Premana: il 'bilancio' del Fondo di Comunità, negli ultimi cinque anni
Buona partecipazione ieri sera in occasione dell'incontro volto a presentare le attività del Fondo di Comunità di Premana - nato nel 2000 (è il più “antico” in provincia) - nell'ultimo quinquennio.
Nella serata organizzata presso il Cineteatro Parrocchiale San Rocco, a fare gli onori di casa è stato don Matteo Albani – parroco di Premana, ma anche presidente del consiglio del Fondo - che in apertura ha voluto sottolineare l'importanza del senso di comunità, cioè di "un insieme di persone che lavorano per il bene e il benessere di tutti", racchiuso nella stessa denominazione dell'ente. Difesa della cultura e pratica del dono i due principi identificati dal parroco - mentre concludeva il suo intervento - come fondanti del Fondo.Anche Maria Grazia Nasazzi - presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese Onlus, la quale gestisce dal punto di vista amministrativo le disponibilità finanziarie delle realtà locali - è intervenuta ieri sera a Premana, definendo i Fondi di Comunità (numericamente in aumento nella provincia) come "spazi di cittadinanza dove si impara a pensare e a fare insieme, costruendo il senso della comunità", oltre che come "soggetti di ricomposizione e regia territoriale", ossia "un grande tavolo attorno al quale si siedono tutte le realtà del territorio, ognuna con le sue specificità, per discutere, confrontarsi e progettare insieme".
Spazio - in seguito - al bilancio dell'attività del Fondo di Comunità di Premana, il quale nel periodo dal 2019 al 2023 ha finanziato vari tipi di progetti, iniziative e eventi proposti prevalentemente dalle (numerose) realtà associative locali, per un totale di 12.824,10 euro di contributi. Tra le “voci di spesa” troviamo: la macchina di sanificazione Covid per la Croce Rossa di Premana (€ 400), la manutenzione del verde portata avanti dall'associazione Penne Nere di Premana (€ 2.000), la realizzazione del manto sintetico del campetto sportivo della Parrocchia (€ 3.000), la Masterclass organizzata dal Corpo Bandistico San Dionigi (€ 1.500), l'avvio dell'attività A-Green Premana (€2.000), la realizzazione di cartine “itinerari ciclabili” per la Pro Loco (€ 1.924,10) e, infine, l'acquisto dei tendoni per il palazzetto dello sport dell’ A.S. Premana (€ 2.000).
Nel corso della serata, si è voluto dedicare un momento anche all'aggiornamento sulle attività del Fondo “Gloria e Samuel”, la progettualità che sostiene la ricerca per la malattia rarissima (atassia della mutazione della neurofascina) che ha colpito i due fratelli premanesi, patologia per la quale a oggi non esiste cura. Il Fondo “Gloria e Samuel” rientra all’interno di quello di Comunità di Premana, con quest'ultimo che - è stato spiegato - ne costituisce il veicolo ideale per gestirne le disponibilità finanziarie.
Un apporto iniziale di circa 70.000 euro, settanta donazioni e un contributo di 30.000 euro erogato per la ricerca nel 2021: questi i numeri del fondo, con Nasazzi che è voluta intervenire per sottolineare come “un problema e una difficoltà così grandi abbiano dato origine a tanta generosità e si siano trasformati in un bene per tutti”.
I biologi Dott. Edoardo Monfrini e Dott.ssa Manuela Magni – membri del team di specialisti che studiano la malattia di Gloria e Samuel, saliti a Premana per l'occasione - hanno illustrato nel dettaglio i progressi compiuti negli ultimi anni nel campo della ricerca, ribadendo la volontà e la determinazione di proseguire sulla strada tracciata.
A proposito di iniziative sostenute e promosse dal Fondo di Comunità di Premana, Denis Fazzini - consigliere comunale - ha portato la sua esperienza di co-promotore della raccolta fondi “Premana non si ferma”, ideata insieme ad altri giovani del paese per finanziare interventi sul territorio dopo la terribile alluvione del 12 giugno 2019. Fazzini ha spiegato come l’appoggio e il supporto del Fondo di Comunità siano stati fondamentali per l'esito positivo dell’iniziativa, costituendo “un veicolo ufficiale e strutturato e, dunque, efficace”. Anche l'aspetto della comunità è emerso dall’intervento del consigliere premanese, che ha sottolineato come - dopo aver raccolto i finanziamenti - le proposte di intervento sul territorio siano arrivate dagli attori coinvolti direttamente nella cura e salvaguardia dello stesso, primi tra tutti i capi delle compagnie d’alpeggio. 76.511euro il budget raccolto nel periodo 2019-2021 (da quaranta donazioni) e completamente erogato nel periodo 2020-2023, finanziando sedici interventi sparsi sul territorio e tra i vari alpeggi di Premana.
In chiusura, il vicesindaco di Premana – Domenico Pomoni - ha portato i saluti dell’amministrazione comunale, dichiarando che “la Fondazione Comunitaria del Lecchese e il Fondo di Comunità di Premana nello specifico, con le possibilità di finanziamento che offrono e con il ruolo che si propongono in generale di svolgere, sono delle grandi opportunità per dare linfa alle associazioni e tenere viva la nostra comunità”. Anche quello della conoscenza reciproca - tema già toccato dal vicesindaco a proposito del MDL, in occasione di LavorAzione 2.0 - è un aspetto caro a Pomoni, che anche ieri ha sottolineato come alla base del Fondo di Comunità ci sia l’idea di portare alla luce e di mettere sul tavolo le problematiche esistenti, perché “solo la conoscenza può permettere di generare il dono, che non è solo una cosa materiale, ma anche il dedicare il proprio tempo, un messaggio, uno sguardo”.
