Calolzio: a 100 anni si è spenta 'la fornarina' Ines Falconi
"Voglio vivere, perchè la vita merita di essere vissuta". Lo aveva detto, ancora lucidissima e sorridente, lo scorso gennaio all'assessore Tina Balossi che, con il sindaco Marco Ghezzi, l'aveva raggiunta a casa per augurarle, a nome di tutta la comunità di Calolzio, buon compleanno. Sulla torta c'erano - idealmente - ben 100 candeline.
A meno di sei mesi di distanza da quella bella festa, Ines Falconi, per tutti "la fornarina", si è serenamente spenta al termine di una lunga e intensa esistenza, "lasciando nei suoi cari un vivo ricordo di affetto, bontà e rettitudine" come recitano gli annunci funebri.
Nata a Foresto Sparso, sul lago d'Iseo, è proprio lì che Ines ha incontrato per la prima volta il calolziese Silvio Mangili, divenuto poi suo marito. O meglio è stato lui a notare lei, sulla soglia della chiesa, al suo arrivo in paese: la giovane fu la prima persona che vide - intenta a distribuire immaginette - e fu amore a prima vista. E così lei, cresciuta in una famiglia numerosa, con sei tra fratelli e sorelle, figlia del prestinaio di Foresto Sparso (da qui il soprannome che l'ha accompagnata per tutta la vita), è approdata dopo il fatidico sì in Val San Martino, diventando presto un volto noto a Calolzio.
Ines ha trascorso infatti anni e anni dietro il bancone del negozio di alimentari e macelleria in via Fratelli Calvi, facendosi ben volere e apprezzare dai clienti che accoglieva sempre con un sorriso e con affabilità. Una vita, dunque, la sua, fatta di lavoro ma anche di tanti legami e amicizie, concedendosi anche qualche viaggio, come quella volta che, a 50 anni, si imbarcò da sola su un volo per Johannesburg per incontrare una delle figlie con la nipote.
L'ultimo saluto le verrà tributato sabato 8 giugno, alle 15.00 nella chiesa arcipresbiterale di Calolzio.
A meno di sei mesi di distanza da quella bella festa, Ines Falconi, per tutti "la fornarina", si è serenamente spenta al termine di una lunga e intensa esistenza, "lasciando nei suoi cari un vivo ricordo di affetto, bontà e rettitudine" come recitano gli annunci funebri.
Nata a Foresto Sparso, sul lago d'Iseo, è proprio lì che Ines ha incontrato per la prima volta il calolziese Silvio Mangili, divenuto poi suo marito. O meglio è stato lui a notare lei, sulla soglia della chiesa, al suo arrivo in paese: la giovane fu la prima persona che vide - intenta a distribuire immaginette - e fu amore a prima vista. E così lei, cresciuta in una famiglia numerosa, con sei tra fratelli e sorelle, figlia del prestinaio di Foresto Sparso (da qui il soprannome che l'ha accompagnata per tutta la vita), è approdata dopo il fatidico sì in Val San Martino, diventando presto un volto noto a Calolzio.
Ines ha trascorso infatti anni e anni dietro il bancone del negozio di alimentari e macelleria in via Fratelli Calvi, facendosi ben volere e apprezzare dai clienti che accoglieva sempre con un sorriso e con affabilità. Una vita, dunque, la sua, fatta di lavoro ma anche di tanti legami e amicizie, concedendosi anche qualche viaggio, come quella volta che, a 50 anni, si imbarcò da sola su un volo per Johannesburg per incontrare una delle figlie con la nipote.
L'ultimo saluto le verrà tributato sabato 8 giugno, alle 15.00 nella chiesa arcipresbiterale di Calolzio.