Risposta a Zamperini

Egr. Direttore

Zamperini ha  sbagliato poi proprio tutto, ascoltando il padre prima e la Meloni poi, non sa che per  le  manifestazioni in luogo pubblico non serve una autorizzazione essendo la ns. costituzione antifascista, basta un preavviso. C'è una bella differenza tra preavviso e autorizzazione. Con eclusione dell'uso della violenza, Napoli e Genova in  questo senso ne sono le controindicazioni piu illustri, l'art.17comma 3 della ns. costituzione antifacista così recita "Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preaviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza e di incolumità pubblica". La manifestazione non era promossa solo dagli anarchici (quando si vuole gli anarchici vanno bene per tutti gli usi) caratterizzati comunque da un indomito spirito pacifista. Nonostante le diverse "associazioni" nazionali che ci sono, questi risultano essere teoricamente i più tolleranti. Come diceva Bobbio Norberto sui comunisti che non possono avere una teoria dello Stato, anche gli anarchici non la possono avere per alcune ragioni:  perchè non hanno una teoria del linguaggio che distingue tra frasi dichiarative, espressive e imperative o prescrittve e quindi non possono avere differenza tra nome giuridiche e sociali.  Zamperini sbaglia alla grande. Per lui lo Stato vive di verità specie-identarie. La responsabità sulla citta blindata e inaccessibile è solo della Meloni, ricordiamoci che un Fiocchi appartiene a Fratelli d'Italia, e/o del ministro alla publica sicurezzza, il leghista  Piantedosi. Non è realistico pensare la reiterazione in città tutte le settimane di un corteo siffatto e in ogni caso non ci sarebbero illeciti da esigere. Proprio perchè cio è permesso da una costituzione antifascista. Bene, forse, hanno fatto gli anarchici a scrivere sui muri quel poco che hanno scritto. Bene hanno fatto a non prestare il fianco a dei possibili assetati di botte e manganelli. Così oggi possiamo immaginare di iniziare a parlare di una legge regionale di conversione nonostante i sindacati, assenti in massa, non l'abbiano mai fatta valere ... quando invece toccherebbe a loro -in primis- farla valere e chiedere la trasformazione da fabbrica d'armi, tra l'altro non più in possesso della sola famiglia Fiocchi ma di una  multinazianonale delle armi alla faccia della tanto sbandiertata eccellenza lechese. Non puo essere una fabrica assassina di armi e munizioni ,una ragione in più dell'intervento sindacale? Caro Zamperini, l'esempio di Premana con i suoi coltelli è uno "sputtanamento" pergiunta inutile.  Difficile immaginare una Premana blindata per dei coltelli. E', in ogni caso, uno sputtanmento reputazionale gratuito e infondato oltre che copiato da Stefano Fiocchi.                                                                                                                                                   
Sandro Magni
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