Lecco: manutenzioni al Monumentale, lavori per 600.000 euro

Sarà depositato nei prossimi giorni il progetto definitivo per la manutenzione straordinaria del cimitero Monumentale di Lecco. L’intervento, che avrà un costo di 600mila euro e prevede un cronoprogramma di cinque mesi, è stato presentato durante la commissione prima di mercoledì sera dalla “squadra” di professionisti che ha lavorato in Ati (Associazione temporanea di impresa) in questo periodo: gli architetti Spreafico e Albini e gli ingegneri D’Alessio, Cadei e Vito. Si tratta di una riqualificazione che riguarda la parete Est del camposanto, quella lungo il viale Turati, interessata da importanti infiltrazioni di acqua che hanno causato il degrado di tombe e cappelle ma anche corroso i piani di sostegno del solaio rendendo pericoloso il sito al punto tale da spingere il Comune, nel marzo dello scorso anno, a chiudere l’accesso a quest'ala del cimitero per il rischio di crolli e cedimenti.

Il Monumentale è sottoposto al vincolo paesaggistico ed è tutelato in quanto bene culturale, per questo il progetto sarà sottoposto al parare della Soprintendenza. Progetto che è stato costruito a partire da una serie di studi e rilievi eseguiti con drone e scanner laser, e dopo aver svolto indagini geologiche, idrologiche, idrauliche e geotecniche. L’esito di queste analisi ha mostrato che, a differenza di quello che si temeva, non c’è la presenza di una falda fino a 8,40 metri sotto il livello del terreno ed esiste un rischio archeologico molto basso per il cimitero e medio per il viale Turati. L’indagine idrometrica nella parte interrata ha rilevato in tutte le cappelle il massimo valore strumentale, confermando dunque un’anomala presenza di umidità che ha causato la situazione di degrado attuale. La causa di queste infiltrazioni dipenderebbe dall’intervento, nel 1932, su uno scannafosso che originariamente era aperto ma poi è stato chiuso per realizzare il marciapiede e con il tempo è finito per diventare lo scolo dell’acqua piovana derivante da via Col di Lana e da viale Turati. Tant’è che si ha traccia dei primi problemi di umidità già nel 1953.

Per risolvere la questione sono stati proposti diversi interventi: innanzitutto una riconfigurazione del cunicolo che lo renderà di nuovo arieggiante; poi la posa e l’allacciamento di nuove e adeguate tubazioni e la chiusura e sigillatura ermetica di ogni attuale varco che immette le acque meteoriche nel cunicolo; infine la realizzazione di collegamenti esterni adeguati e torrini di esalazione e arieggiamento per garantire un costante ricambio d’aria e l’asciugatura del cunicolo. Oltre all’intervento idraulico anti umidità, ce ne sarà anche uno strutturale per consolidare le solette e risolvere gli attuali problemi di staticità e uno architettonico di bonifica degli intonaci.
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M.V.
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