Lecco perduta/429: Lecco copiava Mike con “Lascia o triplica”
La recente ricorrenza dei 100 anni dalla nascita di Mike Bongiorno è stata occasione per un “tuffo” di memorie e ricordi anche nella storia intorno al divo della neonata televisione. La sua trasmissione “Lascia o raddoppia” del giovedì sera nell’autunno 1955 scatenò un nuovo fenomeno di costume che segnò una svolta nelle abitudini degli italiani. “Lascia o raddoppia” venne “copiata” a Lecco in mini edizione presso l’oratorio San Luigi della basilica.
La RAI aveva iniziato i programmi regolari in fasce ristrette solo pomeridiane e serali con il gennaio 1954. Eravamo, quindi, con “Lascia o raddoppia” al primo biennio di novità televisiva lungo tutta la penisola: la trasmissione ha segnato la vita nazionale diventando “fabbrica di divi”, di nuove abitudini, di linguaggio e di costume.
Venne copiata a Lecco dove è stato organizzato lo spettacolo-gioco “Lascia o triplica” il cui concorrente poteva addirittura triplicare il premio rispondendo alla domanda e non solo raddoppiare come avveniva con il popolare Mike il giovedì sera, tra città deserte e gente incollata al video ovunque ve ne fosse uno. “Lascia o raddoppia” raggiungerà la puntata numero 191 a conferma di un incredibile successo popolare.
Fra i divi nazionali di “Lascia o raddoppia” c’è stato Luigi Scanagatta di Varenna. Era un maestro elementare, aveva 41 anni. Era grande appassionato ed esperto di ornitologia, malacologia e flora alpina. Si presentò per queste materie davanti a Mike Bongiorno e nella serata del suo debutto divenne subito una “stella” rispondendo con prontezza alle otto domande. I giornali sottolinearono subito che il maestro di Varenna partecipava al gioco RAI per vincere i cinque milioni del premio finale e consegnarli alla sua parrocchia per opere di restauro. Scanagatta cadde proprio nella finalissima, ma vinse un premio di consolazione abbastanza consistente che devolse subito, come promesso, alla parrocchia di San Giorgio in Varenna. E’ deceduto nel 1977. Varenna ricorda il maestro di “Lascia o raddoppia” dedicando alla sua memoria il museo di scienze naturali che lo vide fondatore ed animatore.
A Lecco, invece, “Lascia o triplica” era stato inventato presso l’oratorio San Luigi, vicino alla basilica di San Nicolò, con il dinamico assistente don Giuseppe Tagliabue ed alcuni giovani e meno giovani, come Gianfranco Sacchi, Bruno Bianchi, Ambrogio Bonfanti, Giacomo Galli, Gianfranco Brambilla, ed altri. Il quiz-spettacolo era condotto dal popolare Gustavo Gnecchi con valletta Gisella Stefanoni, sorella minore del campione olimpico di canottaggio Ivo. C’era, come a “Lascia o raddoppia” il notaio nella persona del giovane dott. Teodoro Berera, nativo di Premana, ed anche di un avvocato, l’altrettanto giovane Luigi Andreotti del quartiere Maggianico. C’era il concorso di cantanti e comici di filodrammatiche oratoriane, c’era la musica del complesso Azalea di Lecco con Peppino Mazzoleni, recentemente scomparso, e di Sergio Todeschini con il Cral Moto Guzzi di Mandello Lario. I concorrenti arrivavano dalla città di Lecco e dal territorio circostante, con punte anche da Cantù, Como, Monza e Bergamo.
La sera del 28 aprile 1956 Ezio Micheli, studente all’ultimo anno di ragioneria al Parini di Lecco, residente a Crebbio di Abbadia, risultò essere il primo vincitore di “Lascia o triplica”; conquistò il premio di nove gettoni per il valore al cambio ufficiale di 72.900 lire. E’ divenuto un ragioniere commercialista e venne ritrovato ed intervistato, ricordando la vincita, nel gennaio 2006, grazie all’interessamento dell’allora sindaco di Pescate, Enrico Valsecchi, che lo conosceva per l’incarico professionale ricevuto di revisore dei conti presso il predetto Comune. Ezio Micheli dichiarò “Aver vinto “Lascia o triplica” a Lecco fu motivo di orgoglio per tutta Abbadia, in particolare la mia zona di Crebbio. Devo aggiungere che c’era un altro motivo di orgoglio nella zona di Mandello ed era quello di avere la giovanissima valletta Gisella, quindicenne, sorella di un campione del remo della Guzzi ed anche l’orchestra del Cral Moto Guzzi, con il maestro Todeschini”.
La stampa lecchese, allora molto ridotta rispetto alla consistenza attuale, scriveva, con il settimanale cattolico Il Resegone, nella primavera 1956 “Perfetto varo per “Lascia o triplica” …. Nel salone dell’oratorio maschile San Luigi, promossa dal gruppo Amici dei Ragazzi … E’ stato buon presentatore Gustavo Gnecchi, coadiuvato da Gisella Stefanoni, che, come la collega Campagnoli della RAI TV ritira dal notaio Teodoro Berera le buste con i quesiti. Si fanno anche i nomi dei primi concorrenti: Sergio Gambirasio, lecchese di Laorca, rispondeva sulla lirica italiana dell’Ottocento; Marino Salvi, studente dello scientifico, su storia delle spedizioni all’Everest; Alda Villa di Castello, del liceo classico, per geografia; Cesare Massetti di Lecco, su ornitologia. I concorrenti sono stati intervallati dall’orchestra del Cral Moto Guzzi … Hanno cantato Martino, Filippo, Bozzola, Vento e la piccola Carmen Pisacane. Non sono mancati gli applausi per tutti”. Il salone del teatro San Luigi, oggi cinema Aquilone, era gremito in ogni ordine di posti, già quindici minuti prima dell’inizio dello spettacolo.
