ing. Katia Corti”: i vincitori
Si è appena conclusa la tredicesima edizione del premio di laurea “Dott. Ing. Katia Corti” promosso dal Lions Club “San Nicolò” di Lecco e bandito dal Polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano. Il premio, istituito in memoria di Katia Corti, laureata al Politecnico di Milano e prematuramente scomparsa, si propone di premiare il miglior progetto innovativo di recupero (edilizio e/o territoriale) o di nuova costruzione sul territorio lombardo, con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale.A vincere il premio di questa edizione sono stati Cristina Cammaroto, Luca Fornoni e Matteo Vitali con la tesi: “Casa di Comunità in Milano Gallaratese district. Development of a user-oriented next generation healthcare facility and its parametric off-site façade”.
La giuria, incaricata di valutare le tesi candidate al concorso, ha apprezzato diversi aspetti dell’elaborato motivando così l’assegnazione del premio: “La tesi affronta il tema della territorializzazione del sistema sanitario attraverso il progetto di una casa di comunità situata a Milano. Il progetto è supportato da una complessa ricerca estesa ad ambiti disciplinari tradizionalmente estranei all’architettura e dimostra un elevato livello di sintesi caratterizzato da una chiara riconoscibilità architettonica e capace di mettere a sistema aspetti funzionali, costruttivi, economici e di ottimizzare la prestazione energetica e il comfort ambientale.”
I vincitori dichiarano: “Riceviamo questo premio con grande piacere e riconoscenza. Siamo orgogliosi che il nostro lavoro di tesi, frutto di un percorso impegnativo ma molto arricchente, possa essere diffuso e apprezzato da più persone possibili. Ringraziamo vivamente la famiglia Corti e il Lions Club San Nicolò di Lecco per mettere a disposizione questa opportunità e per averci, insieme alla commissione, premiato per il valore innovativo e l’attenzione al tema della sostenibilità ambientale. Ringraziamo ancora coloro i quali ci hanno permesso di dare solidità al progetto di tesi: il nostro relatore Gabriele Masera e i correlatori Stefano Capolongo, Marco Gola, Andrea Parma e Giulio Zani. Siamo convinti che non si possa parlare di sostenibilità ambientale senza una bilanciata integrazione tra le azioni messe in campo verso questa e verso altri livelli di sostenibilità (sociale, economica, culturale e tecnologica). Il progetto della Casa di Comunità parte proprio da questa idea e, oltre alle soluzioni orientate alla riduzione dei consumi e al risparmio energetico, si fa terreno fertile per ragionamenti riguardo al rapporto tra spazio fisico e salute della persona e all’influenza che le soluzioni tecnico-architettoniche hanno sulle percezioni psico-fisiche dell’utente. L’architettura della cura è ancora un tema poco esplorato nell’ambito delle tesi di laurea ed è stato molto stimolante affrontarlo e cercare di restituire il progetto di un edificio in grado di “curare” la persona accompagnandola attivamente nel processo di guarigione”.
Gianni e Nora Corti, genitori dell’ing. Katia Corti, commentano: “Katia era sempre alla ricerca di innovazione, impegnata in ogni campo e determinata dinnanzi ad ogni difficoltà. Per noi genitori riscontrare queste doti in voi giovani ci riempie di gioia e vi ringraziamo. Vi auguriamo con tutto il cuore che dopo tanti sacrifici possiate, con determinazione, avere una brillante carriera.”
“Per il Lions Club Lecco S. Nicolò questo premio, giunto alla XIII edizione, è il service più importante di ogni anno lionistico” – afferma Cinzia Cesana, presidente del Lions Club “San Nicolò” di Lecco – “ci consente di mantenere viva la memoria della nostra carissima socia Katia, mamma ingegnere che ricordiamo piena di entusiasmo, voglia di fare e attenta ai bisogni degli altri. Ci permette inoltre di valorizzare giovani laureati meritevoli, che saranno i professionisti di domani e ai quali auguriamo una luminosa carriera.”
