Carenno, chiuso il contenzioso per il Pertus: trovato l'accordo definitivo
Proprio sul filo di lana, a pochi giorni dalle elezioni comunali che sanciranno la fine del mandato, l'Amministrazione uscente di Carenno guidata dal sindaco Luca Pigazzini ha fischiato la fine di una partita decisamente lunga, quella aperta ormai da anni e anni tra l'ente pubblico e la società "Immobiliare del Pertus Srl" in riferimento alla (mancata) edificazione dell'omonima località a causa dello stralcio, nel 1985, di parte dell'apposita convenzione stipulata nel lontano 1969, che autorizzava una vera e propria "colata di cemento" per la creazione di unità abitative e servizi per un totale di 5.000 nuovi abitanti.
Tutto ciò è stato possibile grazie a un doppio atto approvato all'unanimità dal Consiglio nella serata di lunedì 3 giugno. Per iniziare, tutti i presenti in Aula hanno alzato la mano a favore di un accordo transattivo a tre fra il Comune, Regione Lombardia e l'Immobiliare stessa per la liquidazione di una quota da 681.000 euro a completa chiusura del contenzioso in essere dal 1998 (quando la Srl chiese formalmente il risarcimento danni); il secondo "sì" collettivo, invece, ha consentito di mettere nero su bianco l'intesa per cui il Pirellone si impegna ad anticipare fin da subito anche la cifra spettante al Comune di Carenno, che da parte sua destinerà allo scopo, già entro la fine del 2024, i 56.000 euro dell'avanzo di amministrazione e quasi 4.000 euro dal proprio bilancio, per poi erogare i restanti 350.000 euro entro il decennio successivo in rate annuali da circa 35.000 euro, con un leggero interesse dello 0,30%. Considerando anche la sentenza d'Appello del 2018, che aveva già condannato il Comune a pagare 350.000 euro (anche in quel caso anticipati in toto dalla Regione con l'accordo per la restituzione a rate nei successivi dieci anni), l'Immobiliare finirà per introitare qualcosa come un milione di euro (di cui la metà, appunto, interamente a carico di Palazzo Pirelli).
"Sono molto contento di aver concluso il mandato chiudendo - proprio all'ultima occasione possibile - una vicenda complessa che avrebbe rappresentato una spada di Damocle per chiunque si troverà ad amministrare Carenno dalla prossima settimana" ha commentato il sindaco Luca Pigazzini, in corsa per il "tris" con la lista civica "Progetto Carenno" che sarà sfidata da quella sostenuta dal centrodestra unito che ha candidato il giovane Pierfrancesco Mazzoleni. "Non posso nascondere un certo orgoglio innanzitutto per aver garantito la sostenibilità economica del risarcimento, a fronte di un contenzioso che avrebbe potuto mettere in difficoltà chiunque. E poi, al di là degli sviluppi a cui abbiamo assistito, sono convinto che sia stato un bene che quell'operazione progettata con la lottizzazione partita nel 1969 non sia andata in porto, perché ci avrebbe consegnato una situazione complicata da gestire e un paese decisamente diverso da quello attuale. In sostanza, il risultato finale è positivo sotto almeno tre punti di vista: abbiamo salvato il bilancio del Comune, tutelato l'ambiente e - guardando il buono dell'altra faccia della medaglia - ottenuto condizioni economiche nettamente più favorevoli per il risarcimento all'Immobiliare, che inizialmente in questa fase aveva chiesto 795.000 euro a fronte di una nostra proposta di 633.000, finché siamo riusciti a raggiungere un compromesso a 681.000".
"Chiunque lunedì sarà eletto sindaco di Carenno - la chiosa di Pigazzini - avrà quindi un problema in meno a cui pensare, anche se il futuro del Pertus rimane comunque un tema su cui riflettere".
Tutto ciò è stato possibile grazie a un doppio atto approvato all'unanimità dal Consiglio nella serata di lunedì 3 giugno. Per iniziare, tutti i presenti in Aula hanno alzato la mano a favore di un accordo transattivo a tre fra il Comune, Regione Lombardia e l'Immobiliare stessa per la liquidazione di una quota da 681.000 euro a completa chiusura del contenzioso in essere dal 1998 (quando la Srl chiese formalmente il risarcimento danni); il secondo "sì" collettivo, invece, ha consentito di mettere nero su bianco l'intesa per cui il Pirellone si impegna ad anticipare fin da subito anche la cifra spettante al Comune di Carenno, che da parte sua destinerà allo scopo, già entro la fine del 2024, i 56.000 euro dell'avanzo di amministrazione e quasi 4.000 euro dal proprio bilancio, per poi erogare i restanti 350.000 euro entro il decennio successivo in rate annuali da circa 35.000 euro, con un leggero interesse dello 0,30%. Considerando anche la sentenza d'Appello del 2018, che aveva già condannato il Comune a pagare 350.000 euro (anche in quel caso anticipati in toto dalla Regione con l'accordo per la restituzione a rate nei successivi dieci anni), l'Immobiliare finirà per introitare qualcosa come un milione di euro (di cui la metà, appunto, interamente a carico di Palazzo Pirelli).
"Sono molto contento di aver concluso il mandato chiudendo - proprio all'ultima occasione possibile - una vicenda complessa che avrebbe rappresentato una spada di Damocle per chiunque si troverà ad amministrare Carenno dalla prossima settimana" ha commentato il sindaco Luca Pigazzini, in corsa per il "tris" con la lista civica "Progetto Carenno" che sarà sfidata da quella sostenuta dal centrodestra unito che ha candidato il giovane Pierfrancesco Mazzoleni. "Non posso nascondere un certo orgoglio innanzitutto per aver garantito la sostenibilità economica del risarcimento, a fronte di un contenzioso che avrebbe potuto mettere in difficoltà chiunque. E poi, al di là degli sviluppi a cui abbiamo assistito, sono convinto che sia stato un bene che quell'operazione progettata con la lottizzazione partita nel 1969 non sia andata in porto, perché ci avrebbe consegnato una situazione complicata da gestire e un paese decisamente diverso da quello attuale. In sostanza, il risultato finale è positivo sotto almeno tre punti di vista: abbiamo salvato il bilancio del Comune, tutelato l'ambiente e - guardando il buono dell'altra faccia della medaglia - ottenuto condizioni economiche nettamente più favorevoli per il risarcimento all'Immobiliare, che inizialmente in questa fase aveva chiesto 795.000 euro a fronte di una nostra proposta di 633.000, finché siamo riusciti a raggiungere un compromesso a 681.000".
"Chiunque lunedì sarà eletto sindaco di Carenno - la chiosa di Pigazzini - avrà quindi un problema in meno a cui pensare, anche se il futuro del Pertus rimane comunque un tema su cui riflettere".
B.P.