Lecco: è tutto pronto per la nascita ufficiale della prima comunità energetica

Sta per nascere ufficialmente la prima comunità energetica di Lecco. La scorsa settimana la giunta ha infatti autorizzato il sindaco Mauro Gattinoni a sottoscrivere l’atto costitutivo della associazione riconosciuta “Comunità Energetica di Lecco”, un’aggregazione di soggetti che sotto la guida del Comune si metteranno insieme per produrre e condividere l’energia elettrica generata da fonti rinnovabili, portando vantaggi economici, ambientali e sociali ai singoli e alla comunità. “È stato un percorso lungo iniziato quasi due anni fa - ha detto con un po’ di emozione l’assessore all’Ambiente Renata Zuffi durante la riunione della commissione V di giovedì sera - che ci ha portato alla costruzione di quello che ormai viene conosciuto come ‘modello lecchese’ che ha come obiettivo quello di mettere a sistema i valori ambientali, sociali ed economici con un ruolo guida dell’amministrazione comunale”.
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L'assessore Renata Zuffi

Effettivamente a Palazzo Bovara si parla dell'argomento dal maggio 2022, quando il Comune di Lecco ha partecipato, aggiudicandoselo, al bando di Fondazione Cariplo “Alternative”, finalizzato a supportare gli enti pubblici e i soggetti non profit nella realizzazione di comunità energetiche rinnovabili/autoconsumo collettivo attraverso la messa a disposizione di un servizio di assistenza tecnica e la corresponsione di un contributo per la copertura dei costi amministrativi e di gestione per il primo anno di attività.
Pochi mesi dopo Regione Lombardia ha pubblicato una Manifestazione di interesse per la presentazione di proposte di comunità energetiche rinnovabili di iniziativa degli enti locali e a cui il Comune di Lecco risulta ammesso alla Fase 2 ed è in attesa di ulteriori sviluppi e delibere regionali per il finanziamento degli impianti sugli edifici pubblici selezionati.
Sempre nel 2022 Palazzo Bovara si è poi fatto promotore di un avviso di Manifestazione di interesse, con il quale ha avviato un percorso di co-programmazione con gli enti esterni all’amministrazione interessati alla costituzione di una comunità energetica sul territorio comunale di Lecco e al termine del percorso partecipato ha dato il via alla procedura di costituzione della comunità di energia rinnovabile, connessa con la manifestazione di interesse regionale.

“Il nostro è un modello incentivante che tiene conto anche delle fragilità dei cittadini legate all’energia che si sono aggravate negli ultimi anni - ha chiarito l’assessore - Oltre ai vantaggi che ci saranno dallo scambio tra produttori e consumatori, ci sarà un surplus quando lo scambio ‘arriva allo zero’ e questo ammontare verrà depositato su un fondo della Fondazione comunitaria del Lecchese e chi fa parte della comunità energetica deciderà insieme come investire la somma nel territorio”.

Il processo di coinvolgimento degli attori con i quali il Comune andrà a costituire la comunità energetica ha portato alla possibilità di partire già con due “cabine primarie”: la prima a Belledo che vedrà come “prosumer” le sezioni locali dei sindacati Cgil e Cisl, lo stesso Comune, la cooperativa L’Arcobaleno, il Consorzio Consolida, la Fondazione Ambrosiana, la Fondazione Scola e l’azienda Rapitech Srl; tra i “consumer” ci saranno oltre che il Comune di Lecco, la cooperativa L’Arcobaleno, la Fondazione Ambrosiana, la Fondazione Scola anche l’Airoldi e Muzzi, il Crams, Invernizzi Presse, la Fiocchi, Lario Reti Holding, Linee Lecco, la Parrocchia di San Nicolò, il Politecnico, Legambiente, la Nostra Famiglia e la scuola materna di Germanedo.
La seconda cabina primaria sarà a Bonacina e vedrà tra i prosumer di nuovo il Comune di Lecco e la cooperativa L’Arcobaleno insieme alla Parrocchia di San Giorgio e alle Salesiane; i consumer daranno Anteas, Auser, L’Arcobaleno, Consolida, la citata Parrocchia, la scuola Nava, Lario Reti Holding e il supermercato Iperal.

I prossimi step prevedono la formalizzazione dell’accordo per la destinazione degli incentivi sociali al fondo e dello statuto e la costituzione formale della Comunità energetica. Dopodiché è prevista una fase di sensibilizzazione e di formazione rivolta alla cittadinanza, a partire dalle scuole, sul consumo energetico e sulla comunità energetica e il lancio del fondo presso la Fondazione comunitaria; sarà poi necessario portare avanti un’azione di monitoraggio degli impianti e di incontro tra i soci. Quando l’attività sarà ben avviata partiranno anche i progetti sociali finanziati dal fondo e sarà possibile redigere un bilancio sociale e ambientare della comunità energetica.
M.V.
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