Lecco: Belletti racconta la sua impresa sui pedali, col papà
Una serata densa di emozioni quella vissuta dai soci del Panathlon International Lecco riunitisi nella sede sociale della Canottieri Lecco. Per una volta, come ha tenuto a precisare il presidente Andrea Mauri, si è preferito giocare sul risvolto umano piuttosto che sulla performance sportiva.
«Perché ho deciso di fare e poi ripetere questa mia performance in bicicletta? Un po’ per mettermi in gioco, un po’ per Robi, ma anche e soprattutto per condividere con mio padre la mia grande passione e stare con lui così tanti giorni condividendo ogni istante della giornata con quella complicità fra padre e figlio difficilmente spiegabile. Non era mai successo che stessimo tanto tempo insieme da soli».Emozioni, si diceva, che Marco è riuscito a trasmettere ai soci del Panathlon Lecco grazie anche al bellissimo documentario realizzato e alle parole di papà Gianni presente in sala: «Per me sono stati i quindici giorni più belli della mia vita» ha detto visibilmente commosso.
Una dimostrazione di come la pratica sportiva, a qualsiasi livello, unisca comunque e sempre. Una sorta di medicina in grado di guarire dalle difficoltà della vita di tutti i giorni oltre che essere un messaggio importante per le giovani generazioni.
E alla fine gli applausi non erano per un alloro vinto e per una prestigiosa performance, ma per il messaggio che «Lo stivale sui pedali» ha saputo trasmettere.
E l’occasione, grazie alla collaborazione con la panathleta Lorella Cesana, è stata data dal bellissimo racconto e video del lecchese Marco Belletti - amministratore delegato Ceo di Azimut libera impresa - che ha percorso nel 2016 in bicicletta a 45 anni il percorso dalla Sicilia al Passo dello Stelvio assistito, in auto, dal padre Gianni che all’epoca aveva 76 anni. Una impresa che Belletti ha poi ripetuto nei mesi scorsi documentando il suo viaggio e il bel rapporto padre figlio uniti dalla passione sportiva e dall’amore per le bellezze del nostro paese.
L’iniziativa, battezzata “Lo stivale sui pedali” racconta quindici giorni vissuti in perfetta sinergia tra figlio e padre lunga 1500 chilometri attraversando l’Italia più selvaggia, incontrando personaggi incredibili e con una dedica speciale per “Robi”, Roberto Silva, milanese, compagno di tante pedalate morto tragicamente durante una granfondo in Emilia.
«Perché ho deciso di fare e poi ripetere questa mia performance in bicicletta? Un po’ per mettermi in gioco, un po’ per Robi, ma anche e soprattutto per condividere con mio padre la mia grande passione e stare con lui così tanti giorni condividendo ogni istante della giornata con quella complicità fra padre e figlio difficilmente spiegabile. Non era mai successo che stessimo tanto tempo insieme da soli».Emozioni, si diceva, che Marco è riuscito a trasmettere ai soci del Panathlon Lecco grazie anche al bellissimo documentario realizzato e alle parole di papà Gianni presente in sala: «Per me sono stati i quindici giorni più belli della mia vita» ha detto visibilmente commosso.
Una dimostrazione di come la pratica sportiva, a qualsiasi livello, unisca comunque e sempre. Una sorta di medicina in grado di guarire dalle difficoltà della vita di tutti i giorni oltre che essere un messaggio importante per le giovani generazioni.
E alla fine gli applausi non erano per un alloro vinto e per una prestigiosa performance, ma per il messaggio che «Lo stivale sui pedali» ha saputo trasmettere.
In chiusura il presidente del Panathlon Lecco, Andrea Mauri, ha voluto ringraziare Marco Belletti per la sua partecipazione invitando i soci alla presentazione del libro “Sport Lecchese – 100 anni di eventi, risultati e personaggi” del panathleta Gianni Menicatti, mercoledì 5 giugno alle ore 18 nella sede di Confcommercio Lecco in Piazza Garibaldi.