Calolzio: il Rota consegna uno 'scrigno' ai suoi alunni 18enni, la Costituzione
Nata "in piccolo", la cerimonia di consegna della Costituzione agli studenti che nell'arco dell'anno hanno compiuto o compiranno 18 anni ha visto quest'oggi protagoniste diverse decine di ragazzi: una soddisfazione per la scuola e la riprova di come il Rota, nel tempo, sia diventato "riferimento per la Valle San Martino e oltre", come sottolineato dal professor Daniele Oliverio, speaker della sentita iniziativa, ospitata, visti i numeri per l'appunto, nel palazzetto dello sport.
A ridosso del 2 Giugno, dunque, questa mattina, si è onorata quella che è diventata ormai una tradizione dell'Istituto, alla presenza degli amministratori dei Comuni di residenza degli alunni coinvolti nonché del maresciallo Giuseppe Cito, alla testa della Stazione Carabinieri di Calolzio e del nuovo Presidente del Consiglio d'Istituto. A far gli onori di casa la dirigente scolastica Carmela Teodora Carlino, chiamata a inquadrare l'appuntamento.
Ha così parlato della consegna della Costituzione come della consegna di un "piccolo scrigno", sottolineando come la Carta rappresenti "un vero inno alla vita".
"Diritti e libertà costituzionali - ha spiegato ai ragazzi - sono frutto di un tragico passato", ma anche "bussola per la costruzione di un futuro migliore". "Alla scuola spetta il difficile compito, con le famiglie e le altre agenzie educative, di costruire un sapere libero da ogni forma di ingerenza e censura".
La consegna della Costituzione è poi "patto tra generazioni: a voi il compito di incidere sul presene e scrivere la storia del futuro", la chiosa rivolta alla giovane platea, alla presenza, sugli spalti, di altri compagni e insegnanti, oltre che del Corpo Musicale che ha allietato la cerimonia, apertasi con l'ingresso del Tricolore scortato dagli alpini e dagli appartenenti all'ANC.
Nelle parole del Presidente del Consiglio di Istituto, la Costituzione è diventata poi "guida per fare scelte migliori", con l'invito a scaricarne una copia sul cellulare, "per farla diventare oggetto di chiacchiera e discussione, tra uno spritz e l'altro". E l'invito a leggerla è arrivato anche dal sindaco Marco Ghezzi, "per scoprire quanto è radicata nel nostro quotidiano". "Vi renderà liberi e responsabili" ha aggiunto, sottolineando come con la maggiore età si diventi cittadini "con tanti diritti, ma anche tanti doveri".
Immancabile la lettura di alcuni articoli e del celebre discorso di Calamandrei per ricordare ai neo 18enni che la Costituzione "non è una carta morta, ma il testamento di 100.000 morti per la libertà". Una libertà oggi troppo spesso data invece per scontata.
A ridosso del 2 Giugno, dunque, questa mattina, si è onorata quella che è diventata ormai una tradizione dell'Istituto, alla presenza degli amministratori dei Comuni di residenza degli alunni coinvolti nonché del maresciallo Giuseppe Cito, alla testa della Stazione Carabinieri di Calolzio e del nuovo Presidente del Consiglio d'Istituto. A far gli onori di casa la dirigente scolastica Carmela Teodora Carlino, chiamata a inquadrare l'appuntamento.
Ha così parlato della consegna della Costituzione come della consegna di un "piccolo scrigno", sottolineando come la Carta rappresenti "un vero inno alla vita".
"Diritti e libertà costituzionali - ha spiegato ai ragazzi - sono frutto di un tragico passato", ma anche "bussola per la costruzione di un futuro migliore". "Alla scuola spetta il difficile compito, con le famiglie e le altre agenzie educative, di costruire un sapere libero da ogni forma di ingerenza e censura".
La consegna della Costituzione è poi "patto tra generazioni: a voi il compito di incidere sul presene e scrivere la storia del futuro", la chiosa rivolta alla giovane platea, alla presenza, sugli spalti, di altri compagni e insegnanti, oltre che del Corpo Musicale che ha allietato la cerimonia, apertasi con l'ingresso del Tricolore scortato dagli alpini e dagli appartenenti all'ANC.
Nelle parole del Presidente del Consiglio di Istituto, la Costituzione è diventata poi "guida per fare scelte migliori", con l'invito a scaricarne una copia sul cellulare, "per farla diventare oggetto di chiacchiera e discussione, tra uno spritz e l'altro". E l'invito a leggerla è arrivato anche dal sindaco Marco Ghezzi, "per scoprire quanto è radicata nel nostro quotidiano". "Vi renderà liberi e responsabili" ha aggiunto, sottolineando come con la maggiore età si diventi cittadini "con tanti diritti, ma anche tanti doveri".
Immancabile la lettura di alcuni articoli e del celebre discorso di Calamandrei per ricordare ai neo 18enni che la Costituzione "non è una carta morta, ma il testamento di 100.000 morti per la libertà". Una libertà oggi troppo spesso data invece per scontata.
A.M.