La commissione ha inoltre deciso di assegnare due menzioni speciali a:
Michele Riva e Roberto Villa per la loro tesi: "RE(3). Hab Brioschi - (REfuge, REcladding, REbuilding Habitat) Progetto di recupero del Rifugio Luigi Brioschi mediante l’utilizzo di sistemi modulari leggeri in legno, ottimizzazione del comfort dinamico per mezzo di integrazioni impiantistiche autosufficienti” con la seguente motivazione: “La tesi affronta la riqualificazione del Rifugio Luigi Brioschi situato nelle Prealpi Bergamasche. Il progetto si distingue per una approfondita ricerca sul tema dei rifugi alpini, per l’originalità della riorganizzazione funzionale del rifugio attenta ai requisiti espressi dai soggetti gestori, per l’accuratezza delle scelte costruttive e materiche orientate al contenimento degli impatti ambientali e a risolvere le difficoltà di cantierizzazione del sito.”
Giorgia Gherardi e Anna Mariani per la loro tesi: “Officine Saronno: il nuovo motore per la città. Il recupero dell’archeologia industriale Isotta Fraschini con l’ampliamento dell’Accademia di Brera, mediante l’utilizzo di materiali biobased per un basso impatto ambientale” con la seguente motivazione: “La tesi affronta il tema del recupero del sito industriale delle Officine Saronno ex sede dello stabilimento Isotta Fraschini proponendo l’insediamento di una sede dell’Accademia di Brera. Il progetto si distingue per l’approfondita e articolata ricerca sul sito e sui manufatti esistenti, per la rigorosa riorganizzazione funzionale degli spazi e per il riferimento a soluzioni costruttive orientate alla riduzione delle emissioni di carbonio”.
Composizione della giuria:
- prof.ssa Manuela Grecchi, Prorettore Delegato del Polo territoriale di Lecco,
- prof. Andrea Campioli, Preside della Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni,
- prof.ssa Laura Malighetti, Coordinatore del Consiglio di Corso di Studi in Ingegneria Edile-Architettura,
- dott.ssa Cinzia Cesana, Presidente del Lions Club “San Nicolò” di Lecco,
- geom. Gianni Corti, rappresentante della famiglia Corti.
La giuria, incaricata di valutare le tesi candidate al concorso, ha apprezzato diversi aspetti dell’elaborato motivando così l’assegnazione del premio: “La tesi affronta il tema della territorializzazione del sistema sanitario attraverso il progetto di una casa di comunità situata a Milano. Il progetto è supportato da una complessa ricerca estesa ad ambiti disciplinari tradizionalmente estranei all’architettura e dimostra un elevato livello di sintesi caratterizzato da una chiara riconoscibilità architettonica e capace di mettere a sistema aspetti funzionali, costruttivi, economici e di ottimizzare la prestazione energetica e il comfort ambientale.”
I vincitori dichiarano: “Riceviamo questo premio con grande piacere e riconoscenza. Siamo orgogliosi che il nostro lavoro di tesi, frutto di un percorso impegnativo ma molto arricchente, possa essere diffuso e apprezzato da più persone possibili. Ringraziamo vivamente la famiglia Corti e il Lions Club San Nicolò di Lecco per mettere a disposizione questa opportunità e per averci, insieme alla commissione, premiato per il valore innovativo e l’attenzione al tema della sostenibilità ambientale. Ringraziamo ancora coloro i quali ci hanno permesso di dare solidità al progetto di tesi: il nostro relatore Gabriele Masera e i correlatori Stefano Capolongo, Marco Gola, Andrea Parma e Giulio Zani. Siamo convinti che non si possa parlare di sostenibilità ambientale senza una bilanciata integrazione tra le azioni messe in campo verso questa e verso altri livelli di sostenibilità (sociale, economica, culturale e tecnologica). Il progetto della Casa di Comunità parte proprio da questa idea e, oltre alle soluzioni orientate alla riduzione dei consumi e al risparmio energetico, si fa terreno fertile per ragionamenti riguardo al rapporto tra spazio fisico e salute della persona e all’influenza che le soluzioni tecnico-architettoniche hanno sulle percezioni psico-fisiche dell’utente. L’architettura della cura è ancora un tema poco esplorato nell’ambito delle tesi di laurea ed è stato molto stimolante affrontarlo e cercare di restituire il progetto di un edificio in grado di “curare” la persona accompagnandola attivamente nel processo di guarigione”.
