Calolzio: la carica dei 1.056 per la 43^ Lucciolata
C'è chi l'ha corsa tutta d'un fiato, "bruciandola" in meno di mezz'ora. E chi invece se l'è proprio goduta, passeggiando tra chiacchiere e fotografie, in una serata dalla temperatura ottimale, dopo una mattinata di pioggia che (anche quest'anno) aveva fatto temere gli organizzatori.
43^ edizione della Lucciolata, ieri sera, ormai tradizionale giro ad anello da 5 chilometri, dopo cena. 1.056 gli iscritti. Tantissimi.
Tutti radunati dinnanzi all'oratorio di Pascolo, per lo start dato alle 21 spaccate, come ogni volta. Poi, imboccato il primo tratto della tangenzialina fino l'ex Sali di Bario, il serpentone ha iniziato ad allungarsi: in testa i podisti più allenati, in tutina aderente e cronometro al polso.
I primi ad arrivare al traguardo saranno poi Alessandro Cazzaniga e Stefano Gilardoni tra gli uomini e Fabiola Ribeiro tra le donne, con i giovanissimi Paolo Gentile e Simona Elena Offredi (per le superiori), Pietro Calabrese e Miriam Luongo (per le medie) e Diego Lococo e Anna Mori (per le elementari).
Dietro di loro camminatori più tranquilli, di tutte le età: famiglie con bambini, comitive di amici e signore "armate" anche di bastoncini per affrontare la salita dal Monumento ai Caduti verso la parrocchiale e ancora più su, oltre via Macorna (con tanto di lucciole effettivamente disseminate lungo sentiero), per poi "scollinare" in direzione del santuario di San Girolamo, in una lunga discesa verso il lungolago di Vercurago, percorso poi tutto per far rientro alla "base".
E quindi verso un Oratorio animato, ormai da più sere, tra buona cucina, giochi e intrattenimento, dalla Festa che ha nella Lucciolata il suo momento ("profano") clou, quanto a numeri e “movimento”.
Soddisfatti dunque gli organizzatori, già pronti a rilanciare l'appuntamento per il prossimo anno, dopo aver archiviato l'edizione numero 43 con le immancabili premiazioni, alla presenza tra gli altri del parroco don Andrea Pirletti e del vicesindaco di Calolzio Aldo Valsecchi.
Il gruppo più numeroso? Quello dell'Oratorio, neanche a dirlo!