Casargo: Pasquini (Giovanni) presenta la lista numero due in corsa alle comunali
Stesso cognome, lista diversa. Resta sempre curioso il fatto che la sfida alle elezioni comunali dei prossimi 8 e 9 giugno nel comune di Casargo veda di fronte “i due Pasquini”: Antonio e Giovanni. Non a caso, sono gli stessi candidati a fare spesso riferimento a questa coincidenza, tanto che uno degli slogan della lista “Per Casargo” (quella di Giovanni) – che si è presentata ai cittadini ieri sera presso la sala civica del comune – esorta proprio a “votare il Pasquini giusto”.
Per il resto, il programma della seconda lista in corsa nel paese dell’Alta Valle – sostenuta dalla Lega, oltre che da forze civiche indipendenti e dal gruppo del centrodestra di Casargo – si incentra più che altro sulla “contrapposizione polemica” rispetto al sindaco uscente, oltre che (ovviamente) sulla critica di quest’ultimo e del suo operato, con particolare riferimento alla presunta operazione “sotto traccia” che il “Pasquini uno” starebbe portando avanti per realizzare la fusione tra i comuni di Margno, Casargo e Crandola Valsassina. A tal proposito, Giovanni Pasquini ha citato due pezzi della stampa locale risalenti rispettivamente al febbraio 2021 e al dicembre dello scorso anno, riportando alcune frasi “incriminate” (a favore di un’eventuale fusione) dell’Antonio. Lo stesso candidato sindaco ha proseguito spiegando di non essere contro l’accorpamento dei comuni per motivi ideologici o “per difendere il cartello con il nome del paese”, ma al contrario per ragioni innanzitutto di natura economica. “Quando si fondono due o più comuni, i dipendenti rientrano in un unico ente, quindi i costi aumentano” ha spiegato Pasquini, chiarendo come la necessità di fornire servizi su un comune più grande e con più persone porterà inevitabilmente ad un incremento delle spese e – di conseguenza – ad un inevitabile inasprimento della tassazione. In ogni caso – e al di là del passato (e del presente e del futuro) - un eventuale accorpamento sarà affare dei cittadini e del processo democratico, indipendentemente dalla volontà di un’amministrazione di spingere in questo senso. Si vedrà.
Proseguendo sulla linea delle critiche rispetto all’amministrazione in carica – e con particolare riferimento ai recenti “batti e ribatti” dei due Pasquini – Giovanni ha risposto alla “accusa” di “confondere la Brianza con l’Alta Valle”, spiegando come nel suo mandato da consigliere provinciale – tra il 2009 e il 2014 – egli abbia avuto la possibilità di girare per e di confrontarsi con l’intera provincia, dichiarando dunque di “conoscerla bene”, mentre “il sindaco di Casargo, che pure ha ricoperto lo stesso ruolo, si è focalizzato solamente su determinate zone”. Seguendo questo filone del ragionamento, il candidato sindaco di “Per Casargo” ha sottolineato come avere dei non residenti tra i propri candidati – un altro “oggetto della contesa” nello scontro tra Pasquini – costituisca un valore aggiunto, in quanto “possono avere uno sguardo obiettivo e disinteressato su alcuni problemi”. “Solitamente non metto il naso nelle liste degli altri, ma visto che lo hanno fatto con me mi sono permesso di fare lo stesso” ha proseguito Giovanni Pasquini, spiegando che “c’è una persona che si candida continuamente da cinquant’anni” e chiedendosi se non sia il caso di cambiare.
Anche il modo in cui la giunta guidata da Antonio Pasquini ha scelto di affrontare i rischi di dissesto idrogeologico (dopo le alluvioni dell’estate 2019) non è sfuggito alle critiche di Giovanni, secondo il quale “il problema di Casargo è che ha un centro abitato molto cementificato e con canali troppo piccoli, aspetto che impedisce all’acqua di drenare”. “Per questo motivo” ha proseguito “non è sufficiente incanalare e cementificare ancora di più, perché questo rischia di creare nuovamente “l’effetto canna da fucile” in caso di forti piogge”. Al contrario, “bisogna risalire a monte, operando una pulizia costante e programmata dei boschi”. Detto questo, appare quantomeno curioso come lo stesso candidato sindaco abbiamo affermato – nella premessa su questo tema – come “le opere sono servite e l’anno scorso lo hanno dimostrato in occasione di quella mini-alluvione, che poi tanto mini non è stata”.