Gianni e Nora Corti, genitori dell’ing. Katia Corti, commentano: “Katia era sempre alla ricerca di innovazione, impegnata in ogni campo e determinata dinnanzi ad ogni difficoltà. Per noi genitori riscontrare queste doti in voi giovani ci riempie di gioia e vi ringraziamo. Vi auguriamo con tutto il cuore che dopo tanti sacrifici possiate, con determinazione, avere una brillante carriera.”
“Per il Lions Club Lecco S. Nicolò questo premio, giunto alla XIII edizione, è il service più importante di ogni anno lionistico” – afferma Cinzia Cesana, presidente del Lions Club “San Nicolò” di Lecco – “ci consente di mantenere viva la memoria della nostra carissima socia Katia, mamma ingegnere che ricordiamo piena di entusiasmo, voglia di fare e attenta ai bisogni degli altri. Ci permette inoltre di valorizzare giovani laureati meritevoli, che saranno i professionisti di domani e ai quali auguriamo una luminosa carriera.”
La commissione ha inoltre deciso di assegnare due menzioni speciali a:
Michele Riva e Roberto Villa per la loro tesi: "RE(3). Hab Brioschi - (REfuge, REcladding, REbuilding Habitat) Progetto di recupero del Rifugio Luigi Brioschi mediante l’utilizzo di sistemi modulari leggeri in legno, ottimizzazione del comfort dinamico per mezzo di integrazioni impiantistiche autosufficienti” con la seguente motivazione: “La tesi affronta la riqualificazione del Rifugio Luigi Brioschi situato nelle Prealpi Bergamasche. Il progetto si distingue per una approfondita ricerca sul tema dei rifugi alpini, per l’originalità della riorganizzazione funzionale del rifugio attenta ai requisiti espressi dai soggetti gestori, per l’accuratezza delle scelte costruttive e materiche orientate al contenimento degli impatti ambientali e a risolvere le difficoltà di cantierizzazione del sito.”
Giorgia Gherardi e Anna Mariani per la loro tesi: “Officine Saronno: il nuovo motore per la città. Il recupero dell’archeologia industriale Isotta Fraschini con l’ampliamento dell’Accademia di Brera, mediante l’utilizzo di materiali biobased per un basso impatto ambientale” con la seguente motivazione: “La tesi affronta il tema del recupero del sito industriale delle Officine Saronno ex sede dello stabilimento Isotta Fraschini proponendo l’insediamento di una sede dell’Accademia di Brera. Il progetto si distingue per l’approfondita e articolata ricerca sul sito e sui manufatti esistenti, per la rigorosa riorganizzazione funzionale degli spazi e per il riferimento a soluzioni costruttive orientate alla riduzione delle emissioni di carbonio”.
Composizione della giuria:
- prof.ssa Manuela Grecchi, Prorettore Delegato del Polo territoriale di Lecco,
- prof. Andrea Campioli, Preside della Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni,
- prof.ssa Laura Malighetti, Coordinatore del Consiglio di Corso di Studi in Ingegneria Edile-Architettura,
- dott.ssa Cinzia Cesana, Presidente del Lions Club “San Nicolò” di Lecco,
- geom. Gianni Corti, rappresentante della famiglia Corti.