Al debutto, in auto-gestione, l'Atletico Civate ai Regionali
"All'inizio non è stato semplice abituarsi. Non a caso abbiamo subito qualche sconfitta evitabile, ma piano piano siamo maturati e abbiamo acquisito la forma e la concentrazione giuste". Parlava così appena tre mesi fa il giovanissimo Mattia Fumagalli, raccontandoci gli esordi della società sportiva che lui stesso - poi eletto presidente - ha contribuito a fondare nell'agosto 2023 insieme a un gruppo di amici, tutti legati al mondo calcistico oratoriano.
Si tratta dell'Atletico Civate, che evidentemente in poco tempo ha saputo trovare la ricetta del successo, se è vero che ha vinto il titolo provinciale nel campionato CSI Top Junior a sette contro squadre sicuramente più forti e preparate, "nel giro" anche da decenni. Seconda al termine della regular season, la squadra allenata dal vice presidente Davide Panzeri e formata in tutto da quattordici ragazzi del paese di un'età compresa tra i venti e i ventidue anni - molti dei quali fino allo scorso anno giocavano principalmente a Suello - è quindi approdata ai Playoff provinciali, dove ha battuto gli storici rivali di Abbadia; venerdì, poi, la finale contro l'Oggiono, vinta 4 a 1, apoteosi di una stagione sorprendentemente straordinaria.
"Sinceramente non ce lo aspettavamo proprio" ha commentato Mattia, con l'orgoglio del presidente e del giocatore di una squadra in cui, a tutti gli effetti, vige un regime di auto-gestione, con il solo mister e un accompagnatore in affiancamento agli atleti, tra i quali sono stati scelti il segretario (Mattia Bruno) e i consiglieri del Direttivo (Federico Frigerio, Marco Illaretti e Matias Gjoni). "Avevamo l'obiettivo di farci valere e ben figurare, perché siamo amici e abbiamo una bella intesa, ma raggiungere un risultato di questo tipo era tutt'altro che scontato, contro formazioni molto più esperte e conosciute della nostra. Evidentemente ci viene facile scendere in campo insieme".
E per l'Atletico Civate, peraltro, non è finita qui. "Da giugno in avanti parteciperemo ai Regionali, sfidando formazioni di Milano, Brescia, Varese e altre province: non vogliamo fare voli pindarici né montarci la testa, ma anche i nostri sponsor, coloro che hanno creduto in noi fin da subito, ci hanno invitato a crederci, a pensare che la coppa sollevata al cielo venerdì è stata solo un primo traguardo" ha proseguito Mattia, precisando che per la categoria Top Junior il CSI non prevede ulteriori eventuali step dopo la fase regionale, che quindi rappresenta per forza di cose l'ultimo impegno della stagione, comunque andrà. "Sarà dall'anno prossimo, poi, che si vedrà il nostro reale valore, che capiremo se la nostra compattezza potrà davvero portarci lontano: passeremo infatti nella categoria Open, dove potremo incontrare giocatori di tutte le età, anche molto più grandi ed esperti di noi; in sostanza, conosceremo il calcio di provincia vero, quello della gente "che mena", sportivamente parlando".
L'estate ormai alle porte, pur in assenza di impegni ufficiali, non sarà comunque "di riposo" per l'Atletico Civate, che si è già posto un'altra sfida. "Oltre a quelli a cui parteciperemo in giro per l'Italia, vorremmo organizzare anche noi un torneo in paese, per tenerci allenati e soprattutto coinvolgere tanti ragazzi appassionati di calcio come noi, tra cui coloro con i quali abbiamo stretto amicizia negli ultimi mesi" ha concluso Fumagalli.
Adesso, però, la testa è solo ai Regionali, con l'Atletico intenzionato fin da ora a dare filo torcere a tutti. E intanto, intorno al campo dell'oratorio di Civate, qualcuno già sussurra "non succede ma se succede…".
Si tratta dell'Atletico Civate, che evidentemente in poco tempo ha saputo trovare la ricetta del successo, se è vero che ha vinto il titolo provinciale nel campionato CSI Top Junior a sette contro squadre sicuramente più forti e preparate, "nel giro" anche da decenni. Seconda al termine della regular season, la squadra allenata dal vice presidente Davide Panzeri e formata in tutto da quattordici ragazzi del paese di un'età compresa tra i venti e i ventidue anni - molti dei quali fino allo scorso anno giocavano principalmente a Suello - è quindi approdata ai Playoff provinciali, dove ha battuto gli storici rivali di Abbadia; venerdì, poi, la finale contro l'Oggiono, vinta 4 a 1, apoteosi di una stagione sorprendentemente straordinaria.
"Sinceramente non ce lo aspettavamo proprio" ha commentato Mattia, con l'orgoglio del presidente e del giocatore di una squadra in cui, a tutti gli effetti, vige un regime di auto-gestione, con il solo mister e un accompagnatore in affiancamento agli atleti, tra i quali sono stati scelti il segretario (Mattia Bruno) e i consiglieri del Direttivo (Federico Frigerio, Marco Illaretti e Matias Gjoni). "Avevamo l'obiettivo di farci valere e ben figurare, perché siamo amici e abbiamo una bella intesa, ma raggiungere un risultato di questo tipo era tutt'altro che scontato, contro formazioni molto più esperte e conosciute della nostra. Evidentemente ci viene facile scendere in campo insieme".
E per l'Atletico Civate, peraltro, non è finita qui. "Da giugno in avanti parteciperemo ai Regionali, sfidando formazioni di Milano, Brescia, Varese e altre province: non vogliamo fare voli pindarici né montarci la testa, ma anche i nostri sponsor, coloro che hanno creduto in noi fin da subito, ci hanno invitato a crederci, a pensare che la coppa sollevata al cielo venerdì è stata solo un primo traguardo" ha proseguito Mattia, precisando che per la categoria Top Junior il CSI non prevede ulteriori eventuali step dopo la fase regionale, che quindi rappresenta per forza di cose l'ultimo impegno della stagione, comunque andrà. "Sarà dall'anno prossimo, poi, che si vedrà il nostro reale valore, che capiremo se la nostra compattezza potrà davvero portarci lontano: passeremo infatti nella categoria Open, dove potremo incontrare giocatori di tutte le età, anche molto più grandi ed esperti di noi; in sostanza, conosceremo il calcio di provincia vero, quello della gente "che mena", sportivamente parlando".
L'estate ormai alle porte, pur in assenza di impegni ufficiali, non sarà comunque "di riposo" per l'Atletico Civate, che si è già posto un'altra sfida. "Oltre a quelli a cui parteciperemo in giro per l'Italia, vorremmo organizzare anche noi un torneo in paese, per tenerci allenati e soprattutto coinvolgere tanti ragazzi appassionati di calcio come noi, tra cui coloro con i quali abbiamo stretto amicizia negli ultimi mesi" ha concluso Fumagalli.
Adesso, però, la testa è solo ai Regionali, con l'Atletico intenzionato fin da ora a dare filo torcere a tutti. E intanto, intorno al campo dell'oratorio di Civate, qualcuno già sussurra "non succede ma se succede…".
B.P.