Tra gli altri temi trattati dal numero uno di “Per Casargo”, ecco quello del turismo. La lista numero due si è dichiarata assolutamente favorevole alla promozione turistica del territorio dell’Alta Valle, compreso il progetto - tanto discusso anche sul nostro giornale – “Winter e Summer Alta Valsassina”, co-finanziato da Regione Lombardia (con AREST), dai Comuni di Casargo, Margno, Crandola Valsassina, Taceno, Premana e Pagnona, oltre a Comunità Montana V.V.V.E.R. e alla società privata ITAV srl. Le critiche hanno riguardato tuttavia l’opportunità di investire somme così ingenti sulla promozione della stagione più fredda visto “l’andazzo” degli ultimi inverni in Alta Valsassina e vista la vicinanza di stazioni sciistiche ben più rinomate e competitive (Piani di Bobbio; Valtellina a un’ora e mezza di auto).
Ultima tema “di punta” nel programma della lista capitanata da Giovanni Pasquini è quello dei servizi sociali, con particolare riferimento alla cura degli anziani e, dunque, al progetto di riattivazione del pensionato di Narro. “Ci hanno detto per cinque anni che non si poteva fare nulla con quella struttura, mentre ora affermano che interverranno, ma senza specificare cosa si andrà a fare” ha spiegato Pasquini riferendosi alla lista avversaria. Al contrario, la proposta di “Per Casargo” è quella di offrire un servizio di “casa di prossimità”, ossia “una struttura utile a potenziare l’assistenza sanitaria territoriale sia ambulatoriale che domiciliare”. “Prima di candidarmi, mi sono sincerato di avere qualcuno pronto a prendere in mano questa struttura” ha aggiunto il candidato sindaco, prima di chiudere il suo intervento ribadendo il supporto che la sua lista continuerà a garantire alle associazioni sportive e culturali del territorio – che “tengono vivo il paese e attraggono turismo” – oltre che alle scuole in generale e al CFPA in particolare.
Trasparenza amministrativa, dialogo costante e servizio ai cittadini i tre cardini della lista “Per Casargo”, che ieri sera ha presentato anche i suoi candidati: trattasi di Giuseppe Rusconi, Oman Uberti, Valentino Cargasacchi, Graziella Manzolini, Simone Gianola, Elena Zambetti, Mattia Castagna ed Elena Bancos. Mentre Carlo Malugani – consigliere provinciale per la Lega con delega e all’istruzione, formazione professionale e centro impiego, oltre che candidato sindaco a Vercurago con la lista “Vercurago Ideale” – e Martina Gilardi – consigliere comunale a Galbiate – hanno definito Giovanni Pasquini “un uomo del fare e non dell’apparire”, che “sarà tra la gente e per la gente”, sostenendo dunque la candidatura del Pasquini (Giovanni) e della lista numero due in corsa a Casargo.
Per il resto, il programma della seconda lista in corsa nel paese dell’Alta Valle – sostenuta dalla Lega, oltre che da forze civiche indipendenti e dal gruppo del centrodestra di Casargo – si incentra più che altro sulla “contrapposizione polemica” rispetto al sindaco uscente, oltre che (ovviamente) sulla critica di quest’ultimo e del suo operato, con particolare riferimento alla presunta operazione “sotto traccia” che il “Pasquini uno” starebbe portando avanti per realizzare la fusione tra i comuni di Margno, Casargo e Crandola Valsassina. A tal proposito, Giovanni Pasquini ha citato due pezzi della stampa locale risalenti rispettivamente al febbraio 2021 e al dicembre dello scorso anno, riportando alcune frasi “incriminate” (a favore di un’eventuale fusione) dell’Antonio. Lo stesso candidato sindaco ha proseguito spiegando di non essere contro l’accorpamento dei comuni per motivi ideologici o “per difendere il cartello con il nome del paese”, ma al contrario per ragioni innanzitutto di natura economica. “Quando si fondono due o più comuni, i dipendenti rientrano in un unico ente, quindi i costi aumentano” ha spiegato Pasquini, chiarendo come la necessità di fornire servizi su un comune più grande e con più persone porterà inevitabilmente ad un incremento delle spese e – di conseguenza – ad un inevitabile inasprimento della tassazione. In ogni caso – e al di là del passato (e del presente e del futuro) - un eventuale accorpamento sarà affare dei cittadini e del processo democratico, indipendentemente dalla volontà di un’amministrazione di spingere in questo senso. Si vedrà.
