Vezio: morto il 33enne finito sott'acqua praticando canyoning

Le sue condizioni erano apparse fin da subito gravissime, dopo essere stato affidato ai soccorritori in arresto cardiocircolatorio per via della lunga permanenza sott'acqua.
Non ce l'ha fatta il 33enne milanese vittima di un incidente quest'oggi poco prima di mezzogiorno a Vezio di Perledo, mentre praticava canyoning o, per usare l'equivalente italiano, il torrentismo, sport che consiste nella discesa di strette gole percorse da corsi d'acqua, tipicamente torrenti con buona portata come lo è, in questi giorni post pioggia, l'Esino.
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Qualcosa è andato però evidentemente storto: finito in un mulinello, il ragazzo è stato trascinato giù. E in immersione è rimasto per lunghi minuti, finché chi ha assistito alla scena è riuscito a portarlo a riva.
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Nel frattempo si era attivata la macchina dei soccorsi. A Perledo sono arrivate le squadre SAF dei vigili del fuoco e i tecnici del soccorso alpino, oltre a un equipaggio del Soccorso Bellanese con i volontari supportati poi dal personale dell'automedica e dai sanitari giunti in loco in eliambulanza.
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Messi in atto tutti i tentativi per rianimare lo sportivo, trasferito poi all'ospedale Manzoni, dove ne è stato dichiarato il decesso.
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