Lecco: 'Una panchina per...', altra iniziativa per fare comunità
“Una panchina per…”: non solo per sedersi per un momento di riposo, ma anche come occasione per ritessere relazioni umane in un’epoca in cui le tecnologie isolano sempre maggiormente gli individui.
E’ il concetto dell’iniziativa che vede coinvolti il Comune, Consolida (il consorzio delle cooperative sociali lecchesi), il Centro di formazione professionale, la Fondazione comunitaria del Lecchese e l’Ambito territoriale di Lecco (l’organismo sovracomunale che si occupa di problemi sociali).
E questa mattina al Parco dell’Eremo a Germanedo sono stati inaugurati tavoli e panchine con una brave cerimonia alla quale sono intervenuti le assessore comunali ai lavori pubblici Maria Sacchi e alle politiche giovanili Alessandra Durante, nonché e la coordinatrice del progetto “The factory” Silvia Brocchi.
Ed è proprio nella cornice del progetto “The factory” che è stata promossa l’iniziativa di “una panchina per…”. Il progetto è stato avviato nell’aprile 2022 nei rioni di Caleotto, Germanedo e Bonacina per promuovere lo sviluppo delle competenze per i ragazzi delle scuole superiori e d’indirizzo professionale, per favorire l’accesso al lavoro anche delle persone più fragili e per sostenere lo sviluppo di una “comunità di prossimità” e cioè intercettare i bisogni della popolazione dei quartieri, soprattutto di quella più in difficoltà. Le panchine nel parco diventano così una sorta di simbolo, di messaggio, affinché si ritrovino – se possibile - quelle relazioni umane andate perdute. 5 quelle ad oggi installate nei tre rioni (QUI dove).
Silvia Brocchi ha indicato tra gli scopi del progetto la cura dei luoghi e quindi manutenzione del verde ma anche delle relazioni tra le persone. E infatti è stato predisposto un calendario di attività nei mesi di giugno e luglio.
In programma una giornata di pulizia dei parchi cittadini (il 30 giugno con ritrovo alle 8.45 al circolo Promessi Sposi di viale Lombardia), uno spettacolo teatrale (il 20 giugno alle 21 al centro Pertini), uno “swap party” con scambio di vestiti e accessori usati, musica e aperitivo (il 30 giugno alle 18 al circolo Promessi Sposi).
E soprattutto i “Racconti attorno alla panchina” con alcuni ospiti dell’istituto Airoldi-Muzzi: appuntamenti il 27 giugno (ore 10,30 al parco dell’Eremo), il 4 luglio al parco di Belledo in via Monsignor Polvara), l’11 luglio (alle 10,30 al parco Pertini in via Aristide Gilardi) e il 18 luglio (alle 10,30 al parco dell’Eremo).
Da parte sua, l’assessore Sacchi ha parlato della necessità di cura dei luoghi, delle persone, «che non è così scontato», visto che i giovani e noi adulti siamo ormai risucchiati nel mondo delle tecnologie «e nel cellulare abbiamo tanti di quei messaggini che crediamo di essere connessi con il mondo e in realtà non siamo connessi con nessuno. E quindi c’è bisogno di costruire relazioni di comunità». Cominciando da una semplice panchina al parco.
All’assessore è stato fatto notare da parte di un intervenuto che i parchi per essere davvero vivibili dovrebbero essere attrezzati anche di bagni pubblici. Sacchi ha ammesso che attualmente i wc sono tutti chiusi: «C’è troppa maleducazione. Per mantenere in buone condizioni i bagni pubblici dovremmo garantire un presidio costante di personale che costa troppo. E anche i bagni cosiddetti autopulenti, oltre all’investimento iniziale, prevedono anche il pagamento del canone di manutenzione che significa 5mila euro annui per ogni bagno». Quindi per il momento non se ne fa niente.
E’ il concetto dell’iniziativa che vede coinvolti il Comune, Consolida (il consorzio delle cooperative sociali lecchesi), il Centro di formazione professionale, la Fondazione comunitaria del Lecchese e l’Ambito territoriale di Lecco (l’organismo sovracomunale che si occupa di problemi sociali).
E questa mattina al Parco dell’Eremo a Germanedo sono stati inaugurati tavoli e panchine con una brave cerimonia alla quale sono intervenuti le assessore comunali ai lavori pubblici Maria Sacchi e alle politiche giovanili Alessandra Durante, nonché e la coordinatrice del progetto “The factory” Silvia Brocchi.
Ed è proprio nella cornice del progetto “The factory” che è stata promossa l’iniziativa di “una panchina per…”. Il progetto è stato avviato nell’aprile 2022 nei rioni di Caleotto, Germanedo e Bonacina per promuovere lo sviluppo delle competenze per i ragazzi delle scuole superiori e d’indirizzo professionale, per favorire l’accesso al lavoro anche delle persone più fragili e per sostenere lo sviluppo di una “comunità di prossimità” e cioè intercettare i bisogni della popolazione dei quartieri, soprattutto di quella più in difficoltà. Le panchine nel parco diventano così una sorta di simbolo, di messaggio, affinché si ritrovino – se possibile - quelle relazioni umane andate perdute. 5 quelle ad oggi installate nei tre rioni (QUI dove).
Silvia Brocchi
Silvia Brocchi ha indicato tra gli scopi del progetto la cura dei luoghi e quindi manutenzione del verde ma anche delle relazioni tra le persone. E infatti è stato predisposto un calendario di attività nei mesi di giugno e luglio.
E soprattutto i “Racconti attorno alla panchina” con alcuni ospiti dell’istituto Airoldi-Muzzi: appuntamenti il 27 giugno (ore 10,30 al parco dell’Eremo), il 4 luglio al parco di Belledo in via Monsignor Polvara), l’11 luglio (alle 10,30 al parco Pertini in via Aristide Gilardi) e il 18 luglio (alle 10,30 al parco dell’Eremo).
Da parte sua, l’assessore Sacchi ha parlato della necessità di cura dei luoghi, delle persone, «che non è così scontato», visto che i giovani e noi adulti siamo ormai risucchiati nel mondo delle tecnologie «e nel cellulare abbiamo tanti di quei messaggini che crediamo di essere connessi con il mondo e in realtà non siamo connessi con nessuno. E quindi c’è bisogno di costruire relazioni di comunità». Cominciando da una semplice panchina al parco.
All’assessore è stato fatto notare da parte di un intervenuto che i parchi per essere davvero vivibili dovrebbero essere attrezzati anche di bagni pubblici. Sacchi ha ammesso che attualmente i wc sono tutti chiusi: «C’è troppa maleducazione. Per mantenere in buone condizioni i bagni pubblici dovremmo garantire un presidio costante di personale che costa troppo. E anche i bagni cosiddetti autopulenti, oltre all’investimento iniziale, prevedono anche il pagamento del canone di manutenzione che significa 5mila euro annui per ogni bagno». Quindi per il momento non se ne fa niente.
D.C.