Azione, Lavelli: noi bene ma non paga il dato nazionale

Per parlare di Azione, il partito di Carlo Calenda, in queste Europee non si può non partire dal macro-dato, quel 3,33% che non fa raggiungere la soglia del 4% necessaria per approdare nel Parlamento UE. La segretaria provinciale Eleonora Lavelli non nasconde la sconfitta: “È stata una bella batosta, non del tutto inaspettata. Probabilmente all’elettorato ha dato fastidio la spaccatura del Terzo polo. Guardando a noi, siamo consapevoli che in alcune parti d’Italia siamo ancora una piccolissima minoranza”.

Lavelli però fa un affondo sulle candidature di facciata e rivendica un’impostazione della politica all’insegna della responsabilità e della competenza. “Salis e Vannacci hanno ottenuto moltissime preferenze, figure spinte dal clamore mediatico e non in virtù delle proprie competenze. Noi ci battiamo per avere più Italia in Europa e spiace vedere che sono state scelte alcune persone non competenti per farlo”.

Azione è un partito che fino ad ora riesce ad attecchire maggiormente al Nord. Una conferma che arriva anche da queste elezioni europee, in cui nella circoscrizione Nord-occidentale Azione ha ottenuto il 3,78%. Un dato che sale in Lombardia: 4,02%. In Provincia di Lecco fa ancora meglio registrando il 4,14%. Insomma, fosse stato per il nostro territorio,  Azione avrebbe avuto lo spazio nel Parlamento europeo.

Un risultato che rappresenta il lavoro svolto sul campo da un gruppo giovane che si sta ritagliando sempre più un proprio spazio nel dibattito politico locale. Per questa campagna elettorale Azione Lecco ha organizzato 12 conferenze e 15 gazebo. Iniziative sparse equamente su tutta la Provincia, portando la metà dei candidati di Azione della circoscrizione Nord-Ovest. “Il dato locale rincuora del lavoro fatto, non poco, che ci ha preso molto tempo, impoverendo le tasche, ma arricchendo in termini di senso civico e consapevolezza. Si è costruita una squadra appassionata che si è allargata, un segnale della buona politica. Non avrei fatto nulla di diverso e sono orgogliosa del percorso intrapreso”.

Ora c’è attesa per i risultati delle amministrative. Tra i 49 Comuni lecchesi al voto non ci sono liste con il simbolo di Azione, ma ci sono dei candidati ai Consigli comunali che ne sono espressione, a partire dai tre Comuni più grandi, Merate, Casatenovo e Valmadrera. La stessa Lavelli si è ripresentata nella sua Imbersago, ma ci sono anche Malgrate, Osnago e Primaluna.
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Eleonora Lavelli
Al di là dei resoconti di fine giornata, Lavelli traccia già la linea per il futuro: “Adesso dobbiamo andare avanti, con lo stesso stile di una politica non urlata, seria e responsabile. Continueremo a cercare di coinvolgere le persone nella convinzione che è possibile migliorare il mondo in cui siamo anche attraverso la politica partitica, che non è solo un poltronificio”.
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