I genitori di Valentino Alquà in una lettera dicono 'grazie'

Riceviamo e pubblichiamo un messaggio scritto e diffuso da Antonia e Adelio, i genitori di Valentino Alquà, scomparso il 19 maggio scorso insieme all’amico Massimo Ratti a seguito di un incidente avvenuto sulle montagne della Svizzera. Una lettera toccante e colma di ''grazie'' che pubblichiamo integralmente:
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"Grazie. Da questa tragedia che ci ha così duramente colpiti abbiamo ricevuto tanto da tanti, riscoprendo valori apparentemente scomparsi o forse solo sovrastati e sommersi dal baccano mediatico.

Grazie per l'umanità, l'affetto, gli abbracci, le lacrime di tutti coloro che condividono un dolore che porteremo sempre con noi, ormai anziani genitori, che non ricominceranno una nuova vita ma rimpiangeranno l'affetto del figlio perduto.

Grazie a tutto il CAI, al Soccorso Alpino e Speleologico, ai Ragni, ai Gamma che ci hanno sorretti e guidati, cosa avremmo fatto senza di loro?

Grazie a Marco Anemoli e Luca Vitali che ci hanno accompagnato a Sion, in Svizzera, sostenendoci e aiutandoci. Marco è stato con noi due giorni: abbiamo toccato con mano la stima e l'affetto nei confronti di nostro figlio Valentino.

Grazie ai due ragazzi della Polizia Cantonale per la loro professionalità e umanità.

Grazie al Consolato Generale d'Italia a Ginevra, nelle persone della dottoressa Piccirillo e del signor Catanese, per essere prontamente intervenuto attivando l'assistenza nonostante i due giorni festivi.

Grazie anche ai sacerdoti che hanno officiato la cerimonia funebre per la vicinanza dimostrata.

E ora, soprattutto, un immenso grazie agli amici, ai parenti e a tutti coloro che ci sono stati vicini con le loro parole, le loro lacrime, i baci, gli abbracci e che ci hanno fatto capire quanto nostro figlio fosse stimato e amato.

Grazie, infine, alle nostre famiglie: ai figli Betti ed Emiliano che condividono con noi questo dolore".
Antonia e Adelio
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