Venerdì a Rancio l'addio a Silvia, 'una di quelle persone che entrano facilmente nel cuore'

"La mia famiglia è tutto" si legge sul profilo social di mamma Laura. Venerdì quella famiglia dilaniata da un dolore tanto atroce tributerà con parenti e amici l'ultimo dolorosa saluto ad uno dei suoi pilastri. Sono stati fissati infatti per il 31 maggio, alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Rancio, il funerali di Silvia Brambilla, la 26enne lecchese mancata ieri lungo l'asse interurbano che attraversa Treviolo.
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Silvia Brambilla

Il suv Audi condotto da papà Massimo - architetto conosciuto in città come in quella Puglia dove la famiglia Brambilla iniziando con il restaurare il suo "Riad" ha posto le basi per l'avvio di un'apprezzata attività di recupero di immobili da destinare poi a uso turistico - per cause al vaglio della Polstrada di Bergamo, all'alba, ha impattato contro lo spigolo posteriore di un tir in panne, fermo in prima corsia, finendo poi la propria corsa contro la barriera spartitraffico. Una carambola che non ha lasciato scampo alla giovanissima passeggera, in procinto di ultimare gli studi conseguendo la laurea magistrale all'Università di Bergamo in Comunicazione, Informazione ed Editoria, dove aver frequentato prima il liceo Manzoni a Lecco e poi un corso della Fondazione Fiera Milano Accademia. Proprio quest'ultima realtà l'ha ricordata come "una di quelle persone che entrano facilmente nel cuore delle persone e ci restano per sempre. Ci ricordiamo ancora quando 7 anni fa venne a uno degli Open Day della nostra Accademia. Era seduta assieme a sua mamma e ci fece subito moltissime domande, tutte puntuali e precise. Stava terminando il liceo e aveva deciso già dall'anno precedente che avrebbe frequentato uno dei nostri corsi sul marketing e l'organizzazione di fiere ed eventi. La determinazione era la sua più grande caratteristica, accompagnata da un'intelligenza non comune e dall'innata capacità di riverberare. In aula, a lezione, durante i lavori e poi durante la sua carriera si faceva sempre notare. Era splendida, Silvia. Perché faceva fiorire semi di conoscenza che diventavano mille idee e progetti che portava a termine con passione e grande umiltà. "Cara Accademia", ci scriveva. Ad anni di distanza ci aggiornava con mail piene di entusiasmo e dettagli sulle esperienze che stava facendo. Prima lo stage, poi la decisione di continuare lo studio perché sentiva l'esigenza di continuare a imparare, infine il suo brand "Acqua di Puglia", fondato assieme alla sua famiglia. Non si dimenticava di nessuno e ci ringraziava sempre per "i bellissimi ricordi di quell'anno speciale". Le sue parole arrivarono anche nei momenti più difficili, come nei mesi della pandemia. "Un caloroso abbraccio", terminava così le sue mail. E noi lo sentivamo tutto. In questo momento di dolore infinito tutto quello che possiamo fare è ringraziare Silvia per averci scelti ed essere entrata nelle nostre aule. E restituire il calore dei suoi mille abbracci alla mamma, al papà e alle sue sorelle". 
La camera ardente sarà allestita presso la Casa Funeraria Ferranti (giovedì dalle 13.30 alle 18 - venerdì dalle 9 alle 12.30).
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