Lecco, famiglie in difficoltà e famiglie accoglienti: i servizi tutela minori e affidi

Una commissione importante, sia per il tema affrontato, quello dei minori, sia per la parte significativa di bilancio comunale che assorbe. Così l’assessore ai Servizi sociali Emanuele Manzoni ha introdotto la riunione della commissione terza di mercoledì sera dedicata all’approfondimento del lavoro svolto dal Servizio tutela e del Servizio affidi del territorio. 

Si tratta appunto di servizi diversi che rappresentano i due lati di una stessa medaglia: quella dei minori che vivono situazioni difficili e le due facce sono da un lato la loro famiglia di origine e dall’altro le famiglie affidatarie che accolgono per un periodo di tempo. 
Il lavoro che in questo senso svolge il Servizio Tutela minori e dei Legami familiari del Comune di Lecco è molto delicato: “Quello che facciamo è supportare le potenzialità delle famiglie e non solo stressare le mancanze perché così si valorizzano e mantengono i legami con i figli anche quando sembrano persi - ha spiegato il direttore del servizio Paolo Ferrara - Per farlo sosteniamo le famiglie nel loro ruolo genitoriale in collaborazione con le associazioni che gestiscono le comunità di tipo famigliare e lavorando in rete, così da riuscire ad affrontare anche le situazioni più complicate”. 
Il servizio di Tutela lavora infatti su incarico della autorità giudiziaria, ovvero interviene su richiesta del Tribunale per i minorenni (tendenzialmente quello di Milano) e del Tribunale ordinario (quello di Lecco nella maggior parte dei casi). Sono proprio gli invii del Tribunale cittadino che hanno fatto segnare un incremento nel corso degli anni, in particolare per questioni legate alle separazioni conflittuali e per i casi che richiedono l’attivazione dell’assistenza domiciliare. Questo ha comportato anche la difficoltà a reperire operatori sociali che svolgano un lavoro così delicato e che non di rado subiscono pressioni e minacce dalle famiglie interessate. “Per questo ci avvaliamo spesso della consulenza legale dell’avvocatura del Comune - ha aggiunto Ferrara - ma collaboriamo anche con gli avvocati delle parti coinvolte e questo ci aiuta a lavorare meglio anche con le famiglie stesse. Collaboriamo anche con i servizi specifici del territorio e con le forze dell’ordine”. 
Gli operatori dell’equipe del servizio tutela sono impegnati in percorsi di formazione e aggiornamento continui proprio per la complessità richiesta dal loro lavoro: “Abbiamo a che fare con Minori stranieri non accompagnati che nel nostro territorio da anni trovano accoglienza in famiglia; con minori che commettono reati in concorso tra loro, con donne maltrattate con figli, casistica per cui abbiamo una reperibilità anche nei giorni festivi - ha spiegato ancora il direttore - C’è da tenere presente che la pandemia ha avuto un impatto molto forte sui minori. Se ne parla ma ancora non ci sono degli studi significativi e dalla neuropsichiatria infantile sappiamo che è molto aumentato il malessere dei ragazzi che già erano fragili e di quelli dove la fragilità è dei genitori”.
affido1.jpg (57 KB)
Ad illustrare l’altro lato della medaglia è stata Marta Corti, assistente sociale del Servizio affidi: “Il servizio si basa su un’equipe multidisciplinare che si occupa di accompagnare quelle famiglie che vogliono aprirsi all’affido. L’affido è un dispositivo che va ad accogliere e tutelare il minore attraverso un affiancamento temporaneo di una famiglia all’altra con l’obiettivo del rientro nella famiglia d'origine”. 
L’affido per legge può durare due anni, rinnovabili, e può essere di diverse tipologie: consensuale o giudiziario, etero-famigliare o intra-famigliare, part-time, a tempo pieno o di sollievo. 
Per le famiglie che scelgono di mettersi a disposizione il Servizio offre un accompagnamento con colloqui, visite domiciliari e reperibilità telefonica, oltre al gruppo di famiglie che si ritrovano una volta al mese per confrontarsi. Nel 2023 sono stati realizzati 12 affidi di cui uno parentale. Molto importante è l’attività di sensibilizzazione del territorio per individuare famiglie disponibili a mettersi a disposizione, per questo il servizio ha svolto lo scorso anno un’intensa campagna di comunicazione e propone due volte all’anno dei momenti di formazione rivolti alle famiglie che vogliono avvicinarsi all’affido, durante i quali si fanno conoscere le peculiarità dell’affido, gli aspetti normativi e quelli psicologici ed emotivi. Ci sono anche webinar di tipo informativo e per quelle famiglie che decidono di proseguire inizia un percorso di conoscenza, fatto di colloqui e una visita domiciliare. Anche in questo caso è molto importante la rete attivata dal servizio che collabora con la Tutela minori, con delle famiglie di origine straniera che da anni accolgono i minorenni migranti soli presenti nel territorio e con l’associazione Alfa.

Alfa - l’Associazione lecchese famiglie affidatarie - nata su impulso dell’indimenticata Maria Calvetti, opera nel territorio dal 2000 “perché sia salvaguardo il diritto del bambino di ricevere protezione e cura in ambito famigliare” come recita il suo statuto. Che cosa fa nel concreto lo ha spiegato il presidente Marco Colombo: “Alfa cerca di favorire l’incontro di due bisogni, quello di chi è in difficoltà e quello di chi vuole accogliere. La nostra associazione si basa esclusivamente sull’attività dei volontari e questo è un punto di forza, ma anche una criticità perché i bisogni sono davvero tanti e le forze sono limitate, al momento abbiamo 98 nuclei famigliari associati e 125 nuclei volontari”. 
Tra le attività importanti svolte da Alfa c’è quella del “sostegno leggero”, che significa sostenere una famiglia nella gestione della quotidianità in modo occasionale o continuativo, ma per poche ore al giorno senza sostituire il ruolo genitoriale. “Si tratta di un servizio molto importante perché va a lavorare sulla prevenzione - ha chiarito Colombo - Ne sono nate delle linee guida: non giudicare, sapere ascoltare, collaborare alla realizzazione dei sogni dell’altro”. 
Oltre agli affidi (al momento ce ne sono in corso 15) e ai sostegni leggeri (74 quelli attivi), il sodalizio collabora con una rete di associazioni sul territorio e propone momenti aggregativi, eventi formativi, gruppi di auto mutuo aiuto, testimonianze; collabora tutti gli anni all’iniziativa “in farmacia per i bambini” e sta promuovendo la nascita di un servizio che fornisca supporto per il trasporto.
M.V.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.