Civate: mandato bis per Angelo Isella, la sua parola d'ordine è 'rigenerazione'
Pur non essendoci scelta - avendo il paese espresso un solo candidato sindaco - nel fine settimana sono stati di più i civatesi che, arrivati ai seggi, hanno ritirato solo la scheda per le amministrative, lasciando quella per le Europee. E' questa la prima considerazione: per il rinnovo dell'europarlamento hanno votato il 61,17% degli aventi diritto (con un calo di 10 punti percentuale secchi rispetto al 71,44% di 5 anni fa). Il 32% dei voti pari a 561 preferenze sono andati a Fratelli d'Italia, il 22.8% al Pd (396 schede) e il 12% alla Lega (210 schede) con il maggior numero di attestazioni personali a Giorgia Meloni (129) seguita a pari merito dai dem Cecilia Strada e Giorgio Gori (53 ognuno) tallonati dal compagno di schieramento Fabio Pizzul (52). Solo in 42 hanno scritto invece Pietro Fiocchi, candidato lecchese di FdI, pochi più dei 37 che hanno indicato invece il generale Roberto Vannacci, quasi il doppio di quelli che hanno scelto invece il comasco Alessandro Fermi (24).
Il quorum anche questa volta, il solo avversario, ampiamente battuto già alla rilevazione delle 19 di domenica, con l'apertura delle schede - nel pomeriggio odierno - che ha certificato dunque la ri-elezione del già braccio destro del compianto Rino Mauri.
"Vedendo i risultati dell'affluenza e confrontandoli anche con i comuni del circondario, non posso che dirmi comunque soddisfatto: i civatesi hanno partecipato, pur essendoci una sola lista in campo" ha commentato Angelo Isella, non dimenticando però di evidenziare come la disaffezione al voto, soprattutto tra i giovani, a livello generale, abbia raggiunto ormai una misura preoccupante che impone alla politica una riflessione. "Ringrazio tutti coloro che ci hanno votato. Ora ci rimboccheremo nuovamente le maniche e continueremo a lavorare per Civate".
Con quale formazione verrà deciso nei prossimi giorni. "Sicuramente in Giunta - sottolinea il sindaco - ci sarà almeno una novità visto che l'assessore Colombo ha scelto di non ripresentarsi, considerandosi troppo vecchio. Ci supporterà comunque dall'esterno. Sugli altri componenti ancora non mi esprimo. Come lista, da 15 anni a questa parte, ci siamo dati come metodo un giro di consultazioni post elezioni per sondare la disponibilità e le aspettative di tutti. Così farò anche questa volta, poi deciderò. Mi prendo insomma una settimana di riflessione".
Ciò che è certo è che anche per questo nuovo mandato mancherà il "pungolo" di una minoranza. "Il dibattito è qualcosa che fa sempre bene. Come già nei passati cinque anni dovremo trovare all'interno della squadra stimoli per avere l'entusiasmo e la prontezza di proporre cose nuove per il paese. Come già detto in campagna elettorale, la parola d'ordine sarà rigenerazione" aggiunge ancora Isella, circa le priorità per Civate. "Dovremo mettere a terra le idee e i progetti che con la variante al PGT che abbiamo appena approvato abbiamo messo sulla carta, stimolando gli interventi dei privati e gestendo quelli che ci riguardano direttamente, acquisendo Villa Sacro Cuore e lavorando per la promozione turistica, due aspetti connessi tra loro e importanti per creare un volano importante anche per l'aspetto demografico". Un tema quest'ultimo che il sindaco etichetta come problema di tutto il Paese, insistendo molto sulla necessità di creare le condizioni, a livello locale, affinché i giovani - e soprattutto le donne - possano costruire serenamente una famiglia, conciliando il fare figli con la sicurezza lavorativa. "Tutti ci si deve interrogare su come fare. Da parte nostra, finalmente da settembre, apriremo un nido con 21 posti...".
E' dai più piccoli che riparte dunque il mandato "bis" di Isella.
Per le comunali si è espresso il 62,65%, con una flessione meno marcata rispetto al 69,92% di un lustro fa quando, anche in quell'occasione, l'unico a aspirare a indossare la fascia tricolore era Angelo Isella.
Il quorum anche questa volta, il solo avversario, ampiamente battuto già alla rilevazione delle 19 di domenica, con l'apertura delle schede - nel pomeriggio odierno - che ha certificato dunque la ri-elezione del già braccio destro del compianto Rino Mauri.
"Vedendo i risultati dell'affluenza e confrontandoli anche con i comuni del circondario, non posso che dirmi comunque soddisfatto: i civatesi hanno partecipato, pur essendoci una sola lista in campo" ha commentato Angelo Isella, non dimenticando però di evidenziare come la disaffezione al voto, soprattutto tra i giovani, a livello generale, abbia raggiunto ormai una misura preoccupante che impone alla politica una riflessione. "Ringrazio tutti coloro che ci hanno votato. Ora ci rimboccheremo nuovamente le maniche e continueremo a lavorare per Civate".
Con quale formazione verrà deciso nei prossimi giorni. "Sicuramente in Giunta - sottolinea il sindaco - ci sarà almeno una novità visto che l'assessore Colombo ha scelto di non ripresentarsi, considerandosi troppo vecchio. Ci supporterà comunque dall'esterno. Sugli altri componenti ancora non mi esprimo. Come lista, da 15 anni a questa parte, ci siamo dati come metodo un giro di consultazioni post elezioni per sondare la disponibilità e le aspettative di tutti. Così farò anche questa volta, poi deciderò. Mi prendo insomma una settimana di riflessione".
Ciò che è certo è che anche per questo nuovo mandato mancherà il "pungolo" di una minoranza. "Il dibattito è qualcosa che fa sempre bene. Come già nei passati cinque anni dovremo trovare all'interno della squadra stimoli per avere l'entusiasmo e la prontezza di proporre cose nuove per il paese. Come già detto in campagna elettorale, la parola d'ordine sarà rigenerazione" aggiunge ancora Isella, circa le priorità per Civate. "Dovremo mettere a terra le idee e i progetti che con la variante al PGT che abbiamo appena approvato abbiamo messo sulla carta, stimolando gli interventi dei privati e gestendo quelli che ci riguardano direttamente, acquisendo Villa Sacro Cuore e lavorando per la promozione turistica, due aspetti connessi tra loro e importanti per creare un volano importante anche per l'aspetto demografico". Un tema quest'ultimo che il sindaco etichetta come problema di tutto il Paese, insistendo molto sulla necessità di creare le condizioni, a livello locale, affinché i giovani - e soprattutto le donne - possano costruire serenamente una famiglia, conciliando il fare figli con la sicurezza lavorativa. "Tutti ci si deve interrogare su come fare. Da parte nostra, finalmente da settembre, apriremo un nido con 21 posti...".
E' dai più piccoli che riparte dunque il mandato "bis" di Isella.