Introbio: teatro nel giardino del Comune con i ragazzi de Le Grigne
Sono stati Sabrina e Alessandro, alunni dell'ultima classe della Primaria Cademartori di Introbio, ad accogliere ieri gli spettatori di "Un palco per tutti", lo spettacolo itinerante - che ha avuto come "teatro", il giardino di Villa Migliavacca -, a cura del centro diurno Le Grigne di Primaluna e i compagni di classe degli "accompagnatori".
Diviso in due gruppi il pubblico ha potuto assistere alle diverse performance nelle quattro tappe che hanno offerto una concreta dimostrazione, attraverso i bravi attori, di uno speciale laboratorio teatrale, strumento prezioso non solo per far conoscere e praticare questa arte, ma per far sentire agli alunni l'importanza e il piacere di cooperare, ovvero di realizzare qualcosa di comune, e di partecipare a un gioco in cui ciascuno possa esprimersi e sentirsi riconosciuto dagli altri. Un laboratorio in cui l'uso del corpo risulta quindi fondamentale, come lo è nella relazione e nella percezione di sè.
I giochi proposti sia agli alunni che agli ospiti delle Grigne hanno aiutato soprattutto a sviluppare consapevolezza e ad acquisire modalità di comunicazione attraverso il momento di divertimento. In una mezz'ora di percorso è stato mostrato come si possa "fare teatro" in qualsiasi luogo, anche per l'appunto in uno spazio aperto in cui la scena accoglie attori e pubblico. Il gioco, altro elemento fondamentale, ha visto tutti protagonisti e ha permesso così la scoperta del mondo che ci circonda, dell'ambiente e di sé stessi.
Molto interessante è stato anche vedere come si sia creato un legame familiare tra gli scolari della Primaria e gli ospiti delle Grigne, attraverso il ruolo che ognuno ricopriva nella sceneggiatura affidata. Le quattro tappe hanno coinvolto gli attori nelle prove di camminata, in cui ogni personaggio - in questo caso un bambino che spinge una carrozzina - utilizza lo spazio per muoversi in maniera distaccata dagli altri per non urtarli, cambiando spesso la velocità del movimento grazie al ritmo dettato dalla musica.
Nella scena "specchio", invece, si sono visti degli esercizi di controllo e della percezione di sè, come immagine di gruppo riflessa. Nella terza tappa, "oggetto circolante", il pubblico ha potuto osservare l'abilità degli attori che, avendo tra le mani vari oggetti, li hanno utilizzati in modo diverso, a seconda di quanto suggeriva la fantasia. Nell'ultima tappa, "improvvisazione", si è assistito, con sottofondo di tante risate, a una serie di scene improvvisate che, con l'ausilio di diverse emozioni, hanno catturato l'attenzione dei presenti. Una grande partecipazione di pubblico che, anche grazie al tempo clemente, ha permesso di godere dello spettacolo nella splendida cornice del giardino del Municipio di Introbio.
Diviso in due gruppi il pubblico ha potuto assistere alle diverse performance nelle quattro tappe che hanno offerto una concreta dimostrazione, attraverso i bravi attori, di uno speciale laboratorio teatrale, strumento prezioso non solo per far conoscere e praticare questa arte, ma per far sentire agli alunni l'importanza e il piacere di cooperare, ovvero di realizzare qualcosa di comune, e di partecipare a un gioco in cui ciascuno possa esprimersi e sentirsi riconosciuto dagli altri. Un laboratorio in cui l'uso del corpo risulta quindi fondamentale, come lo è nella relazione e nella percezione di sè.
I giochi proposti sia agli alunni che agli ospiti delle Grigne hanno aiutato soprattutto a sviluppare consapevolezza e ad acquisire modalità di comunicazione attraverso il momento di divertimento. In una mezz'ora di percorso è stato mostrato come si possa "fare teatro" in qualsiasi luogo, anche per l'appunto in uno spazio aperto in cui la scena accoglie attori e pubblico. Il gioco, altro elemento fondamentale, ha visto tutti protagonisti e ha permesso così la scoperta del mondo che ci circonda, dell'ambiente e di sé stessi.
Molto interessante è stato anche vedere come si sia creato un legame familiare tra gli scolari della Primaria e gli ospiti delle Grigne, attraverso il ruolo che ognuno ricopriva nella sceneggiatura affidata. Le quattro tappe hanno coinvolto gli attori nelle prove di camminata, in cui ogni personaggio - in questo caso un bambino che spinge una carrozzina - utilizza lo spazio per muoversi in maniera distaccata dagli altri per non urtarli, cambiando spesso la velocità del movimento grazie al ritmo dettato dalla musica.
Nella scena "specchio", invece, si sono visti degli esercizi di controllo e della percezione di sè, come immagine di gruppo riflessa. Nella terza tappa, "oggetto circolante", il pubblico ha potuto osservare l'abilità degli attori che, avendo tra le mani vari oggetti, li hanno utilizzati in modo diverso, a seconda di quanto suggeriva la fantasia. Nell'ultima tappa, "improvvisazione", si è assistito, con sottofondo di tante risate, a una serie di scene improvvisate che, con l'ausilio di diverse emozioni, hanno catturato l'attenzione dei presenti. Una grande partecipazione di pubblico che, anche grazie al tempo clemente, ha permesso di godere dello spettacolo nella splendida cornice del giardino del Municipio di Introbio.
M.A.