Vercurago: a Carlo e Sara il Premio 'Fuoco dentro'. Dal 2000 gestiscono la Casa per minori dei Somaschi

Laureato in filosofia lui, in economia lei, due carriere ben avviate e un desiderio di dare un senso più grande alle loro vite e alla loro famiglia. Nel Duemila, l’incontro con i padri Somaschi ha aperto a Sara Pedroni e Carlo Alberto Caiani un nuovo orizzonte di impegno e di lavoro. Che ben presto è diventato un vero e proprio “affare di famiglia”. Da 18 anni, infatti, sono responsabili di una Casa per minori a Vercurago, della Fondazione Somaschi dove, insieme ai loro tre figli Francesco, Maddalena ed Elia, ne hanno accolti altri settanta. 
Con don Claudio Burgio, fondatore e presidente dell’Associazione Kayrós oltre che cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano; Blessing Okoedion, donna nigeriana sopravvissuta alla tratta che ha denunciato i suoi aguzzini e ora è impegnata come mediatrice culturale e interprete; suor Nabila Saleh che ha vissuto per tredici anni a Gaza e che a causa della guerra con Israele è stata per sei mesi rifugiata nella parrocchia latina, prendendosi cura dei più fragili sotto i bombardamenti e Franco Vaccari, presidente e fondatore di “Rondine Cittadella della Pace”, un’organizzazione impegnata per il superamento dei conflitti armati nel mondo, Sara e Carlo Alberto sabato 23 giugno riceveranno il Premio “Fuoco dentro - Donne e uomini che cambiano il mondo”, istituito dall’Arcidiocesi di Milano e da Elikya, associazione di promozione sociale che dal 2012 opera in diversi ambiti del mondo civile e religioso.
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La cerimonia si svolgerà a Merate, al Teatro del Collegio Villoresi (dalle ore 21), alla presenza dell'Arcivescovo di Milano.
Il senso del Premio, il cui titolo nasce da un’omelia dello stesso monsignor Delpini, divenuta anche un brano musicale e uno spettacolo drammatizzato da Elikya, è ben chiaro: riconoscere coloro che con il generoso impegno per il bene dell’individuo e della società sono diventati testimoni di speranza, illuminando il cammino di chi hanno incontrato.
Come già nei due anni precedenti, anche per l’edizione 2024 di “Fuoco dentro” la selezione dei "benemeriti" è stata affidata a una commissione composta da giornalisti, scrittori, docenti universitari, religiosi e rappresentanti del mondo interculturale e interreligioso. 
La stessa giuria che ha scelto di attribuire anche un premio alla memoria di suor Luisa Dell’Orto, la religiosa di Lomagna, uccisa nel 2022 nella capitale di Haiti. Dopo la laurea in Storia e Filosofia, nel 1984 suor Luisa entra nella Congregazione religiosa e, tre anni dopo, parte per la missione: prima in Cameroun, dove vive in una foresta tra i Pigmei Baka, poi in Madagascar, infine, dal 2002, ad Haiti. A Port au Prince suor Luisa diventa la colonna portante di Kay Chal, “Casa Carlo”, un centro che raccoglie centinaia di bambini di strada, ricostruito nel 2010 grazie ai fondi raccolti dalla Caritas italiana dopo il terremoto che ha devastato l’isola. 
La serata - a ingresso libero - sarà animata dal Coro Elikya, un ensemble composto da 50 coristi di 16 nazionalità differenti, guidati dal direttore Raymond Bahati, che propone un intreccio di diverse forme artistiche. 
L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Merate ed è sostenuta da Confcommercio Lecco, dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese e dal Gruppo Elemaster.
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