La RAI aveva iniziato i programmi regolari in fasce ristrette solo pomeridiane e serali con il gennaio 1954. Eravamo, quindi, con “Lascia o raddoppia” al primo biennio di novità televisiva lungo tutta la penisola: la trasmissione ha segnato la vita nazionale diventando “fabbrica di divi”, di nuove abitudini, di linguaggio e di costume.
Venne copiata a Lecco dove è stato organizzato lo spettacolo-gioco “Lascia o triplica” il cui concorrente poteva addirittura triplicare il premio rispondendo alla domanda e non solo raddoppiare come avveniva con il popolare Mike il giovedì sera, tra città deserte e gente incollata al video ovunque ve ne fosse uno. “Lascia o raddoppia” raggiungerà la puntata numero 191 a conferma di un incredibile successo popolare.
Fra i divi nazionali di “Lascia o raddoppia” c’è stato Luigi Scanagatta di Varenna. Era un maestro elementare, aveva 41 anni. Era grande appassionato ed esperto di ornitologia, malacologia e flora alpina. Si presentò per queste materie davanti a Mike Bongiorno e nella serata del suo debutto divenne subito una “stella” rispondendo con prontezza alle otto domande. I giornali sottolinearono subito che il maestro di Varenna partecipava al gioco RAI per vincere i cinque milioni del premio finale e consegnarli alla sua parrocchia per opere di restauro. Scanagatta cadde proprio nella finalissima, ma vinse un premio di consolazione abbastanza consistente che devolse subito, come promesso, alla parrocchia di San Giorgio in Varenna. E’ deceduto nel 1977. Varenna ricorda il maestro di “Lascia o raddoppia” dedicando alla sua memoria il museo di scienze naturali che lo vide fondatore ed animatore.
A Lecco, invece, “Lascia o triplica” era stato inventato presso l’oratorio San Luigi, vicino alla basilica di San Nicolò, con il dinamico assistente don Giuseppe Tagliabue ed alcuni giovani e meno giovani, come Gianfranco Sacchi, Bruno Bianchi, Ambrogio Bonfanti, Giacomo Galli, Gianfranco Brambilla, ed altri. Il quiz-spettacolo era condotto dal popolare Gustavo Gnecchi con valletta Gisella Stefanoni, sorella minore del campione olimpico di canottaggio Ivo. C’era, come a “Lascia o raddoppia” il notaio nella persona del giovane dott. Teodoro Berera, nativo di Premana, ed anche di un avvocato, l’altrettanto giovane Luigi Andreotti del quartiere Maggianico. C’era il concorso di cantanti e comici di filodrammatiche oratoriane, c’era la musica del complesso Azalea di Lecco con Peppino Mazzoleni, recentemente scomparso, e di Sergio Todeschini con il Cral Moto Guzzi di Mandello Lario. I concorrenti arrivavano dalla città di Lecco e dal territorio circostante, con punte anche da Cantù, Como, Monza e Bergamo.
La sera del 28 aprile 1956 Ezio Micheli, studente all’ultimo anno di ragioneria al Parini di Lecco, residente a Crebbio di Abbadia, risultò essere il primo vincitore di “Lascia o triplica”; conquistò il premio di nove gettoni per il valore al cambio ufficiale di 72.900 lire. E’ divenuto un ragioniere commercialista e venne ritrovato ed intervistato, ricordando la vincita, nel gennaio 2006, grazie all’interessamento dell’allora sindaco di Pescate, Enrico Valsecchi, che lo conosceva per l’incarico professionale ricevuto di revisore dei conti presso il predetto Comune. Ezio Micheli dichiarò “Aver vinto “Lascia o triplica” a Lecco fu motivo di orgoglio per tutta Abbadia, in particolare la mia zona di Crebbio. Devo aggiungere che c’era un altro motivo di orgoglio nella zona di Mandello ed era quello di avere la giovanissima valletta Gisella, quindicenne, sorella di un campione del remo della Guzzi ed anche l’orchestra del Cral Moto Guzzi, con il maestro Todeschini”.
La stampa lecchese, allora molto ridotta rispetto alla consistenza attuale, scriveva, con il settimanale cattolico Il Resegone, nella primavera 1956 “Perfetto varo per “Lascia o triplica” …. Nel salone dell’oratorio maschile San Luigi, promossa dal gruppo Amici dei Ragazzi … E’ stato buon presentatore Gustavo Gnecchi, coadiuvato da Gisella Stefanoni, che, come la collega Campagnoli della RAI TV ritira dal notaio Teodoro Berera le buste con i quesiti. Si fanno anche i nomi dei primi concorrenti: Sergio Gambirasio, lecchese di Laorca, rispondeva sulla lirica italiana dell’Ottocento; Marino Salvi, studente dello scientifico, su storia delle spedizioni all’Everest; Alda Villa di Castello, del liceo classico, per geografia; Cesare Massetti di Lecco, su ornitologia. I concorrenti sono stati intervallati dall’orchestra del Cral Moto Guzzi … Hanno cantato Martino, Filippo, Bozzola, Vento e la piccola Carmen Pisacane. Non sono mancati gli applausi per tutti”. Il salone del teatro San Luigi, oggi cinema Aquilone, era gremito in ogni ordine di posti, già quindici minuti prima dell’inizio dello spettacolo.
A.B.