“In breve, dobbiamo conoscerci tra di noi per tenere la comunità sempre attiva e curiosa” ha concluso il vicesindaco.
Nella serata organizzata presso il Cineteatro Parrocchiale San Rocco, a fare gli onori di casa è stato don Matteo Albani – parroco di Premana, ma anche presidente del consiglio del Fondo - che in apertura ha voluto sottolineare l'importanza del senso di comunità, cioè di "un insieme di persone che lavorano per il bene e il benessere di tutti", racchiuso nella stessa denominazione dell'ente. Difesa della cultura e pratica del dono i due principi identificati dal parroco - mentre concludeva il suo intervento - come fondanti del Fondo.Anche Maria Grazia Nasazzi - presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese Onlus, la quale gestisce dal punto di vista amministrativo le disponibilità finanziarie delle realtà locali - è intervenuta ieri sera a Premana, definendo i Fondi di Comunità (numericamente in aumento nella provincia) come "spazi di cittadinanza dove si impara a pensare e a fare insieme, costruendo il senso della comunità", oltre che come "soggetti di ricomposizione e regia territoriale", ossia "un grande tavolo attorno al quale si siedono tutte le realtà del territorio, ognuna con le sue specificità, per discutere, confrontarsi e progettare insieme".
Spazio - in seguito - al bilancio dell'attività del Fondo di Comunità di Premana, il quale nel periodo dal 2019 al 2023 ha finanziato vari tipi di progetti, iniziative e eventi proposti prevalentemente dalle (numerose) realtà associative locali, per un totale di 12.824,10 euro di contributi. Tra le “voci di spesa” troviamo: la macchina di sanificazione Covid per la Croce Rossa di Premana (€ 400), la manutenzione del verde portata avanti dall'associazione Penne Nere di Premana (€ 2.000), la realizzazione del manto sintetico del campetto sportivo della Parrocchia (€ 3.000), la Masterclass organizzata dal Corpo Bandistico San Dionigi (€ 1.500), l'avvio dell'attività A-Green Premana (€2.000), la realizzazione di cartine “itinerari ciclabili” per la Pro Loco (€ 1.924,10) e, infine, l'acquisto dei tendoni per il palazzetto dello sport dell’ A.S. Premana (€ 2.000).
Nel corso della serata, si è voluto dedicare un momento anche all'aggiornamento sulle attività del Fondo “Gloria e Samuel”, la progettualità che sostiene la ricerca per la malattia rarissima (atassia della mutazione della neurofascina) che ha colpito i due fratelli premanesi, patologia per la quale a oggi non esiste cura. Il Fondo “Gloria e Samuel” rientra all’interno di quello di Comunità di Premana, con quest'ultimo che - è stato spiegato - ne costituisce il veicolo ideale per gestirne le disponibilità finanziarie.
Un apporto iniziale di circa 70.000 euro, settanta donazioni e un contributo di 30.000 euro erogato per la ricerca nel 2021: questi i numeri del fondo, con Nasazzi che è voluta intervenire per sottolineare come “un problema e una difficoltà così grandi abbiano dato origine a tanta generosità e si siano trasformati in un bene per tutti”.
I biologi Dott. Edoardo Monfrini e Dott.ssa Manuela Magni – membri del team di specialisti che studiano la malattia di Gloria e Samuel, saliti a Premana per l'occasione - hanno illustrato nel dettaglio i progressi compiuti negli ultimi anni nel campo della ricerca, ribadendo la volontà e la determinazione di proseguire sulla strada tracciata.
A proposito di iniziative sostenute e promosse dal Fondo di Comunità di Premana, Denis Fazzini - consigliere comunale - ha portato la sua esperienza di co-promotore della raccolta fondi “Premana non si ferma”, ideata insieme ad altri giovani del paese per finanziare interventi sul territorio dopo la terribile alluvione del 12 giugno 2019. Fazzini ha spiegato come l’appoggio e il supporto del Fondo di Comunità siano stati fondamentali per l'esito positivo dell’iniziativa, costituendo “un veicolo ufficiale e strutturato e, dunque, efficace”. Anche l'aspetto della comunità è emerso dall’intervento del consigliere premanese, che ha sottolineato come - dopo aver raccolto i finanziamenti - le proposte di intervento sul territorio siano arrivate dagli attori coinvolti direttamente nella cura e salvaguardia dello stesso, primi tra tutti i capi delle compagnie d’alpeggio. 76.511euro il budget raccolto nel periodo 2019-2021 (da quaranta donazioni) e completamente erogato nel periodo 2020-2023, finanziando sedici interventi sparsi sul territorio e tra i vari alpeggi di Premana.
In chiusura, il vicesindaco di Premana – Domenico Pomoni - ha portato i saluti dell’amministrazione comunale, dichiarando che “la Fondazione Comunitaria del Lecchese e il Fondo di Comunità di Premana nello specifico, con le possibilità di finanziamento che offrono e con il ruolo che si propongono in generale di svolgere, sono delle grandi opportunità per dare linfa alle associazioni e tenere viva la nostra comunità”. Anche quello della conoscenza reciproca - tema già toccato dal vicesindaco a proposito del MDL, in occasione di LavorAzione 2.0 - è un aspetto caro a Pomoni, che anche ieri ha sottolineato come alla base del Fondo di Comunità ci sia l’idea di portare alla luce e di mettere sul tavolo le problematiche esistenti, perché “solo la conoscenza può permettere di generare il dono, che non è solo una cosa materiale, ma anche il dedicare il proprio tempo, un messaggio, uno sguardo”.
“In breve, dobbiamo conoscerci tra di noi per tenere la comunità sempre attiva e curiosa” ha concluso il vicesindaco.
A.Te.