Proseguendo sulla linea delle critiche rispetto all’amministrazione in carica – e con particolare riferimento ai recenti “batti e ribatti” dei due Pasquini – Giovanni ha risposto alla “accusa” di “confondere la Brianza con l’Alta Valle”, spiegando come nel suo mandato da consigliere provinciale – tra il 2009 e il 2014 – egli abbia avuto la possibilità di girare per e di confrontarsi con l’intera provincia, dichiarando dunque di “conoscerla bene”, mentre “il sindaco di Casargo, che pure ha ricoperto lo stesso ruolo, si è focalizzato solamente su determinate zone”. Seguendo questo filone del ragionamento, il candidato sindaco di “Per Casargo” ha sottolineato come avere dei non residenti tra i propri candidati – un altro “oggetto della contesa” nello scontro tra Pasquini – costituisca un valore aggiunto, in quanto “possono avere uno sguardo obiettivo e disinteressato su alcuni problemi”. “Solitamente non metto il naso nelle liste degli altri, ma visto che lo hanno fatto con me mi sono permesso di fare lo stesso” ha proseguito Giovanni Pasquini, spiegando che “c’è una persona che si candida continuamente da cinquant’anni” e chiedendosi se non sia il caso di cambiare.
Anche il modo in cui la giunta guidata da Antonio Pasquini ha scelto di affrontare i rischi di dissesto idrogeologico (dopo le alluvioni dell’estate 2019) non è sfuggito alle critiche di Giovanni, secondo il quale “il problema di Casargo è che ha un centro abitato molto cementificato e con canali troppo piccoli, aspetto che impedisce all’acqua di drenare”. “Per questo motivo” ha proseguito “non è sufficiente incanalare e cementificare ancora di più, perché questo rischia di creare nuovamente “l’effetto canna da fucile” in caso di forti piogge”. Al contrario, “bisogna risalire a monte, operando una pulizia costante e programmata dei boschi”. Detto questo, appare quantomeno curioso come lo stesso candidato sindaco abbiamo affermato – nella premessa su questo tema – come “le opere sono servite e l’anno scorso lo hanno dimostrato in occasione di quella mini-alluvione, che poi tanto mini non è stata”.
Tra gli altri temi trattati dal numero uno di “Per Casargo”, ecco quello del turismo. La lista numero due si è dichiarata assolutamente favorevole alla promozione turistica del territorio dell’Alta Valle, compreso il progetto - tanto discusso anche sul nostro giornale – “Winter e Summer Alta Valsassina”, co-finanziato da Regione Lombardia (con AREST), dai Comuni di Casargo, Margno, Crandola Valsassina, Taceno, Premana e Pagnona, oltre a Comunità Montana V.V.V.E.R. e alla società privata ITAV srl. Le critiche hanno riguardato tuttavia l’opportunità di investire somme così ingenti sulla promozione della stagione più fredda visto “l’andazzo” degli ultimi inverni in Alta Valsassina e vista la vicinanza di stazioni sciistiche ben più rinomate e competitive (Piani di Bobbio; Valtellina a un’ora e mezza di auto).
Ultima tema “di punta” nel programma della lista capitanata da Giovanni Pasquini è quello dei servizi sociali, con particolare riferimento alla cura degli anziani e, dunque, al progetto di riattivazione del pensionato di Narro. “Ci hanno detto per cinque anni che non si poteva fare nulla con quella struttura, mentre ora affermano che interverranno, ma senza specificare cosa si andrà a fare” ha spiegato Pasquini riferendosi alla lista avversaria. Al contrario, la proposta di “Per Casargo” è quella di offrire un servizio di “casa di prossimità”, ossia “una struttura utile a potenziare l’assistenza sanitaria territoriale sia ambulatoriale che domiciliare”. “Prima di candidarmi, mi sono sincerato di avere qualcuno pronto a prendere in mano questa struttura” ha aggiunto il candidato sindaco, prima di chiudere il suo intervento ribadendo il supporto che la sua lista continuerà a garantire alle associazioni sportive e culturali del territorio – che “tengono vivo il paese e attraggono turismo” – oltre che alle scuole in generale e al CFPA in particolare.
Trasparenza amministrativa, dialogo costante e servizio ai cittadini i tre cardini della lista “Per Casargo”, che ieri sera ha presentato anche i suoi candidati: trattasi di Giuseppe Rusconi, Oman Uberti, Valentino Cargasacchi, Graziella Manzolini, Simone Gianola, Elena Zambetti, Mattia Castagna ed Elena Bancos. Mentre Carlo Malugani – consigliere provinciale per la Lega con delega e all’istruzione, formazione professionale e centro impiego, oltre che candidato sindaco a Vercurago con la lista “Vercurago Ideale” – e Martina Gilardi – consigliere comunale a Galbiate – hanno definito Giovanni Pasquini “un uomo del fare e non dell’apparire”, che “sarà tra la gente e per la gente”, sostenendo dunque la candidatura del Pasquini (Giovanni) e della lista numero due in corsa a Casargo.
A.Te.